Notizia dell’ultima ora: Il governo Meloni ha posto la fiducia sul decreto energia (via libera anche a nuovi rigassificatori)
19 LUGLIO 2023 – FONTEUFFICIALE – BREAKING NEWS – La Camera dei Deputati ha approvato la conversione in legge del decreto energia con 168 voti favorevoli, 39 contrari e 55 astenuti. Il governo Meloni ha posto la questione di fiducia su questo disegno di legge che contiene misure volte a incrementare la capacità di rigassificazione dell’Italia e garantire la tempestiva attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Una delle principali misure del decreto è l’autorizzazione per le regioni a presentare istanze di unità galleggianti di stoccaggio e rigassificazione (rigassificatori) fino al 29 luglio. Questa iniziativa ha trovato il sostegno di diversi enti minori, con il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, che ha annunciato l’inserimento di Gioia Tauro nel piano nazionale dei nuovi rigassificatori. In Liguria, sembra essere favorita Vado Ligure, seguita da Genova. Nel frattempo, la mobilitazione popolare nata a Piombino contro la costruzione del rigassificatore ha raggiunto Bruxelles, attirando l’attenzione della Commissione europea.
In linea con “l’agenda Draghi”, il governo Meloni prosegue sulla strada della rigassificazione. Le procedure di autorizzazione per i nuovi impianti verranno estese da 130 a 200 giorni per consentire valutazioni di impatto ambientale, documenti che non erano previsti per i rigassificatori di Piombino e Ravenna, suscitando le proteste dei cittadini.
Il decreto energia, approvato agevolmente alla Camera, sarà ora esaminato dal Senato entro il 28 luglio per la definitiva conversione in legge. Non è stato stabilito un limite al numero dei nuovi rigassificatori, che si aggiungeranno ai quattro esistenti e all’impianto in costruzione a Ravenna. Secondo un rapporto del Centro studi Srm del Gruppo Intesa SanPaolo, il Mezzogiorno potrebbe ospitare fino a 7 rigassificatori.
L’introduzione delle valutazioni di impatto ambientale per i futuri impianti di rigassificazione potrebbe essere stata influenzata dalla mobilitazione dei cittadini di Piombino, la cui petizione firmata dall’associazione IDRA e dal giurista ambientale Marco Grondacci è stata esaminata dalla Commissione europea. L’associazione ha denunciato la violazione del diritto comunitario da parte dell’Italia, che potrebbe portare a una procedura d’infrazione. Il rigassificatore di Piombino è stato infatti realizzato in deroga alla disciplina della Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), contraddicendo le indicazioni europee e le norme sulla prevenzione e controllo dei rischi di incidenti connessi con sostanze pericolose della direttiva Seveso. La posizione del rigassificatore vicino a un grande centro abitato e a un porto con traffico turistico elevato è considerata rischiosa secondo le norme europee.
FONTEUFFICIALE.it riassume le notizie pubblicate dalle agenzie di stampa e da altri media autorevoli (come Ansa, Agi, AdnKronos, Corriere della Sera, ecc..), quindi non è direttamente responsabile di inesattezze. Se, però, ritieni che un nostro articolo debba essere modificato o eliminato puoi farne richiesta [ scrivendo qui ].
Per ricevere i nostri aggiornamenti e restare informato ti invitiamo a seguirci sul nostro profilo ufficiale di Google News.