A partire dal 1° aprile, i bonus sociali per l’elettricità e il gas in Italia sono tornati al regime ordinario, con alcune modifiche significative alle soglie di accesso e alle tariffe applicate
A partire dal 1° aprile, i bonus sociali per l’elettricità e il gas in Italia sono tornati al regime ordinario, con alcune modifiche significative alle soglie di accesso e alle tariffe applicate. Questi bonus rappresentano un’agevolazione importante per gli utenti domestici e non domestici che si trovano in condizioni economicamente svantaggiate, consentendo loro di beneficiare di uno sconto diretto sulle bollette energetiche.
Le soglie Isee, ossia i requisiti economici necessari per accedere al bonus, sono state modificate a partire dal 1° aprile. Adesso, per usufruire dell’agevolazione, il reddito Isee non deve superare i 9.530 euro, mentre per le famiglie più numerose con oltre tre figli, la soglia è fissata a 20.000 euro. Questo rappresenta un ritorno alle condizioni precedenti, poiché nel 2023 le soglie erano state temporaneamente aumentate fino a 15.000 euro e 30.000 euro rispettivamente. Tuttavia, è stato confermato il contributo straordinario, il quale varia in base al numero dei componenti familiari e viene applicato automaticamente a coloro che già ricevevano il bonus elettrico.
Per quanto riguarda le tariffe dell’elettricità, a partire dal 1° aprile si registra un ulteriore calo per le famiglie rimaste nel mercato tutelato. Dopo una diminuzione del 11% nel primo trimestre dell’anno, le tariffe dell’elettricità scendono ancora del 19,8% per il periodo aprile-giugno. Questo calo è stato determinato principalmente dal trend ribassista dei prezzi del gas naturale e dell’energia elettrica, registratosi verso la fine dello scorso anno e nei primi mesi del 2024, anche se si sta rallentando a causa delle tensioni geopolitiche in corso.
Con l’entrata in vigore delle nuove tariffe, il prezzo di riferimento dell’elettricità per il cliente tipo è di 20,24 centesimi di euro per kilowattora, tasse incluse. Di questi, 7,04 centesimi di euro (pari al 35% del totale della bolletta) rappresentano i costi di approvvigionamento dell’energia, registrando una riduzione del 42,3% rispetto al primo trimestre del 2024. Tuttavia, rispetto all’aprile del 2020, le tariffe rimangono ancora più alte del 25%. La spesa prevista per una famiglia-tipo nel periodo compreso tra il 1° luglio 2023 e il 30 giugno 2024 sarà di circa 662 euro, con una diminuzione del 48% rispetto all’anno precedente, quando i prezzi dell’energia avevano raggiunto il loro massimo.
Va sottolineato che l’aggiornamento trimestrale delle tariffe dell’elettricità da parte dell’Arera è l’ultimo previsto, poiché il servizio di maggior tutela per l’elettricità terminerà il 30 giugno. A partire dal 1° luglio, tutti i clienti non vulnerabili del mercato tutelato passeranno automaticamente al servizio definito “tutele graduali”, con il fornitore selezionato tramite asta nella zona di residenza e una tariffa stabilita in parte dall’Arera e in parte dall’operatore. Questo servizio transitorio sarà attivo per circa tre anni, fino al 31 marzo 2027. Tuttavia, il mercato libero rimane meno conveniente di quello tutelato, come confermato dal presidente dell’Arera, Stefano Besseghini.
Secondo i calcoli dell’Unione Nazionale Consumatori, nel 2024 i clienti del mercato libero pagheranno mediamente 135 euro in più rispetto a quelli rimasti nel servizio di maggior tutela. Tuttavia, le famiglie che sono già passate al mercato libero hanno la possibilità di rientrare nel servizio di maggior tutela fino al prossimo giugno. Per i clienti vulnerabili, l’Arera continuerà a fissare e aggiornare le tariffe ogni trimestre, garantendo un’adeguata protezione per chi si trova in condizioni economiche svantaggiate.
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