Secondo le testimonianze di diversi volontari dell’associazione, l’uomo si guadagnava facilmente la fiducia dei giovani. Le sue vittime preferite erano ragazzi tra i 16 e i 18 anni, che sarebbero stati costretti a consumare rapporti sessuali subendo ricatti e pressioni psicologiche
6 GIUGNO 2023 – FONTEUFFICIALE – BREAKING NEWS – Un cinquantenne romano, presidente di un’associazione di volontariato nel quartiere Appio Tuscolano a Roma, è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale continuata nei confronti di giovani ragazzi. Secondo le testimonianze di diversi volontari dell’associazione, l’uomo si guadagnava facilmente la fiducia dei giovani e veniva descritto come “magnetico” e “piacione con eleganza”. Le sue vittime preferite erano ragazzi tra i 16 e i 18 anni, che sarebbero stati costretti a consumare rapporti sessuali subendo ricatti e pressioni psicologiche.
La scoperta degli abusi è avvenuta grazie al racconto di una ragazza alla sua psicologa durante una seduta. La ragazza era amica di una delle vittime e ha rivelato che l’uomo aveva commesso violenza sessuale nell’edificio dell’associazione, coprendo la bocca della vittima con una mano. La psicologa, dopo aver verificato la veridicità delle dichiarazioni, ha immediatamente informato la polizia locale di Marino, fornendo tutti i dettagli appresi durante la seduta.
Da quel momento sono state avviate le indagini e le forze dell’ordine hanno raccolto prove e testimonianze da diversi volontari dell’associazione. Il cinquantenne è stato rintracciato, arrestato e condotto in un carcere romano. Secondo le ricostruzioni, gli abusi avrebbero coinvolto dieci volontari dell’associazione. Il modus operandi era sempre lo stesso: l’uomo minacciava di allontanare le vittime dall’associazione utilizzando la sua posizione di presidente e le costringeva a rapporti sessuali per mantenere il loro posto. Questo avveniva soprattutto con i giovani in prova o coloro che avevano bisogno di esperienze di volontariato per future referenze lavorative. Gli abusi si svolgevano principalmente nella sede dell’associazione durante le attività o gli incarichi educativi e si sarebbero protratti per due anni, sebbene non sia escluso che le violenze abbiano avuto inizio molto prima.
Alcune delle vittime hanno iniziato a ricordare episodi di violenza che potrebbero essere stati rimossi, dopo aver raccontato alcune esperienze agli investigatori. Tutti i ragazzi hanno sottolineato l’uso di coercizione psicologica da parte dell’uomo, che approfittava della sua posizione di potere per ottenere ciò che voleva. Alcuni giovani, durante le testimonianze, hanno dichiarato di essersi accorti del pericolo, descrivendo l’uomo come troppo gentile e desideroso di ascoltare, ma con motivazioni perverse e morbide. Le vittime riceveranno un sostegno psicologico per affrontare le conseguenze degli abusi subiti.
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