Dal 30 giugno 2024 cambiano le regole e le procedure per la valutazione delle persone disabili

Dal 1° gennaio 2026, la valutazione di base per i disabili sarà effettuata esclusivamente dall’Inps attraverso le Unità Valutative di Base. Una delle innovazioni più rilevanti è l’introduzione del Progetto di Vita Individuale

Dal 30 giugno 2024 cambiano le regole e le procedure per la valutazione delle persone disabili

Dal 30 giugno 2024 cambiano le regole e le procedure per la valutazione delle persone disabili. Il Decreto Legislativo 62 del 2014, che mira a garantire un progetto di vita personalizzato alle persone con disabilità, entra in vigore parzialmente in questa data. Alcune delle nuove misure saranno applicate dal 1° luglio 2024, mentre altre entreranno in vigore il 10 gennaio 2025.

Il decreto modifica anche la definizione di persona con disabilità, descrivendola come chi presenta durature compromissioni fisiche, mentali, intellettive o sensoriali che, interagendo con barriere di vario tipo, possono ostacolare una piena ed effettiva partecipazione alla vita in condizioni di parità con gli altri.

Le compromissioni devono essere accertate attraverso una valutazione che determini se è necessario un sostegno lieve, intensivo o medio, e valutare quanto la compromissione in questione possa ridurre l’autonomia personale. Le nuove regole non si applicano agli anziani non autosufficienti, per i quali sono previste norme specifiche.

Come avviene la valutazione Inps

L’Inps avvia la valutazione dopo aver ricevuto la domanda della persona interessata, che deve essere accompagnata da un certificato medico. Il processo di valutazione deve concludersi entro 90 giorni dal ricevimento del certificato medico. Su richiesta dell’interessato, la valutazione può avvenire anche senza una visita della commissione medica, presentando tutta la documentazione medica disponibile.

Nella valutazione, l’Inps deve verificare la condizione di salute, valutare le durature e significative compromissioni dello stato di salute, funzionali, mentali, intellettive o sensoriali, identificare i deficit funzionali e strutturali che ostacolano l’agire della persona in termini di capacità. Deve inoltre individuare il profilo di funzionamento della persona, limitatamente ai domini della mobilità e dell’autonomia nelle attività di base e strumentali della vita quotidiana, con necessità di sostegni continuativi. L’Inps valuta anche la ricaduta delle compromissioni funzionali e strutturali in termini di capacità nei domini relativi all’attività e alla partecipazione, al lavoro e all’apprendimento nell’ambito della formazione superiore, stabilendo il livello delle necessità di sostegno, che può essere lieve, medio, intensivo, elevato o molto elevato.

Una volta conclusa la valutazione, l’Inps rilascia un certificato di disabilità che sostituisce tutti i certificati precedenti.

Le altre novità per i disabili

Dal 1° gennaio 2026, la valutazione di base per i disabili sarà effettuata esclusivamente dall’Inps attraverso le Unità Valutative di Base. Una delle innovazioni più rilevanti è l’introduzione del Progetto di Vita Individuale. Questo progetto mira non solo a raggiungere gli obiettivi personali del disabile, ma anche a migliorare le sue condizioni di vita e la sua inclusione sociale.

Il decreto introduce inoltre il concetto di “accomodamento ragionevole” ai sensi della Legge 104. Questi cambiamenti, attuabili a partire dal 30 giugno 2024, rimarranno in fase sperimentale per tutto il 2025. L’accomodamento ragionevole include tutte le modifiche e gli adattamenti necessari per garantire ai disabili l’esercizio delle libertà fondamentali senza causare un onere eccessivo. Esempi di tali adattamenti possono essere l’installazione di rampe o ascensori negli edifici, adeguamenti degli spazi lavorativi, e modifiche alle procedure per consentire l’accesso ai servizi di assistenza o agli ausili tecnologici.

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