ANSA – Tajani: anche l’Italia ha subito attacchi informatici

Il Ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha dichiarato che l’Italia è stata oggetto di attacchi informatici, sottolineando che il paese ha subito attacchi cybernetici, non solo militari. Tajani ha menzionato un episodio in cui un aereo del presidente ucraino Zelensky stava atterrando a Ciampino e si è verificato un attacco informatico al sito del Ministero degli Esteri italiano. Ha precisato che, nonostante gli attacchi, l’Italia è stata in grado di respingere tali minacce grazie alla vigilanza e alle misure di difesa adottate.

Queste dichiarazioni giungono in un momento di crescente preoccupazione riguardo agli attacchi informatici, soprattutto quelli attribuiti alla Russia. Un articolo recente del “Corriere della Sera” ha riportato una serie di episodi che coinvolgono sabotaggi e atti di vandalismo in vari paesi europei, con presunti legami con la Russia. Dall’Estonia alla Repubblica Ceca, dalla Svezia alla Gran Bretagna, diverse nazioni europee hanno segnalato tentativi di sabotaggio ai danni di infrastrutture critiche e di giornalisti antirussi.

L’articolo del “Corriere della Sera” evidenzia una serie di episodi sospetti, compresi deragliamenti sui binari delle ferrovie, incendi dolosi e tentativi di danneggiare le infrastrutture. Si parla di una presunta strategia russa di destabilizzazione dell’Europa attraverso atti di sabotaggio e disinformazione.

Secondo quanto riportato dal “Financial Times”, ci sarebbero segnali che la Russia stia preparando attacchi segreti e incendiari alle infrastrutture europee, con scarso riguardo per la sicurezza dei civili. Si parla anche di una campagna di disinformazione orchestrata dal Cremlino per delegittimare il presidente ucraino Zelensky e preparare il terreno per un’offensiva militare russa.

Questi avvenimenti suscitano preoccupazione tra i servizi di intelligence europei, che stanno monitorando da vicino la situazione e cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle potenziali minacce. Si tratta di una guerra ibrida che coinvolge non solo attacchi fisici, ma anche cybernetici e psicologici, con l’obiettivo di destabilizzare i paesi europei e influenzare gli eventi politici nella regione.