Notizia dell’ultima ora: Dal 1° agosto ci saranno cambiamenti nelle regole del reddito di cittadinanza
31 LUGLIO 2023 – FONTEUFFICIALE – BREAKING NEWS – A partire da martedì primo agosto, ci saranno importanti cambiamenti nelle regole riguardanti il reddito di cittadinanza in Italia. Già dallo scorso venerdì, molti beneficiari attuali hanno iniziato a ricevere sms dall’INPS che li informavano sulla cessazione del sussidio, poiché il governo li ritiene in grado di lavorare. Da agosto, queste persone potranno ricevere un sussidio più ridotto, a patto che partecipino a corsi di formazione per il lavoro. Circa 169 mila famiglie hanno ricevuto questa comunicazione. Coloro che non hanno ricevuto l’sms continueranno a percepire il reddito di cittadinanza fino alla fine dell’anno.
Nel fine settimana, ci sono state diverse proteste a causa della scarsa comunicazione e dell’inesperienza di molte persone riguardo alla perdita del sussidio. I partiti politici dell’opposizione e i sindacati hanno criticato il metodo di comunicazione, considerato poco chiaro e con poco preavviso. Anche se la riforma del reddito di cittadinanza è stata discussa da mesi, molte persone coinvolte sono in situazioni di indigenza e potrebbero non essere state informate adeguatamente sulle decisioni del governo, comunicate in modo confuso.
L’attuale maggioranza di governo si è sempre dimostrata critica nei confronti del reddito di cittadinanza, che era stato introdotto dal governo di Lega e Movimento 5 Stelle nel 2019. Questo strumento è stato efficace nel contrasto alla povertà, ma non ha raggiunto il suo obiettivo di attivare il mercato del lavoro, secondo le critiche dei partiti di destra del governo.
Con le nuove regole, il reddito di cittadinanza sarà sostituito da due nuovi strumenti: l’“assegno di inclusione” e il “Supporto per la formazione e il lavoro”. L’assegno di inclusione entrerà in vigore da gennaio e riguarderà le famiglie più fragili, con minori, disabili o persone sopra i 60 anni. Le altre famiglie, che includono persone considerate in grado di lavorare, riceveranno il “Supporto per la formazione e il lavoro”, un sussidio più piccolo legato alla partecipazione a corsi di formazione o progetti di politiche attive per l’occupazione.
Le nuove regole hanno introdotto ulteriori vincoli, come il limite di proprietà immobiliari e il tempo minimo di residenza in Italia. Il governo ha anche ridotto da 10 a 5 anni il tempo minimo di residenza per poter richiedere l’assegno di inclusione, aprendo la possibilità a più percettori stranieri.
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