Il racconto della 18enne violentata a Anzio dal 32enne nigeriano e immigrato clandestino: “Mi ha trascinata in una baracca e legata, ricordo il male e i guanti in lattice”

Notizia dell’ultima ora: Il racconto della 18enne violentata a Anzio dal 32enne nigeriano e immigrato clandestino: “Mi ha trascinata in una baracca e legata, ricordo il male e i guanti in lattice”


13 LUGLIO 2023FONTEUFFICIALEBREAKING NEWS – Una giovane diciottenne ha raccontato agli inquirenti un terribile episodio di violenza subita ad Anzio. Il 32enne Valentine Omwanta, cittadino nigeriano e immigrato clandestino, è stato accusato di averla brutalmente aggredita. Il racconto della vittima corrisponde in modo sconcertante a quello fornito da una donna di 57 anni, vittima di abusi, lesioni e rapina da parte dello stesso individuo in provincia di Trapani nel 2016. In quel caso, Omwanta era stato arrestato e condannato a sette anni di carcere.

Dopo essere stato rilasciato lo scorso anno, il 12 maggio di quest’anno, Omwanta ha confessato di aver compiuto un atto simile ai danni di una diciottenne sulla costa romana. La giovane, scesa da un autobus Cotral sulla strada Nettunense dopo aver trascorso la giornata con gli amici al centro commerciale “Aprilia 2”, stava dirigendosi verso casa lungo una strada sterrata nella zona di Corso Italia.

La ragazza ha raccontato agli investigatori di aver sentito un braccio che le stringeva il collo e una mano che le copriva la bocca, mentre camminava vigilando sulle sue spalle. Nonostante fosse ancora al telefono con un’amica, ha cercato di urlare, ma l’uomo le ha strappato il cellulare e l’ha gettato nell’erba. Il suo aggressore era incappucciato e la giovane ha perso gli occhiali durante l’attacco, compromettendo la sua visione.

La vittima ha provato a fornire un identikit dell’aggressore, descrivendolo come un uomo con una barba scura, mani grandi e parzialmente depilate. È stata trascinata in una baracca frequentata da persone senza fissa dimora, costretta a mettersi in ginocchio e legata con un laccio nero. In quel momento, hanno avuto inizio le molestie e gli abusi sessuali sempre più violenti. La giovane ha confessato che si sentiva nauseata durante l’aggressione.

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