Si tratta di un decreto legislativo di attuazione della delega fiscale che introduce il concordato preventivo biennale, un accordo tra contribuenti e fisco sui propri redditi per un periodo di due anni
3 NOVEMBRE 2023 – FONTEUFFICIALE – BREAKING NEWS – Una nuova proposta legislativa è all’attenzione del Consiglio dei Ministri per essere esaminata nella sessione di oggi. Si tratta di un decreto legislativo di attuazione della delega fiscale che introduce il concordato preventivo biennale, un accordo tra contribuenti e fisco sui propri redditi per un periodo di due anni.
Il provvedimento prevede che l’Agenzia delle Entrate metta a disposizione dei contribuenti la proposta di adesione entro aprile 2024, con una scadenza a regime fissata al 15 marzo. I contribuenti avranno la possibilità di aderire entro luglio 2024, e negli anni successivi, entro giugno.
Un aspetto importante di questa iniziativa è l’accento posto sul dialogo preventivo tra il fisco e i contribuenti, specialmente durante le fasi di accertamento. Il decreto legislativo proposto prevede l’obbligo di una dialettica tra l’amministrazione fiscale e i contribuenti. Ad esempio, in caso di accertamento e verbale, l’Agenzia delle Entrate dovrà impegnarsi in un dialogo con il contribuente.
Il contribuente avrà la possibilità di aderire e dialogare anche subito dopo l’emissione del verbale. Se il contribuente decide di aderire, le sanzioni previste saranno ridotte del 50%. Tuttavia, in caso di mancato pagamento delle somme dovute, l’Agenzia delle Entrate procederà con l’iscrizione a ruolo.
Una delle novità più rilevanti riguarda le notifiche fiscali, comprese le contestazioni e le cartelle esattoriali. Queste potranno essere spedite al contribuente anche tramite domicilio digitale, prevedendo, se necessario, un secondo invio in caso di mancata consegna. Tuttavia, la decorrenza dei termini per i pagamenti, la decadenza e la prescrizione inizierà praticamente subito, non appena il gestore del domicilio digitale comunicherà l’avvenuta consegna. Questa modifica è prevista nella bozza dello schema di decreto legislativo che attua una parte della delega fiscale in materia di controlli e accertamenti.
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