Quando si fatica ad arrivare a fine mese l’idea di evadere le tasse può sembrare allettante: cosa accade se si decide di non adempiere agli obblighi fiscali
Molti italiani, alle prese con stipendi esigui, faticano ad arrivare a fine mese. Tra le spese irrinunciabili rientrano anche quelle per generi alimentari, bollette e, per molti, l’utilizzo dell’auto privata. In questo contesto, l’idea di evadere le tasse può sembrare allettante. Ma cosa accade se si decide di non adempiere agli obblighi fiscali? Abbiamo riassunto l’articolo di La legge per tutti.
Cosa succede se non pago le tasse?
Non presentare la dichiarazione dei redditi: quali sono i rischi
Se si sceglie di non presentare mai la dichiarazione dei redditi e di percepire interamente in nero, si commette un illecito serio. Tuttavia, la probabilità di essere scoperti è relativamente bassa, a meno che non si conduca un’attività professionale o commerciale. In questi casi, si è maggiormente esposti ai controlli della Guardia di Finanza.
Controlli sui pagamenti ricevuti: come funzionano
Se si ricevono pagamenti tracciabili, come bonifici o carte di credito, è bene sapere che l’Agenzia delle Entrate può monitorare tali transazioni. Ogni entrata costituisce una presunzione di ricavo, e il contribuente dovrà essere in grado di dimostrare che si tratta di introiti non tassabili o già tassati alla fonte.
Si può evadere fatturando?
Se si è titolari di partita Iva e si emettono fatture, è importante sapere che il Fisco ha la possibilità di rintracciare queste transazioni attraverso un controllo incrociato. L’accertamento fiscale diventa inevitabile.
Redditi non dichiarati: come si ricostruiscono
Se si omette la dichiarazione dei redditi, l’Agenzia delle Entrate ricostruirà i redditi in modo presuntivo, basandosi su indicatori del settore di attività e della zona. Questo potrebbe portare a un importo da pagare molto superiore a quello che sarebbe stato versato con una regolare dichiarazione.
Omessa presentazione della dichiarazione dei redditi: quali sono le conseguenze
In caso di omessa presentazione della dichiarazione dei redditi, l’Agenzia delle Entrate può richiedere gli arretrati degli ultimi sette anni. Inoltre, oltre alle imposte non versate, saranno dovute anche le sanzioni. Tuttavia, se l’imposta evasa è inferiore a 50.000 euro, non si configura un reato.
Evasione fiscale: conviene uscire allo scoperto?
Decidere se iniziare a dichiarare i redditi o restare nell’ombra è una scelta delicata. La regolarizzazione è sempre ben vista, e la tregua fiscale del 2023 offre opportunità di definizione agevolata delle cartelle relative agli anni precedenti.
Cosa rischio se non dichiaro tutto?
L’irregolare dichiarazione può essere scoperta se si utilizzano modalità di pagamento tracciabili come bonifici o carte di credito. Tuttavia, l’illecito è meno grave dell’omessa dichiarazione, e l’Agenzia delle Entrate ha un periodo di 5 anni per inviare un accertamento fiscale.
Cosa si rischia se non si pagano le tasse?
Nel caso in cui si abbia fatto le dichiarazioni e denunce fiscali ma non si siano versate le imposte dovute, si rischia il pignoramento dei beni. Questo può coinvolgere stipendi, pensioni o immobili, a seconda del caso.
Quando scatta il pignoramento dei beni?
Il pignoramento è possibile dopo 60 giorni dalla notifica della cartella di pagamento. Se tale termine scade, è necessario che l’esattore invii un’intimazione di pagamento che ha efficacia per 180 giorni. Il pignoramento della casa è possibile solo in determinate circostanze.
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