L’errata raccolta differenziata comporta multe e sanzioni, ma esistono dei modi per contestare gli importi richiesti dal Comune
Raccolta differenziata: come non rischiare la multa. L’errata raccolta differenziata comporta multe al trasgressore, al condominio e all’amministratore. Esiste, però, più di un modo per difendersi e contestare gli importi richiesti dal Comune.
Raccolta differenziata: quali sono le violazioni?
- Conferimento di rifiuti in violazione dei giorni e degli orari previsti dal Comune per il deposito;
- Utilizzo di bidoni condominiali per depositare materiali diversi da quelli a cui sono destinati;
- Deposito di sacchetti all’esterno dei bidoni condominiali o in sacchi non idonei all’uso;
- Abbandono di rifiuti fuori dai bidoni condominiali;
- Abbandono di rifiuti in buste aperte anziché chiuse;
- Deposito di rifiuti ingombranti o speciali dentro ai bidoni condominiali o nelle vicinanze;
- Danneggiamento dei bidoni condominiali concessi in comodato d’uso dal Comune.
Raccolta differenziata: multe e sanzioni
Si tratta di sanzioni amministrative e non penali. Quindi, non è possibile denunciare chi viola tali prescrizioni (è al massimo possibile una segnalazione alla polizia municipale).
Siccome non esiste una una modalità univoca per la raccolta differenziata, valida per tutto il territorio nazionale, i Comuni hanno imposto le proprie regole. Infatti, la legge statale sui rifiuti (introdotta dal Decreto “Ronchi” D. Lgs. n. 22 del 5 febbraio 1997 e dal successivo Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2016) ha delegato agli enti locali il compito di disciplinare e gestire il servizio della raccolta differenziata dei rifiuti. Quindi, le sanzioni per l’errata raccolta differenziata sono ia carico dei Comuni, per mano della polizia municipale.
I soggetti sanzionati sono:
- Il responsabile materiale della violazione;
- Il condominio e l’amministratore (in qualità di responsabili in solido).
Le sanzioni:
- Multa per chi sbaglia la raccolta differenziata: chi utilizza i cassonetti della differenziata per depositare materiali diversi da quelli previsti dalla normativa locale rischia una multa da 25 a 155 euro.
- Multa per chi butta la spazzatura fuori orario: i Comuni indicano una fascia oraria entro cui buttare la spazzatura. Chi viola tale prescrizione rischia una multa da 25 a 155 euro.
- Multa per chi sbaglia la raccolta di carta e cartone: carta e cartone (così come i relativi imballaggi) vanno piegati o legati. Il gestore della raccolta indica le modalità per il deposito di tali rifiuti. Chi viola tali regole rischia una multa da 100 a 620 euro.
I Comuni hanno la possibilità di prevedere ulteriori sanzioni per chi:
- Butta la spazzatura nei contenitori di un altro condominio;
- Butta i sacchetti fuori dai contenitori della raccolta differenziata;
- Sposta i cassonetti;
- Conferisce rifiuti combusti, pericolosi o ingombranti nei pressi dei contenitori o in luoghi diversi rispetto a quelli indicati dal Comune;
- Deposita rifiuti senza metterli all’interno di sacchetti chiusi.
Raccolta differenziata: come difendersi dalle multe
La difesa si poggia su 3 presupposti:
- Responsabilità personale del trasgressore (non può essere traslata su terzi, neanche in funzione di garanti o di responsabili in solido);
- Accertamento dell’infrazione (può essere effettuato solo da un pubblico ufficiale e non da un privato cittadino);
- Impossibilità di sanzionare il condominio in quanto non è dotato di una propria personalità giuridica.
Responsabilità personale del trasgressore
Non ci può essere un soggetto che risponde degli illeciti altrui. Quindi, sono da ritenere illegittime le sanzioni comminate all’amministratore di condominio come responsabile della gestione e del controllo dell’edificio da questi amministrato. L’amministratore non è un “controllore” o un “garante” delle condotte dei condomini, ma solo un mandatario dei condòmini. Quindi, non compete a lui controllare se i rifiuti vengono conferiti nei bidoni correttamente, né l’amministratore è dotato di poteri coercitivi nei confronti dei condòmini.
Identificazione del trasgressore
La polizia deve accertarsi personalmente di colui che ha commesso l’infrazione, non potendosi basare sulle segnalazioni fatte da terzi o di semplici indizi. Quindi, se tale certezza manca, la multa è illegittima.
Multe al condominio illegittime
Il condominio non è un ente a sé stante, diverso dai condomini (come lo è la società rispetto ai soci), ma è solo un ente di gestione (non dotato di personalità giuridica). Quindi, non è possibile multare il condominio. In base a questo principio, l’autorità amministrativa non può multare il condominio, senza avere identificato la persona che ha commesso la violazione e senza avere la certezza che la violazione sia stata commessa da uno o più condomini del condominio.
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