La carta igienica, come molti altri prodotti di largo consumo, è stata colpita dall’inflazione, alimentata dalla scarsità di materie prime dovuta a crisi geopolitiche e dall’aumento dei costi energetici per produzione e trasporto. Secondo i dati del Ministero dello Sviluppo Economico, i prezzi della carta igienica sono aumentati in media del 44% negli ultimi tre anni. Nel 2021, una confezione da quattro rotoli costava in media 1,74 euro, mentre oggi il prezzo medio è di 2,51 euro. Nei supermercati, le marche più conosciute superano spesso i 4 euro per confezione.
I prezzi variano notevolmente tra le città italiane. A Bolzano, una confezione da quattro rotoli costa 3,40 euro, la più alta in Italia, seguita da Grosseto, Udine e Trento. Siracusa è la città più economica, con un prezzo medio di 1,77 euro, seguita da Bari e Mantova. Tra il 2021 e il 2024, i maggiori aumenti di prezzo si sono registrati a Grosseto e Ferrara, mentre le province con i rincari minori sono state Messina, Bari e Vercelli.
Il mercato della carta igienica in Italia vale circa 1,2 miliardi di euro all’anno. Durante la pandemia, la carta igienica è stata uno dei primi prodotti a scomparire dagli scaffali. La crisi delle materie prime, in particolare la guerra in Ucraina, ha causato un crollo delle importazioni di legno dalla Russia, fondamentale per produrre la cellulosa utilizzata nella carta igienica. Questo ha fatto aumentare del 68% le quotazioni internazionali della fibra corta a gennaio rispetto ai livelli pre-crisi. Inoltre, i costi di produzione sono aumentati a causa del caro-energia.
Un altro fenomeno che ha contribuito all’aumento dei prezzi è la “shrinkflation”, ovvero la riduzione della quantità di prodotto nelle confezioni senza una corrispondente riduzione del prezzo. Molti brand hanno ridotto la dimensione dei rotoli, inserendo meno fogli nelle confezioni. Questo tipo di inflazione occulta si aggiunge agli aumenti dei prezzi registrati nei negozi e supermercati. L’Antitrust ha avviato un’indagine nel 2022 per monitorare questo fenomeno.
Infine, c’è il costo ambientale della carta igienica. Ogni anno in Italia, quasi 3 milioni di alberi vengono utilizzati per produrre carta igienica. Se si srotolassero tutti i rotoli consumati in un anno, si coprirebbe la distanza tra la Terra e Marte, pari a circa 228 milioni di chilometri. Per ridurre l’impatto ambientale, si possono utilizzare alternative come la carta igienica riciclata, che evita l’abbattimento di nuovi alberi e riduce i consumi di acqua ed energia, o la carta igienica in bambù, una pianta che cresce velocemente senza necessità di fertilizzanti o pesticidi. È importante scegliere prodotti con certificazioni FSC (Forest Stewardship Council) o Ecolabel, che garantiscono una produzione responsabile delle foreste.