I vaccini personalizzati contro il cancro rappresentano l’inizio di una nuova era nella lotta contro i tumori. Questi nuovi farmaci, derivati dall’evoluzione dell’immunoterapia e sintetizzati con la tecnica del Rna messaggero, hanno mostrato grandi risultati durante la pandemia di Covid-19 e ora vengono utilizzati come agenti terapeutici contro i tumori maligni.
In Gran Bretagna, migliaia di pazienti affetti da cancro in fase avanzata sono stati coinvolti in una vasta sperimentazione finanziata dal servizio sanitario pubblico. Questa sperimentazione, denominata Cancer Vaccine Launch Pad, utilizza vaccini mRna personalizzati per ogni paziente, progettati per preparare il sistema immunitario a riconoscere e distruggere le cellule tumorali, riducendo il rischio di recidiva.
Trenta ospedali hanno aderito a questo programma con l’obiettivo di rendere questa innovativa terapia standard in tutto il mondo. I vaccini mRna, sviluppati nel decennio scorso, funzionano iniettando nel paziente informazioni che stimolano il corpo a produrre proteine necessarie a sviluppare una risposta immunitaria contro le cellule tumorali.
Diversamente dai vaccini tradizionali, destinati a prevenire malattie infettive nelle persone sane, i vaccini mRna contro il cancro sono terapeutici e mirano a curare le persone malate, innescando una risposta immunologica contro una proteina specifica della cellula cancerosa, senza danneggiare le cellule sane.
La sperimentazione clinica inglese coinvolge diversi tipi di neoplasie maligne, come tumori del polmone, pancreas, mammella, ovaio, testa e collo, colon e melanoma, tutti in fase avanzata. Per ogni paziente viene realizzato un vaccino specifico, basato sulle mutazioni del tumore, che ha già mostrato di ridurre il rischio di metastasi e morte del 44% nei pazienti precedentemente non trattabili con le terapie oncologiche tradizionali.
In Italia, Michele Maio, direttore del Centro di Immuno-Oncologia presso il Policlinico Le Scotte di Siena, ha sperimentato con successo la tecnica del vaccino mRna combinata con gli anticorpi monoclonali, ottenendo risultati incoraggianti soprattutto nei casi di melanoma ad alto rischio di recidiva e in altri tipi di neoplasie.
La pandemia di Covid-19 ha accelerato l’adozione della tecnologia mRna anche in campo oncologico, portando a un affinamento dell’approccio personalizzato. Sebbene il cancro sia più complesso da affrontare rispetto alle malattie infettive, la determinazione degli scienziati sta portando a progressi significativi. Si spera che questi vaccini possano rappresentare una concreta speranza di guarigione per milioni di pazienti affetti da cancro.