Mattia Maestri, un bambino di 11 anni, è in stato vegetativo dal 2017, quando a soli 4 anni mangiò un formaggio a latte crudo contaminato dal batterio dell’escherichia coli, contrattando la sindrome emolitico-uremica (SEU)
Mattia Maestri, un bambino di 11 anni, è in stato vegetativo dal 2017, quando a soli 4 anni mangiò un formaggio a latte crudo contaminato dal batterio dell’escherichia coli, contrattando la sindrome emolitico-uremica (SEU). La malattia causa la formazione di piccoli coaguli di sangue in tutto il corpo, bloccando l’apporto di sangue a cervello, cuore e reni.
Il caseificio sociale di Coredo, in Val di Non, è stato ritenuto responsabile della contaminazione. L’ex presidente Lorenzo Biasi e il casaro Gianluca Fornasari sono stati condannati anche in appello per lesioni gravissime. Il tribunale di Trento ha stabilito un maxi risarcimento di 1 milione di euro, con una provvisionale di 600.000 euro per Mattia e 200.000 euro per ciascuno dei genitori.
Il padre di Mattia, Gian Battista Maestri, ha dichiarato: “Da sette anni la nostra vita è un inferno, da quando nostro figlio è in stato vegetativo, ma continuiamo a combattere perché tragedie simili non devono ripetersi. La nostra è una battaglia civica”. Nonostante il risarcimento, nulla potrà riportare indietro il tempo e restituire una vita normale a Mattia.
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