Il finto addio del Redditometro

Si parla di un addio definitivo al Redditometro, ma in realtà lo strumento di accertamento del reddito rimane, seppur modificato

Il finto addio del Redditometro

Si parla di un addio definitivo al Redditometro, ma in realtà lo strumento di accertamento del reddito rimane, seppur modificato. Nonostante Matteo Salvini abbia annunciato lo stop al “Grande Fratello fiscale” come una vittoria della Lega, nessun comunicato ufficiale da Palazzo Chigi o dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) conferma questa notizia. Salvini ha descritto il cambiamento come un superamento definitivo del Redditometro, definendolo uno strumento intrusivo che appartiene ormai al passato. Tuttavia, il MEF mantiene una posizione più cauta.

In passato, il viceministro Maurizio Leo aveva tentato di reintrodurre il Redditometro con alcune modifiche, ma le polemiche hanno costretto il Governo a sospendere la riforma. Giorgia Meloni ha annunciato la sospensione del provvedimento, in attesa di ulteriori approfondimenti. Recentemente, Salvini ha dichiarato che lo strumento è stato cancellato, ma in realtà è stato solo rivisto e il suo meccanismo di accertamento induttivo del reddito resta.

Il Redditometro, sebbene modificato, continuerà a funzionare con lo stesso obiettivo: determinare il reddito in maniera induttiva. Anche se il nome potrebbe cambiare, la sostanza rimane la stessa. Sarà utilizzato in modo più limitato, principalmente nei casi di evasione fiscale conclamata, come suggerito da Leo per le situazioni di omessa dichiarazione dei redditi. Il nuovo Redditometro avrà comunque un raggio d’azione più ampio di quanto inizialmente previsto.

Il Parlamento ha chiesto che il Redditometro sia utilizzato esclusivamente in situazioni con alti livelli di scostamento tra spese e redditi dichiarati, prevedendo soglie percentuali per ridurre la discrezionalità dell’Agenzia delle Entrate. Questo non differisce molto dall’attuale Redditometro, che si attiva quando lo scostamento tra reddito dichiarato e presunto supera il 20%.

Il nuovo Redditometro sarà quindi applicato solo nei casi in cui i contribuenti presentino profili di rischio di evasione fiscale. Massimo Garavaglia, presidente della commissione Finanza al Senato, ha sottolineato che l’abolizione del Redditometro come strumento di massa aumenterebbe la tutela dei contribuenti e permetterebbe un’azione più precisa contro l’evasione fiscale, concentrandosi sui singoli casi a rischio. Tuttavia, resta da vedere come le indicazioni del Parlamento saranno integrate nella nuova normativa.

L'informazione è di parte! Ci sono giornali progressisti e giornali conservatori. La stessa notizia ti viene raccontata in modo diverso. Se cerchi un sito che ti spieghi le cose con semplicità, e soprattutto con imparzialità, allora questo è il posto giusto per te. Cerchiamo notizie e fatti social del momento e li rimettiamo in circolo, senza giri di parole e senza influenzarti con le nostre opinioni.

FONTEUFFICIALE.it riassume le notizie pubblicate dalle agenzie di stampa e da altri media autorevoli (come Ansa, Agi, AdnKronos, Corriere della Sera, ecc..), quindi non è direttamente responsabile di inesattezze. Se, però, ritieni che un nostro articolo debba essere modificato o eliminato puoi farne richiesta [ scrivendo qui ].

Per ricevere i nostri aggiornamenti e restare informato ti invitiamo a seguirci sul nostro profilo ufficiale di Google News.
Potrebbero interessarti anche questi articoli: