“Ho fatto la comparsa in un film per 77 euro, ma sono in pensione con Quota 100 e mi hanno trattenuto 20mila euro”

Robert Stark, pensionato altoatesino, ha vissuto un’odissea con l’INPS dopo aver fatto la comparsa in un film per 77 euro. Nonostante fosse in pensione con Quota 100, questa piccola attività lavorativa ha portato l’INPS a trattenere 20.000 euro dalla sua pensione

Robert Stark, pensionato altoatesino, ha vissuto un’odissea con l’INPS dopo aver fatto la comparsa in un film per 77 euro. Nonostante fosse in pensione con Quota 100, questa piccola attività lavorativa ha portato l’INPS a trattenere 20.000 euro dalla sua pensione. La storia di Robert è comune a molti altri pensionati che hanno lavorato brevemente nonostante fossero in pensione con Quota 100.

Nel 2021, Stark è stato chiamato a fare la comparsa nel film “Trafficante di virus” di Costanza Quatriglio. Nonostante il viaggio da Merano a Trento e il compenso modesto, ha accettato per divertimento. Tuttavia, qualche mese dopo, un amico dell’INCA lo ha informato che l’INPS voleva trattenere un anno della sua pensione per quei 77 euro guadagnati. L’INPS gli ha inviato una lettera richiedendo quasi 20.000 euro, addebitandogli di aver lavorato mentre era in pensione con Quota 100.

Tra settembre 2021 e gennaio 2022, l’INPS ha smesso di mandargli la pensione, compresa la tredicesima, e successivamente ha decurtato 500 euro al mese per due anni, recuperando l’intera somma. Stark ha raccontato che senza lo stipendio della moglie, allora insegnante, sarebbe stato impossibile sopravvivere.

Stark ha cercato assistenza legale attraverso l’INCA e il sindacato SPI, ma senza successo inizialmente. Successivamente, in Toscana, sono arrivate sentenze favorevoli ai pensionati in casi simili, con i giudici che hanno ritenuto sproporzionato il recupero dell’intera pensione rispetto ai pochi redditi aggiuntivi. In uno di questi casi, il giudice ha stabilito che il pensionato dovesse restituire solo il reddito aggiuntivo guadagnato e ha condannato l’INPS a pagare le spese legali.

Stark ha sottolineato che il decreto-legge 4 del 2019 (Quota 100) non prevede sanzioni specifiche per i pensionati che lavorano, tranne che per un limite di reddito da lavoro autonomo occasionale di 5.000 euro annui. La circolare 117 del 2019 dell’INPS, che specifica il recupero dell’intera pensione, non ha valore legale.

Robert Stark ha trovato speranza nelle sentenze favorevoli e nel supporto di altre persone nella stessa situazione. Nonostante le difficoltà e la depressione iniziale, ora si sente più ottimista grazie al supporto legale e al riconoscimento mediatico del suo caso.

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