CORRIERE – Il governatore della Liguria, Giovanni Toti, è agli arresti domiciliari

Giovanni Toti, attuale governatore della Liguria, è stato arrestato con l’accusa di corruzione. La Procura di Genova lo ha accusato di corruzione ambientale, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e promesse elettorali. Attualmente è agli arresti domiciliari. Insieme a lui, sono state adottate misure cautelari nei confronti di altri due importanti personaggi: Paolo Emilio Signorini, ex presidente dell’Autorità Portuale di Genova e Savona, ora amministratore delegato e direttore generale della multiutility Iren, è stato posto in custodia in carcere; Aldo Spinelli, imprenditore portuale e ex presidente dei club calcistici Genoa e Livorno, è agli arresti domiciliari.

Le accuse principali riguardano presunti favori ottenuti in cambio di finanziamenti. Aldo e Roberto Spinelli sono accusati di aver finanziato il comitato elettorale di Toti con 74.100 euro in cambio di favori, inclusi il rinnovo di concessioni portuali e un intervento nella riqualificazione delle ex Colonie Bergamasche di Celle Ligure. Signorini, invece, sarebbe stato corrotto con soggiorni di lusso ed escort a Montecarlo, pagati da Spinelli. Un altro aspetto delle accuse riguarda finanziamenti e favori concessi da Esselunga, anch’essa sostenitrice del centrodestra ligure.

Un’altra parte dell’inchiesta si concentra sul presunto coinvolgimento di clan mafiosi nel boom elettorale del partito Cambiamo!, fondato da Toti. Si parla di pacchetti di voti garantiti da personaggi vicini a clan mafiosi nisseni originari di Riesi, che avrebbero influenzato il risultato elettorale del 2020. In questa parte dell’inchiesta, il capo di gabinetto di Toti, Matteo Cozzani, è accusato di promesse elettorali aggravate dal metodo mafioso, mentre Toti è indagato per il reato di promesse elettorali.

In un altro filone di indagine, coordinato dalla Procura di La Spezia, Cozzani è stato arrestato per corruzione. Si presume che abbia favorito alcuni imprenditori locali in cambio di favori per il fratello Filippo, imprenditore legato alle concessioni balneari e agli appalti all’isola Palmaria. Anche in questo caso, sono stati ordinati gli arresti domiciliari per Cozzani.