Uno studio a lungo termine pubblicato sulla rivista Bmj Public Health e condotto da Bruce Whyte, del Glasgow Centre for Population Health, rivela che i pendolari che vanno al lavoro in bicicletta o a piedi hanno un rischio inferiore sia di malattie mentali sia fisiche rispetto a coloro che utilizzano altri mezzi di trasporto.
I benefici più evidenti si sono riscontrati tra i ciclisti, per i quali il rischio di morte per qualsiasi causa era inferiore del 47%, quindi quasi dimezzato. Rispetto ai pendolari inattivi, coloro che camminavano per andare al lavoro o presso luoghi di studio avevano rischi più bassi di morte e malattie mentali e fisiche.
Andare in bicicletta per il tragitto casa-lavoro o studio porta a un rischio inferiore del 10% di ricovero ospedaliero per qualsiasi causa e a un rischio inferiore del 24% di ricovero ospedaliero per malattie cardiovascolari. Anche il rischio di ricevere una prescrizione di farmaci per malattie cardiovascolari si riduce del 30%, e del 51% il rischio di morire di cancro, del 24% il rischio di ricovero per il cancro, del 20% il rischio di ricevere farmaci per problemi di salute mentale.
Tuttavia, i pendolari ciclisti avevano il doppio delle probabilità rispetto ai pendolari inattivi di essere ricoverati in ospedale a seguito di un incidente stradale. Il pendolarismo a piedi si associa ad un rischio inferiore dell’11% di ricovero ospedaliero per qualsiasi causa e a un rischio inferiore del 10% di ricovero ospedaliero per malattie cardiovascolari. È stato anche associato, rispettivamente, a rischi inferiori del 10% e del 7% di ricevere prescrizioni di farmaci per malattie cardiovascolari e problemi di salute mentale.