SOUTH CHINA MORNING POST – I buchi neri possono ruotare: la scoperta

Un team di scienziati cinesi, in collaborazione con ricercatori giapponesi, italiani e statunitensi, ha annunciato di aver scoperto la prima prova decisiva della rotazione di un buco nero


3 OTTOBRE 2023FONTEUFFICIALEBREAKING NEWS – Un team di scienziati cinesi, in collaborazione con ricercatori giapponesi, italiani e statunitensi, ha annunciato di aver scoperto la prima prova decisiva della rotazione di un buco nero, rivelando nuovi dettagli sui più misteriosi e disruptivi oggetti nel nostro universo.

Attraverso un’analisi di oltre 20 anni di dati raccolti da una rete globale di radiotelescopi, il team ha individuato che un gigantesco buco nero nella Galassia M87 emette getti di particelle che oscillano come una trottola. Questa oscillazione ha una durata di circa 11 anni per un ciclo completo, indicando la presenza di rotazione o “spin”. La scoperta fornisce la prima prova osservativa della rotazione di un buco nero.

Il team ha spiegato che l’oscillazione dei getti è causata dal disallineamento tra l’asse di rotazione del buco nero e quello del suo anello di gas e polvere, un fenomeno previsto dalla teoria della relatività generale di Albert Einstein. La scoperta offre una chiara evidenza che i buchi neri non solo ruotano, ma lo fanno con una certa inclinazione.

La rotazione dei buchi neri è stata studiata attraverso il fenomeno di precessione, che coinvolge un cambio costante nell’orientamento dell’asse di rotazione del buco nero intorno a un punto centrale. Gli scienziati hanno utilizzato un anello luminoso di gas e polvere intorno ai buchi neri per studiarne la rotazione, rivelando che molti buchi neri ruotano estremamente velocemente.

La scoperta è stata fatta osservando il buco nero supermassiccio nel cuore della Galassia M87, precedentemente immortalato nel 2019 come il primo buco nero ad essere diretto oggetto di un’immagine umana.

Nonostante questa importante scoperta, gli scienziati hanno sottolineato la necessità di ulteriori dati di osservazione in diverse lunghezze d’onda per confermare e approfondire la comprensione della rotazione dei buchi neri. La velocità di rotazione del buco nero nella Galassia M87 e le implicazioni per la formazione dei buchi neri supermassivi rimangono ancora domande aperte che richiederanno ulteriori ricerche e osservazioni.

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