Il piano del governo italiano per bloccare le partenze dalla Tunisia

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Il piano del governo italiano per bloccare le partenze dalla Tunisia
27 MARZO 2023FONTEUFFICIALEBREAKING NEWS – Il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi visiterà la Tunisia alla fine di aprile per cercare di trovare soluzioni per fermare gli arrivi di migranti dal Paese nordafricano. La Tunisia è diventata un importante punto di partenza per i barconi che si dirigono verso l’Europa, con persone provenienti da diverse parti del mondo, come Congo, Camerun, Nigeria, Costa d’Avorio, Guinea, Sierra Leone, Siria, Marocco e Burkina Faso, disposti a pagare fino a tremila dinari tunisini per la traversata. Piantedosi sarà accompagnato nella visita dalla commissaria Ue agli Interni Ylva Johansson e dal ministro francese Gerald Darmanin. Il piano del governo italiano per frenare il flusso migratorio dalla Tunisia si concentra sull’addestramento di uomini, la fornitura di mezzi e gli aiuti finanziari. Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani ha parlato della situazione in un’intervista al Corriere della Sera, sottolineando l’importanza di aiutare la Tunisia con finanziamenti da parte di Fmi e Banca mondiale per affrontare l’emergenza finanziaria e migratoria. Tajani ha anche rilanciato l’idea di un Piano Marshall per l’Africa per affrontare il problema dell’immigrazione in modo più strategico e profondo.

Il piano di aiuti per Tunisi per bloccare le partenze dei migranti

La Tunisia potrebbe ricevere aiuti finanziari dall’Unione Europea, compresi i fondi precedentemente bloccati a seguito della svolta autoritaria del presidente Kais Saied, e un maxi-prestito da 1,9 miliardi di dollari precedentemente fermato dal Fondo monetario internazionale (FMI). Tuttavia, il FMI ha condizionato lo sblocco di questi finanziamenti all’attuazione di riforme da parte della Tunisia, ma il paese sostiene di non essere in grado di attuarle senza questi soldi. L’Italia sta spingendo per raggiungere un compromesso, suggerendo di erogare i soldi a tranche e di concedere il prestito prima che la situazione in Tunisia peggiori ulteriormente.
La senatrice Stefania Craxi ha chiesto che il FMI conceda immediatamente il prestito per evitare il collasso della Tunisia, sottolineando che il paese ha sofferto molto economicamente a causa della pandemia e della cessazione del turismo dall’Europa. L’Italia ha già stipulato un memorandum d’intesa con la Tunisia per cooperare nella gestione dell’immigrazione e potrebbe fornire motovedette, droni e addestramento alle forze di sicurezza locali. Nel frattempo, la Guardia costiera tunisina ha continuato ad effettuare salvataggi in mare e ha arrestato 23 persone di vari paesi dell’Africa subsahariana “entrate illegalmente” in Tunisia dal confine algerino.

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