Cos’è l’emendamento che permetterebbe a imprese e famiglie di “ricomprare il debito” con le banche

Un nuovo emendamento consentirebbe a imprese e famiglie indebitate di eliminare il loro nome dalla lista nera delle posizioni debitorie gestite dalla Banca d’Italia

Cos'è l'emendamento che permetterebbe a imprese e famiglie di ricomprare il debito con le banche
L’emendamento consentirebbe a imprese e famiglie di riacquistare i debiti deteriorati precedentemente ceduti dalle banche a fondi e società finanziarie, a condizione di pagare un premio del 20% sul prezzo originale. Questa mossa dovrebbe rappresentare un sollievo per oltre un milione di società e persone indebitate, ma al contempo, potrebbe rappresentare un colpo per il settore bancario.

L’emendamento, che può essere visto come una sorta di “diritto di ricomprare”, è stato proposto dal governo come una soluzione alle difficoltà finanziarie di famiglie e imprese indebitate. Tuttavia, le banche temono che questa mossa possa avere un impatto negativo sul settore finanziario dopo la tassa sugli extraprofitti.

Le disposizioni contenute nell’emendamento sono al vaglio della Corte, e il governo ha considerato l’opzione di inserirle nella prossima legge di bilancio.

Questa prospettiva sta già creando tensioni tra le banche, che detengono ancora un notevole ammontare di crediti deteriorati, pari a 116 miliardi di euro su un totale di 350 miliardi calcolati nel 2016. Gli investitori che hanno acquisito tali crediti deteriorati hanno ottenuto profitti considerevoli, acquistando tali debiti a prezzi molto al di sotto del loro valore nominale e recuperando molto di più.

Inoltre, le disposizioni dell’emendamento sono retroattive e si applicano a tutti i debitori il cui credito sia stato classificato come deteriorato tra il 1° gennaio 2018 e il 31 dicembre 2022. Queste norme coprono sia le famiglie che le piccole e medie imprese, fornendo loro il diritto di estinguere debiti fino a 25 milioni di euro.

Il prezzo di riacquisto è fissato al prezzo originale aumentato del 20%, che può salire al 40% se esistono procedimenti giudiziari o procedure stragiudiziali in corso.

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