Un uomo di 70 anni ha un neurinoma dell’acustico, ovvero un tumore benigno all’orecchio, che sarebbe stato provocato dall’uso prolungato del cellulare. L’uomo ha deciso di chiedere i danni al ministero della Salute e al ministero dell’Ambiente
Un uomo di 70 anni ha un neurinoma dell’acustico, ovvero un tumore benigno all’orecchio, che sarebbe stato provocato dall’uso prolungato del cellulare. Sulla base di diversi documenti medici e sanitari, l’uomo ha deciso di chiedere i danni al ministero della Salute e al ministero dell’Ambiente.
Il tribunale di Firenze ha ritenuto plausibile la tesi dell’uomo, sostenendo che lo Stato non ha dimostrato di aver “svolto campagne informative di tale uso, con la stessa intensità ad esempio del tabagismo”. Inoltre, sulla base di sentenze precedenti, il tribunale ritiene “sostenibile la correlazione probabilistica tra l’uso del cellulare per anni ed insorgenza del neurinoma acustico”.
Nelle prossime settimane si svolgerà al Tar di Firenze il processo che vede l’uomo di 70 anni e i due ministeri chiamati in causa. Nei casi passati, la causa era intentata nei confronti del datore di lavoro per violazione del dovere di protezione, in quanto il lavoratore si era ammalato per l’uso obbligatorio dello smartphone nell’ambito della sua professione.
In questo caso, invece, si vuole far valere il diritto alla salute, e per questo motivo è il giudice amministrativo che dovrà decidere in merito e sono i ministeri ad essere chiamati in causa. Questa differenza rende la decisione del Tar di Firenze storica, indipendentemente dal fatto che la ragione sarà data al cittadino o ai ministeri.
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