Notizia dell’ultima ora: I dubbi sulla dinamica dell’omicidio di Giulia Tramontano e sul ruolo della madre di Alessandro Impagnatiello
9 GIUGNO 2023 – FONTEUFFICIALE – BREAKING NEWS – In una recente intervista riguardante la morte di Giulia Tramontano a Senago, la madre di Alessandro Impagnatiello, Sabina Paulis, ha definito suo figlio “un mostro” e ha dichiarato che il barista dell’Armani Bamboo deve dire tutta la verità. Tuttavia, secondo quanto riportato da La Stampa, gli investigatori hanno dei dubbi proprio su Paulis. Si è scoperto che la donna è stata la prima a entrare nell’appartamento di via Novella, utilizzando le sue chiavi, e ha accompagnato suo figlio in un bar per richiedere le registrazioni delle telecamere. Sebbene ciò possa non essere rilevante poiché all’epoca si stava ancora cercando la ragazza, la presenza di Paulis solleva interrogativi.
La testimonianza di Sabina Paulis rivela che non ha più contatti con il padre di Impagnatiello ed è cresciuta suo figlio da sola. Ha rivelato di essere a conoscenza della presenza di un’altra donna nella vita di suo figlio, e Giulia le avrebbe mostrato i messaggi di questa donna. Paulis si è offerta di accompagnare Giulia al bar Armani, ma alla fine l’ha portata solo alla fermata della metropolitana. Al ritorno, è stata nuovamente Paulis a riaccompagnare Giulia a casa. Tuttavia, i tabulati telefonici non hanno rivelato alcun contatto tra Giulia e Alessandro.
La confessione di Impagnatiello sulla dinamica dell’omicidio presenta incongruenze. Inizialmente, aveva affermato di aver colpito Giulia dopo che lei si era ferita accidentalmente con un coltello. Successivamente, davanti al giudice per le indagini preliminari, ha sostenuto che si era tagliata per errore e che lui l’aveva colpita al collo. Tuttavia, i rilievi del Ris e le prime analisi sulle traiettorie degli schizzi di sangue suggeriscono una diversa versione dei fatti, secondo cui Impagnatiello avrebbe aggredito la ragazza alle spalle. Gli esami con il luminol hanno rivelato tracce di sangue su un carrellino portapacchi, che potrebbe essere stato utilizzato per il trasporto del cadavere.
Gli investigatori hanno inoltre trovato una latta di benzina in casa e proveranno a utilizzare il codice a barre per risalire alla data di acquisto. Nell’abitazione è stata anche trovata una serra per la coltivazione di marijuana, ma senza piante. Durante l’autopsia, sarà ricercato il principio attivo di un pesticida trovato in casa, che secondo Impagnatiello era utilizzato per il lavoro. I rilievi effettuati nell’abitazione, inclusi garage e cantina, hanno fornito ulteriori prove. L’omicidio è avvenuto nel soggiorno e la vasca da bagno, dove Impagnatiello ha tentato di appiccare il fuoco al cadavere, è stata trovata bruciata in diversi punti.
Un elemento rilevante che potrebbe indicare la premeditazione è che cinque minuti prima che Giulia rientrasse in casa quella sera, Impagnatiello ha effettuato una ricerca online su “ceramica bruciata vasca da bagno”. Tuttavia, quando gli investigatori sono entrati nell’abitazione, questa era perfettamente in ordine e pulita, tanto che le tracce sono state individuate solo grazie all’utilizzo del luminol. Coloro che erano presenti sul posto sono rimasti colpiti dall’attenzione e dall’ordine maniacale con cui tutto era stato ripulito, quasi in modo ossessivo-compulsivo.
Si stanno accumulando prove e testimonianze che sollevano dubbi sulla versione fornita da Alessandro Impagnatiello riguardo alla morte di Giulia Tramontano. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire con precisione la dinamica dell’omicidio, valutando gli elementi raccolti nella casa e le testimonianze dei familiari e dei testimoni. Al momento, non si è ancora giunti a una conclusione definitiva, ma l’inchiesta continua per fare luce su questa tragica vicenda.
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