Gli Stati UE chiedono la rinegoziazione dei contratti sui vaccini contro il Covid: no delle aziende farmaceutiche

Notizia dell’ultima ora: Gli Stati UE chiedono la rinegoziazione dei contratti sui vaccini contro il Covid: no delle aziende farmaceutiche

Gli Stati UE chiedono la rinegoziazione dei contratti sui vaccini contro il Covid: no delle aziende farmaceutiche
24 FEBBRAIO 2023FONTEUFFICIALEBREAKING NEWS – Gli Stati membri dell’Unione Europea hanno chiesto all’unanimità alle grandi aziende farmaceutiche di poter rinegoziare i contratti per la fornitura dei vaccini contro il Covid-19, in quanto gli eccessi di dosi disponibili non sono stati richiesti dalla popolazione. Tuttavia, le grandi aziende farmaceutiche sembrano non essere disposte a cedere alle richieste. La richiesta di rinegoziazione riguardava una riduzione complessiva del volume dei vaccini e la sospensione delle attuali consegne. Questa richiesta è contenuta nel verbale dell’ultimo collegio dei commissari svoltosi alla fine dello scorso anno. La Commissione europea è stata citata in giudizio dal New York Times per non aver reso pubblici i messaggi scambiati tra la presidente della Commissione Ursula von der Leyen e il CEO di Pfizer Albert Bourla nel 2021.

L'informazione è di parte! Ci sono giornali progressisti e giornali conservatori. La stessa notizia ti viene raccontata in modo diverso. Se cerchi un sito che ti spieghi le cose con semplicità, e soprattutto con imparzialità, allora questo è il posto giusto per te. Cerchiamo notizie e fatti social del momento e li rimettiamo in circolo, senza giri di parole e senza influenzarti con le nostre opinioni.

FONTEUFFICIALE.it riassume le notizie pubblicate dalle agenzie di stampa e da altri media autorevoli (come Ansa, Agi, AdnKronos, Corriere della Sera, ecc..), quindi non è direttamente responsabile di inesattezze. Se, però, ritieni che un nostro articolo debba essere modificato o eliminato puoi farne richiesta [ scrivendo qui ].

Per ricevere i nostri aggiornamenti e restare informato ti invitiamo a seguirci sul nostro profilo ufficiale di Google News.
Potrebbero interessarti anche questi articoli: