Il governo ha deciso di anticipare al 18 dicembre la presentazione delle domande per ottenere l’Assegno di inclusione
11 DICEMBRE 2023 – FONTEUFFICIALE – BREAKING NEWS – Il governo ha deciso di anticipare la presentazione delle domande per ottenere l’Assegno di inclusione, il nuovo strumento di contrasto alla povertà voluto dalla ministra del Lavoro Marina Calderone e destinato dal 1° gennaio anche agli ex percettori del Reddito di cittadinanza. Le domande potranno essere presentate dal 18 dicembre, in modo da evitare il rischio che le famiglie possano perdere una mensilità del sostegno e un sovraffollamento delle richieste al Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (Siisl).
A chi è rivolto
L’Assegno di inclusione è riservato a quei nuclei familiari che, oltre ad un reddito basso, hanno soggetti che è difficile inserire nel mercato del lavoro: disabili, minori, over 60 o in condizione di svantaggio assistiti dai servizi sociali.
L’identità economica
L’indennità è un’integrazione al reddito familiare aumentabile in base alla composizione del nucleo fino a 6mila euro annui e fino ad un massimo di 3.360 euro annui per pagare l’affitto. Dura 18 mesi, può essere rinnovata per 12 mesi, dopo un mese di sospensione.
Le procedure
La domanda può essere presentata sul sito Inps, tramite Spid o attraverso i Patronati e, dal 1 gennaio anche attraverso i Caf. Dopo la presentazione, la persona è accompagnata a iscriversi sulla piattaforma Siisl per sottoscrivere il Patto di attivazione digitale del nucleo familiare. L’Inps verifica la presenza dei requisiti e dal mese successivo alla sottoscrizione del Pad il beneficio economico sarà erogato.
I passaggi successivi
Entro 120 giorni dalla domanda, i componenti del nucleo familiare verranno convocati dai Servizi sociali per un’analisi multidimensionale dei bisogni. A quel punto, chi sarà considerato attivabile al lavoro verrà avviato ad uno specifico percorso che porterà, dopo il Patto di inclusione, alla sottoscrizione di un Patto di attivazione digitale individuale. I Centri per l’impiego, oltre alle Agenzie per il lavoro indicate dal richiedente, potranno prendere in carico il soggetto instradandolo verso iniziative formative, progetti utili alla collettività o ad offerte lavorative.
Chi sarà valutato non attivabile al lavoro potrà fruire dell’indennità, venendo seguito dai servizi sociali o da altre strutture pubbliche, come i servizi sanitari. Gli individui tra 18 e 59 anni, anche se parte di un nucleo familiare Adi ma non tra i destinatari diretti del beneficio e senza obblighi genitoriali, potranno invece venire instradati verso lo Strumento di formazione al lavoro.
La piattaforma Siisl
La piattaforma Siisl è un luogo unico virtuale nel quale l’utente è accompagnato a relazionarsi con tutti gli Enti che intervengono nel procedimento, in un percorso guidato sui vari passaggi da compiere. La piattaforma dialogherà direttamente con la sezione dedicata ad Adi sul sito Inps per limitare gli adempimenti dell’utente. Una funzionalità specifica ricorderà le scadenze.
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