Il prezzo di benzina e diesel potrebbe aumentare per colpa di una tassa europea

Il prezzo della benzina e del diesel in Italia e nel resto dell’Unione Europea potrebbe aumentare significativamente a causa dell’Ets, una tassa europea applicata alle industrie inquinanti

Il prezzo di benzina e diesel potrebbe aumentare per colpa di una tassa europea

Il prezzo della benzina e del diesel in Italia e nel resto dell’Unione Europea potrebbe aumentare significativamente a causa dell’Ets, una tassa europea applicata alle industrie inquinanti. Questo incremento non è dovuto a turbolenze di mercato o tensioni geopolitiche, ma a una decisione presa a Bruxelles.

Attualmente, in Italia, il prezzo della benzina è stabile sopra 1,8 euro al litro, mentre il diesel supera 1,7 euro al litro. Il governo ha indicato di non avere risorse sufficienti per intervenire anche se i prezzi dovessero superare i 2 euro al litro.

In questo contesto, la nuova Ets (Emission Trading Scheme) complicherà ulteriormente la situazione. L’Ets è un sistema di scambio di quote di gas serra progettato per ridurre l’impatto ambientale di settori ad alta impronta di carbonio. Finora ha interessato produttori di energia da combustibili fossili, industrie pesanti (come acciaio, ferro, alluminio, cemento, carta e vetro) e il settore dell’aviazione civile. Tuttavia, dal 2023 l’Unione Europea ha esteso questo meccanismo anche alle aziende del settore dei trasporti e agli edifici.

Nel 2027, quando la tassa entrerà in vigore, si prevede un aumento marcato del costo della benzina e del diesel. Diversi analisti hanno già lanciato l’allarme su questo incremento dei prezzi, attribuendo la causa alla nuova Ets. Secondo Ageei, l’UE inizierà a quantificare le emissioni di CO2 degli edifici e dei trasporti stradali con un nuovo sistema di tariffazione del carbonio, noto come Emissions Trading System 2 (ETS2), che potrebbe portare a un aumento dei prezzi superiore a quanto inizialmente previsto.

Inizialmente, si pensava che i prezzi rimanessero al di sotto di 45 euro per tonnellata di CO2, il che avrebbe comportato un aumento contenuto del prezzo del carburante: circa dieci centesimi al litro per la benzina e dodici centesimi al litro per il diesel. Tuttavia, gli studi attuali, secondo Tiemo Wölken, eurodeputato e coordinatore per la politica ambientale del gruppo europeo dei Socialisti, suggeriscono che il prezzo potrebbe salire fino a 200 euro a tonnellata, quadruplicando l’incremento previsto e portando a un aumento di quaranta centesimi al litro per la benzina.

In risposta a queste previsioni, l’Unione Europea ha istituito un fondo sociale per il clima da 87 miliardi di euro per mitigare l’impatto economico sui cittadini. Tuttavia, questi fondi potrebbero non essere sufficienti se le previsioni più pessimistiche dovessero concretizzarsi.

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