Il ponte sullo stretto di Messina è un’opera che servirà a creare un attraversamento stabile stradale e ferroviario tra la Sicilia e la Calabria
Cos’è il Ponte sullo Stretto di Messina? Il ponte sullo stretto di Messina è un’opera proposta per creare un attraversamento stabile stradale e ferroviario dello stretto di Messina, che attualmente richiede il traghettamento dei mezzi per collegare la Sicilia con la Calabria.
Storia
L’idea di collegare in modo stabile la Sicilia al continente è molto antica e risale all’epoca dei romani. Si narra che i romani avessero costruito un ponte di barche e botti per far transitare le truppe e gli elefanti da guerra catturati ai cartaginesi durante la prima guerra punica.
Nel corso dei secoli, il sogno di un collegamento stabile tra la Sicilia e il continente è stato ripreso più volte, ma solo nel 1840 Ferdinando II di Borbone, re delle Due Sicilie, decise di dare concretezza all’idea. Ferdinando II incaricò un gruppo di architetti e ingegneri dell’epoca di fornirgli idee per la costruzione del ponte, ma alla fine preferì rinunciare a causa dell’eccessivo costo dell’opera, che sarebbe stato troppo elevato per le casse del regno. Nonostante ciò, l’idea di un ponte sullo Stretto di Messina continuò a circolare e a essere discussa in ambito politico.
Giuseppe Zanardelli, poi, proclamò nel 1876 che “sopra i flutti o sotto i flutti, la Sicilia sia unita al Continente“.
Negli anni successivi, diversi governi italiani si impegnarono a portare avanti il progetto del ponte sullo Stretto, ma per vari motivi la sua realizzazione non ebbe mai luogo.
L’area dello Stretto di Messina
L’area dello stretto è caratterizzata da forti correnti marine, e la larghezza varia da un massimo di circa 16 km a un minimo di circa 3 km. La profondità media nelle vicinanze di Cannitello e Ganzirri è di 72 metri, mentre in altre direzioni i fondali scendono ripidamente fino a 2000 m.
Lo stretto è, inoltre, interessato da un sistema di faglie responsabili di numerosi terremoti. Uno studio del 2021 condotto da un team internazionale di esperti delle scienze geologiche, ambientali e oceanografiche ha analizzato i fondali marini dello Stretto di Messina e la sismo-tettonica dell’area per individuare la possibile faglia che causò il terremoto del 1908, la più grande tragedia sismica del Novecento con 120mila vittime tra Sicilia e Calabria.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Earth-Science Reviews, ha stabilito che la faglia si trova a circa 3 chilometri dalle coste della Sicilia e si estende verso est, penetrando nell’entroterra calabro e seguendo l’asta fluviale del torrente Catona. La faglia sarebbe in grado di scatenare terremoti di magnitudo 6.9, un’energia simile a quella liberata durante il terremoto del 1908, il che rende l’area altamente sismica. Questo potrebbe complicare la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina.
Costi e progetti
Nel corso degli anni sono stati proposti vari progetti per la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina, ma nessuno è mai stato realizzato.
Nel 2005 il governo Berlusconi aveva assegnato l’appalto a un’impresa italiana, la Webuild, che aveva stimato il costo del progetto a 2,9 miliardi di euro, ma il progetto complessivo, che prevedeva anche la realizzazione della metro di Messina, delle opere di sistemazione idrogeologica delle montagne circostanti e delle strade di accesso alle strutture per far passare treno e macchine, non fu mai realizzato.
Nel 2021 il governo Draghi ha riproposto la costruzione del ponte e ha affidato alle Ferrovie dello Stato un nuovo studio di fattibilità che ha dato indicazioni sia per un ponte a campata unica sia a più campate.
L’ultima relazione del gruppo di lavoro del Ministero delle Infrastrutture ha sostenuto che “sussistono profonde motivazioni per realizzare un sistema di attraversamento stabile dello Stretto di Messina“. Il progetto del ponte a campata unica è stato però smontato e la nuova relazione ha proposto un ponte a 3 campate e la realizzazione di due antenne basate sui fondali profondi dello stretto. Questa soluzione era stata scartata negli anni ’90 per inefficienze economiche e problematiche tecniche ed ambientali. La Webuild, che aveva calcolato che il ponte avrebbe creato lavoro per 118.000 persone, ha stimato che il costo del progetto sarebbe oggi di circa 7,1 miliardi di euro.
Tempi di realizzazione e problematiche
Il progetto di realizzazione del ponte è previsto per circa 7 anni, ovvero 70 mesi. Tuttavia, alcuni lavori preliminari erano già stati effettuati all’inizio degli anni 2000, come lo spostamento della ferrovia sulla sponda calabrese dove dovrebbe essere realizzata la pila del ponte.
A fine ottobre, l’ex ministro Giovannini aveva spiegato che il Ponte non poteva rientrare fra le opere previste dal Pnrr, poiché il programma prevede che le sue opere siano in esercizio per il 2026.
Ddl Stretto di Messina
La bozza di decreto legge per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e il continente riapre la possibilità di realizzare il Ponte sullo Stretto di Messina.
Nella bozza si legge che il consiglio di amministrazione della società Ponte di Messina Spa è composto da cinque membri, di cui due designati dal ministero dell’Economia, uno dalla Regione Calabria, uno dalla Regione Sicilia e uno da Rfi e Anas. La concessione ha una durata di 30 anni dalla data di entrata in esercizio dell’opera.
La bozza di provvedimento prevede anche il recupero dei contratti di appalto cancellati dal governo Monti nel 2012, ad eccezione delle prestazioni relative al monitoraggio ambientale.
Il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha annunciato che il progetto esecutivo dovrebbe essere approvato entro il 31 luglio 2024 e che i lavori potrebbero partire subito dopo.
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