Notizia dell’ultima ora: Cosa rischia ancora la Juventus: gli altri processi
24 MAGGIO 2023 – FONTEUFFICIALE – BREAKING NEWS – La Juventus si trova in una situazione critica, come descritto da Massimiliano Allegri che ha usato il termine “stillicidio” per descrivere la frustrazione che permea il club. La conferma dell’accusa da parte del Collegio di Garanzia del CONI ha già preannunciato l’esito della nuova sentenza. Sebbene alcuni dirigenti e consiglieri di amministrazione siano stati prosciolti, i vertici dimissionari del consiglio di amministrazione, tra cui Andrea Agnelli, Fabio Paratici, Maurizio Arrivabene e Federico Cherubini, hanno ricevuto pesanti sanzioni in base all’articolo 4.1 che riguarda la violazione dei principi di lealtà, correttezza e probità nell’ambito dell’attività sportiva.
A Torino erano consapevoli che la nuova sentenza sarebbe stata severa, nonostante un tentativo fallito di raggiungere un accordo che limitasse i danni. La Corte d’Appello Federale ha inflitto una penalizzazione di -10 punti per il caso delle plusvalenze, ma ci sono altre questioni che destano preoccupazione. I deferimenti riguardanti le manovre stipendiali, i rapporti con gli agenti e il coinvolgimento di società “amiche” che hanno contribuito a un sistema di operazioni di mercato opache, rappresentano ulteriori rischi di provvedimenti sanzionatori.
Il processo di primo grado per quest’ultimo filone inizierà il 15 giugno, ma la tempistica rende impossibile concludere tutto entro la fine della stagione. La Juventus ha due opzioni: cercare un accordo che potrebbe comportare una sospensione della pena fino alla prossima stagione o affrontare un ulteriore procedimento con conseguenti sanzioni che potrebbero addirittura influenzare l’attuale stagione.
Inoltre, c’è un’altra problematica da affrontare: l’UEFA potrebbe penalizzare la Juventus per il suo coinvolgimento nella Superlega e per presunte violazioni dell’accordo sul fair play finanziario. L’ipotesi peggiore sarebbe l’esclusione delle coppe per un anno, ma il club spera di evitare ciò attraverso una multa significativa.
La situazione non è meno complicata dal punto di vista penale, con un processo in corso. La prossima udienza è prevista per il 26 ottobre, quando sarà deciso il luogo in cui si svolgerà il procedimento, dopo che il 10 maggio il Giudice per le Indagini Preliminari di Torino ha rinviato alla Cassazione la decisione sulla competenza territoriale, lasciando ancora aperte diverse possibilità.
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