Il governo ha deciso di congelare l’aumento delle multe stradali anche per il 2025. Questa misura è contenuta nel decreto Milleproroghe, che rinvia l’adeguamento delle sanzioni all’inflazione al 2026. Inizialmente, l’adeguamento avrebbe dovuto far aumentare le multe di circa il 6%, ma il governo ha scelto di non applicare questo rincaro “in considerazione dell’eccezionale situazione economica”. Inoltre, si discute anche della cancellazione delle multe per chi non si è vaccinato contro il Covid, ma su questo tema ci sono opinioni diverse tra i partiti della maggioranza. Infine, è previsto un emendamento che potrebbe portare all’assunzione di 5.000 insegnanti di sostegno a partire dall’anno scolastico 2025-2026, per garantire supporto agli alunni con disabilità
Il governo ha deciso di congelare l’aumento delle multe stradali anche per il 2025. Questa decisione è stata presa nell’ambito del decreto Milleproroghe, approvato dal Consiglio dei ministri. Il provvedimento prevede che l’adeguamento biennale delle sanzioni, che normalmente si basa sull’inflazione, non verrà applicato nemmeno quest’anno. Di conseguenza, gli importi delle multe rimarranno invariati fino al 2026.
In base alla normativa attuale, il Codice della strada stabilisce che le multe devono essere aggiornate ogni due anni in base all’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, calcolato dall’Istat. Se l’adeguamento fosse stato effettuato, si sarebbe registrato un incremento delle sanzioni di circa il 6%, con aumenti che avrebbero potuto variare da 3 a 51 euro a seconda del tipo di infrazione.
Il governo ha giustificato questa proroga con l’eccezionale situazione economica che sta vivendo il Paese. Questa decisione segue già le misure adottate nei due anni precedenti, durante i quali gli aumenti delle multe erano stati sospesi per motivi simili.
Inoltre, si discute anche della questione delle multe per i no vax, ovvero quelle sanzioni imposte a chi non si è vaccinato contro il Covid-19. La Lega ha fortemente sostenuto la cancellazione di queste multe, mentre Forza Italia si oppone a questa decisione e chiede di mantenere l’obbligo vaccinale. La discussione su questo tema è prevista in Parlamento quando il decreto Milleproroghe sarà sottoposto a conversione.
Un altro punto in discussione riguarda un emendamento che potrebbe portare all’assunzione di 5.000 insegnanti di sostegno nelle scuole. Questo provvedimento è stato presentato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e mira a garantire una maggiore continuità didattica per gli alunni con disabilità. L’emendamento prevede un costo di circa 81,8 milioni di euro per il 2025 e 245 milioni dal 2026, finanziato attraverso il Fondo per la valorizzazione del sistema scolastico e una riduzione delle risorse destinate alle supplenze brevi.
Infine, mentre il Ministero dell’Economia e delle Finanze lavora per trovare un equilibrio tra costi e benefici riguardo all’emendamento sulla riduzione dell’Ires per le imprese, ci sono state già alcune frizioni tra i partiti della maggioranza riguardo alla bozza dell’emendamento sugli insegnanti di sostegno. L’opposizione ha chiesto lo stop dei lavori a causa della mancanza di trasparenza sui testi presentati. Il sottosegretario al Mef ha offerto pubblicamente le scuse del governo per questa situazione.