In Italia, le malattie sessualmente trasmissibili come clamidia, gonorrea e sifilide sono in forte aumento, con un incremento preoccupante del binge drinking tra i giovani, che coinvolge il 15% di loro. Secondo l’infettivologo Andrea Gori, i dati ufficiali potrebbero essere sottostimati e la disinformazione tra i giovani contribuisce a questa crescente problematica.
Secondo l’infettivologo Andrea Gori, presidente di Anlaids Lombardia, in Italia si registra un “grandissimo aumento” delle infezioni sessualmente trasmissibili come clamidia, gonorrea e sifilide già da qualche anno. Questo trend preoccupante è stato segnalato anche dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), che ha invitato a praticare “sesso sicuro” e a sottoporsi regolarmente a test, poiché nel 2024 si prevede un “preoccupante aumento” di tali infezioni in tutta Europa.
Inoltre, l’Ecdc ha evidenziato un allarme “super gonorrea” in Europa, con un aumento dei casi resistenti agli antibiotici. Nel 2022, i casi di gonorrea nell’Unione Europea e nello Spazio Economico Europeo sono aumentati del 48% rispetto al 2021, raggiungendo il tasso di notifica più alto dall’inizio della sorveglianza europea nel 2009.
Nonostante i numeri non siano più quelli degli anni ’80, l’HIV rimane un problema anche oggi. Secondo il rapporto annuale del Centro operativo Aids (Coa) dell’Istituto superiore di sanità, nel 2022 le nuove diagnosi di infezione da HIV sono state 1.888, pari a un’incidenza di 3,2 nuovi casi per 100.000 residenti, sotto la media europea. Dopo il minimo toccato durante la pandemia, si è osservato un leggero aumento delle diagnosi negli ultimi 2 anni post-Covid. L’incidenza più alta si riscontra nelle fasce d’età 30-39 anni (7,3 nuovi casi ogni 100.000 residenti) e 25-29 anni (6,5 nuovi casi ogni 100.000 residenti).
Secondo i dati disponibili pubblicati dall’Istituto Superiore di Sanità, il trend delle infezioni sessualmente trasmesse in Italia è rimasto stabile fino al 2004, per poi aumentare costantemente dal 2005 al 2016 (+37,4%). Nel 2021, ultimo dato disponibile, le segnalazioni al sistema di sorveglianza sono aumentate del 17,6% rispetto all’anno precedente. In particolare, i casi di Chlamydia trachomatis sono quadruplicati tra il 2008 e il 2021, le segnalazioni di gonorrea sono triplicate dal 2010 al 2021, raggiungendo un picco massimo nel 2021, mentre la sifilide primaria e secondaria è aumentata di circa 5 volte dal 2000 al 2005, con un nuovo picco nel 2016.
L’infettivologo conclude sottolineando che i dati ufficiali sono molto sottostimati a causa del sommerso e delle diagnosi mancate, e che la disinformazione dei giovani su questi argomenti incide negativamente sul bilancio complessivo.