Un uomo, in un’intervista a Repubblica, ha rivelato i dettagli sul funzionamento del suo business di traffico di migranti verso il Mediterraneo
19 GIUGNO 2023 – FONTEUFFICIALE – BREAKING NEWS – M.B., uno dei principali passeur di Sfax, in Tunisia, ha rivelato dettagli sul funzionamento del suo business di traffico di migranti verso il Mediterraneo. In un’intervista a Repubblica, M.B. descrive la sua attività come un’agenzia di viaggi illegale e sottolinea che ci sono domanda e offerta come in qualsiasi altro mercato. Con 29 anni e originario delle isole Kerkennah, M.B. è salito nella gerarchia dell’organizzazione nel corso degli anni. Ha iniziato come organizzatore dei viaggi e successivamente ha investito i profitti nelle operazioni. La sua attività è coperta da una società legale in un altro settore, che gli permette di riciclare il denaro sporco e giustificare il suo stile di vita.
M.B. è il capo di una piramide che coinvolge “coordinatori” a vari livelli. Ci sono coloro che reclutano i clienti, procurano le barche e si occupano dei motori. Solo M.B. conosce tutti gli attori coinvolti, mentre utilizza il cellulare per dare ordini e istruzioni. Per garantire la sicurezza dei viaggi, le barche di legno vengono preferite a quelle in metallo, poiché le prime sono considerate meno pericolose. L’obiettivo è evitare naufragi e la perdita di vite umane. M.B. sottolinea che i migranti che viaggiano assumono anche rischi e responsabilità personali. Secondo lui, la riduzione dei viaggi è dovuta al cambiamento climatico e alle condizioni atmosferiche avverse.
Riguardo agli accordi tra Giorgia Meloni e l’Unione Europea per il blocco dei migranti nel Mediterraneo in cambio di finanziamenti alla Tunisia, M.B. afferma che non avranno successo. Afferma che la gente in Tunisia è “strozzata” e impedire loro di partire significherebbe ucciderli immediatamente. M.B. sostiene di avere già trenta viaggi pronti per agosto e afferma che Meloni deve rassegnarsi alla realtà.
Quanto ai prezzi dei viaggi, M.B. spiega che dipendono dal servizio fornito. Un viaggio su una barca di legno con oltre cinquanta persone a bordo costa tra 2.500 e 3.000 dinari (circa 740-880 euro). Chi paga tra 7.000 e 8.000 dinari (circa 2.080-2.380 euro) si imbarca sulla stessa imbarcazione, ma con solo una trentina di migranti e due motori invece di uno. Alcuni possono viaggiare gratuitamente se portano almeno cinque clienti, ma devono essere i primi a saltare in mare in caso di problemi durante la navigazione. Per ogni viaggio, l’organizzazione investe 240.000 dinari (circa 71.000 euro) e ne incassa 450.000 dinari (circa 133.000 euro). M.B. trattiene il 20% (oltre 12.000 euro) e il resto viene diviso tra i coordinatori, di solito cinque persone.
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