La Polizia di Stato ha arrestato 12 persone in un’operazione contro il gruppo neonazista e suprematista chiamato “Werwolf Division”. Gli arresti sono stati effettuati in diverse città italiane e le accuse includono associazione con finalità di terrorismo, propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa, oltre alla detenzione illegale di armi da fuoco
La Polizia di Stato ha arrestato 12 persone in tutta Italia, smantellando un gruppo neonazista e suprematista noto come “Werwolf Division”. Questa operazione è stata coordinata dalla Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo e dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione. Le accuse contro i membri del gruppo includono associazione con finalità di terrorismo, propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa, oltre alla detenzione illegale di armi da fuoco.
Le misure cautelari sono state emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) del Tribunale di Bologna, su richiesta della Procura della Repubblica locale. Oltre agli arresti, sono state effettuate 25 perquisizioni domiciliari in diverse città, tra cui Bologna, Bari, Milano e Roma. Gli indagati hanno un’età compresa tra i 19 e i 76 anni.
Il gruppo “Werwolf Division” trae il suo nome dalle divisioni naziste attive alla fine della Seconda guerra mondiale. Le indagini hanno rivelato che il gruppo era già in fase operativa e progettava atti violenti, utilizzando anche tecniche simili a quelle dei “lupi solitari”. In passato, il gruppo era stato coinvolto in un’inchiesta della Procura di Napoli nel maggio 2023, dove erano stati identificati otto indagati.
Le autorità hanno scoperto che il gruppo utilizzava piattaforme online come Telegram per organizzare attività di propaganda e reclutamento. In particolare, sono stati creati gruppi come “Werwolf Division Discussioni” e “Movimento Nuova Alba”, destinati a nascondere progetti violenti e a formare nuovi membri. Durante le indagini, è stato rinvenuto un volantino considerato allarmante, che incitava alla violenza e presentava simboli nazisti.