A che velocità scatta l’autovelox secondo i limiti massimi e la tolleranza. Come vengono applicate le sanzioni e quando
Gli autovelox sono strumenti fondamentali per prevenire gli incidenti stradali. Molti automobilisti prudenti conoscono i limiti di velocità, ma possono accidentalmente superarli di qualche chilometro orario. Tuttavia, non sempre questo comporta una multa, grazie ai margini di tolleranza degli autovelox.
I dispositivi di controllo della velocità, infatti, hanno un certo margine di errore e per questo motivo la legge prevede una tolleranza. Per velocità fino a 100 km/h, la tolleranza è di 5 km/h. Per velocità superiori ai 100 km/h, la tolleranza è del 5%. Questo significa che la velocità rilevata viene ridotta di questi valori per determinare se è stata superata la soglia consentita.
Per esempio, nei centri abitati dove il limite è di 50 km/h, l’autovelox scatterà a 56 km/h, considerando la tolleranza di 5 km/h. Su strade extraurbane con limite di 90 km/h, scatterà a 95 km/h. Su strade extraurbane principali con limite di 110 km/h, la tolleranza del 5% porta il limite a 115,5 km/h, arrotondato a 116 km/h. Sulle autostrade con limite di 130 km/h, la tolleranza del 5% porta il limite a 137 km/h.
Il rispetto di questi limiti è importante per la sicurezza stradale. Le multe per eccesso di velocità variano in base all’entità della violazione:
Fino a 10 km/h oltre il limite: sanzione da 42 a 173 euro.
Da 10 a 40 km/h oltre il limite: sanzione da 173 a 695 euro e decurtazione di 3 punti dalla patente.
Da 40 a 60 km/h oltre il limite: sanzione da 544 a 2.174 euro e decurtazione di 6 punti dalla patente.
Oltre 60 km/h oltre il limite: sanzione da 847 a 3.389 euro, decurtazione di 10 punti e sospensione della patente da 6 mesi a un anno.
La tolleranza, però, non si applica per ridurre la gravità della violazione una volta superata una certa soglia. Ad esempio, superare il limite di 41 km/h comporta sanzioni indipendentemente dalla tolleranza applicabile.
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