Da novembre per entrare in Europa servirà il passaporto digitale

A partire dal prossimo novembre, l’Unione Europea introdurrà un passaporto digitale per tutti i viaggiatori che entreranno o soggiorneranno nell’area Schengen

Da novembre per entrare in Europa servirà il passaporto digitale

A partire dal prossimo novembre, l’Unione Europea introdurrà un passaporto digitale per tutti i viaggiatori che entreranno o soggiorneranno nell’area Schengen. Questo sistema, chiamato Entry-Exit System (EES), entrerà in vigore il 10 novembre 2024 e riguarderà esclusivamente coloro che vivono al di fuori dell’area economica europea, mentre non avrà alcun impatto sui viaggiatori interni. La Commissaria Europea per gli Affari Interni, Ylva Johansson, ha confermato questa data di lancio attraverso un comunicato ufficiale.

L’EES è parte di un’iniziativa più ampia dell’Unione Europea per migliorare la sicurezza dei confini, sostituendo il sistema attuale di timbratura manuale dei passaporti. I viaggiatori provenienti da paesi extra-europei dovranno prima passare alla dogana per essere identificati dagli agenti. Durante questo processo, verranno raccolte le impronte digitali e scattate fotografie, che saranno poi archiviate in un fascicolo digitale.

Si stima che circa 700 milioni di persone all’anno utilizzeranno il nuovo passaporto digitale per soggiorni brevi, che possono durare fino a 90 giorni in un periodo di sei mesi. Tuttavia, Cipro e Irlanda continueranno a utilizzare il sistema di timbratura manuale. L’obiettivo del nuovo sistema è modernizzare il controllo delle frontiere esterne dell’Unione Europea, identificare chi supera il limite di soggiorno e combattere le frodi d’identità attraverso la raccolta di dati biometrici. Inoltre, il sistema consentirà uno scambio di informazioni tra gli agenti di controllo alle frontiere in tempo reale.

Per i turisti che desiderano visitare uno Stato membro per un breve periodo, il sistema archivierà dati personali come nome, data di nascita, data e luogo di ingresso e uscita dall’Unione, oltre a dati biometrici come immagini del viso e impronte digitali. In caso di rifiuto di ingresso, verrà registrato anche il motivo del diniego. Le sanzioni per coloro che superano il limite di soggiorno dipenderanno dalle normative interne del paese in cui si trovano.

L’Unione Europea sta lavorando attivamente per rafforzare la sicurezza delle proprie frontiere, giustificando le misure di controllo sempre più rigorose con la necessità di garantire la sicurezza dei cittadini. Johansson ha affermato che “450 milioni di europei dormiranno più tranquilli” grazie a questo nuovo sistema. L’obiettivo principale dell’EES è migliorare il controllo delle frontiere esterne, ridurre la migrazione irregolare e facilitare il monitoraggio dei flussi migratori, contribuendo anche alla lotta contro il terrorismo e i crimini gravi.

In aggiunta, l’Unione Europea prevede di introdurre un’altra misura, l’ETIAS, un’autorizzazione di viaggio per le persone provenienti da 60 paesi attualmente esenti da visto. Questa misura dovrebbe entrare in vigore nella prima metà del 2025 e interessare circa 1,4 miliardi di persone. L’introduzione di questi strumenti è parte di un piano più ampio per garantire la sicurezza e il controllo delle frontiere, rendendo l’Europa più sicura per i suoi cittadini.

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