Nella delega fiscale in discussione alla Camera, è emersa l’introduzione di una tassa piatta sugli straordinari, sulle quote dei premi di produttività che superano una determinata soglia e sulla tredicesima
Nella delega fiscale in discussione alla Camera dei Deputati, è emersa l’introduzione di una tassa piatta sugli straordinari, sulle quote dei premi di produttività che superano una determinata soglia e sul tredicesimo stipendio. Tuttavia, non è presente alcun riferimento alla Flat Tax incrementale per i dipendenti nei recenti emendamenti presentati dal governo in commissione Finanze.
Il Ministero dell’Economia ha optato per un approccio più tradizionale riguardo alle componenti straordinarie della retribuzione, poiché sono sorte troppe incertezze riguardo ai costi e all’efficacia del meccanismo della Flat Tax incrementale per i dipendenti. Tuttavia, rimane invariata l’intenzione di introdurre la Flat Tax incrementale per le partite IVA, che sarà oggetto di una valutazione complessiva per le prospettive future.
L’esame della riforma è entrato nella fase cruciale presso Montecitorio, con l’arrivo di una ventina di pareri favorevoli ai correttivi proposti dai deputati e con un pacchetto di 10 emendamenti divisi tra il governo e i relatori.
La riforma fiscale per le persone fisiche prevede anche un piano per adeguare la residenza fiscale al lavoro svolto a distanza. La soluzione proposta prevede “un’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle relative addizionali, in misura agevolata sui premi di produttività, sulle retribuzioni corrisposte a titolo di straordinario che superano una determinata soglia e per i redditi riconducibili alla tredicesima mensilità”.
Non sono specificate cifre nella delega, sebbene in passato sia stata menzionata l’ipotesi del 15%. Tuttavia, tutto dipenderà dalle disponibilità finanziarie dello Stato. Il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, ha riconosciuto che “senza le coperture, non sarà possibile realizzare la revisione delle imposte, cercheremo di trovarle”.
Nel processo di riduzione della pressione fiscale, si presta attenzione anche ai giovani sotto i 30 anni e alle famiglie con una persona disabile. Tuttavia, le proposte per trasformare gli sconti fiscali in aiuti diretti per coloro con redditi troppo bassi e che non possono usufruire delle agevolazioni non sono state accolte.
A Montecitorio, si continua a lavorare sulle tasse minori. Il correttivo che taglia il Superbollo è stato rivisto, mentre un emendamento sostituisce le “compensazioni di gettito” con “riduzioni di spesa primaria” per accompagnare l’abolizione delle “microtasse” a carico di Comuni, Province e Regioni, suscitando preoccupazioni per gli enti locali.
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