Cos’è il Plogging?

Il plogging è un’attività sportiva che combina la corsa con la raccolta dei rifiuti

Cos'è il Plogging?
Cos’è il Plogging? Il “Plogging” è un’attività sportiva che combina la corsa con la raccolta dei rifiuti. Il termine deriva dalla fusione delle parole inglesi “jogging” (correndo) e svedesi “plocka upp” (raccogliere). Questa pratica è stata introdotta dal podista svedese Senator Armstrong nel 2017 a Stoccolma e si è diffusa rapidamente in Europa e Asia. Il plogging, praticato sia individualmente che in gruppo, ha ottenuto una positiva accoglienza anche in Italia, diventando un nuovo concetto di ecosostenibilità. La pratica si è evoluta a livello mondiale, assumendo anche connotazioni agonistiche.

Cos’è il Plogging?

Il plogging è una nuova disciplina sportiva che fonde la corsa con la pulizia dell’ambiente, raccogliendo rifiuti abbandonati durante l’attività. Il termine deriva dalla combinazione di “plocka upp” in svedese, che significa “raccogliere“, e “jogging“, sinonimo di “correre“. Chi pratica il plogging raccoglie i rifiuti lungo il percorso mentre corre.

È nato dall’iniziativa di Erik Ahlström, un podista svedese che, correndo per le strade di Stoccolma, iniziò a ripulire la città, diffondendo l’idea sui social media. La pratica ha preso piede in molte città italiane come Casale Monferrato, Milano, Bologna, Bergamo, Firenze e Monza, ma si è diffusa anche in paesi come India, Messico, Costa Rica, Francia, Ungheria e Corea.

L’abbigliamento per il plogging è semplice: scarpe da ginnastica, tuta e un sacco per la spazzatura, guanti e pinze per raccogliere i rifiuti lungo il percorso tra parchi e foreste.

In Italia, esiste il “Plogging Day” il 20 giugno, un evento in cui le persone si iscrivono per raccogliere i rifiuti lungo il tragitto della corsa. Questa pratica non solo aiuta l’ambiente, ma favorisce anche la salute: oltre alla corsa, chinarsi per raccogliere i rifiuti equivale a fare squat, bruciando più calorie rispetto a una corsa o una camminata veloce standard. Secondo l’app di fitness Lifesum, mezz’ora di plogging può far bruciare circa 288 calorie, mentre facendo solo jogging ne bruci 235, e con una camminata veloce circa 120.

Benefici del plogging

Il plogging, oltre a essere amico dell’ambiente, offre diversi vantaggi per la salute fisica.

Riduce lo stress: Come altre attività cardio, il plogging è un ottimo modo per combattere lo stress. Correre o camminare a un passo sostenuto fa aumentare il battito cardiaco, stimolando il rilascio di endorfine che migliorano l’umore. Inoltre, dedicarsi a un’attività fisica impegnativa permette alla mente di distogliersi dai problemi quotidiani, almeno per un po’.

Brucia molte calorie: Il plogging, che unisce momenti di corsa con pause per raccogliere rifiuti (che possono includere affondi e squat), è come un allenamento a intervalli. Questo tipo di attività migliora la resistenza e fa bruciare molte più calorie durante e dopo l’esercizio rispetto a una corsa normale. Secondo Lifesum, un’app di fitness, mezz’ora di jogging con la raccolta di rifiuti può far bruciare circa 288 calorie a una persona di corporatura media.

Aumenta la fiducia in se stessi: Unire la raccolta dei rifiuti all’attività fisica, agendo positivamente sia per sé che per la comunità, può rafforzare l’autostima di una persona.

Come iniziare a fare plogging

Per iniziare a fare plogging, non serve molto: è utile avere un minimo di allenamento per la corsa e il resto è semplice. Basta avere scarpe da running e abbigliamento sportivo, una borsa per i rifiuti e guanti da lavoro per evitare di toccare ciò che si raccoglie.

Fare plogging può diventare più divertente in gruppo, coinvolgendo amici. Aggiungere un po’ di competizione, sfidandosi a chi trova più rifiuti, può rendere l’attività più produttiva e coinvolgente.

Quando si raccoglie la spazzatura, piegarsi su una gamba o accovacciarsi aiuta anche ad allenare i muscoli dell’anca, dell’adduttore e delle caviglie.

È meglio alternare il braccio su cui si porta la borsa, così il peso è distribuito in modo uniforme e non affatica eccessivamente un braccio solo.

Diffusione in Italia e nel mondo

Il plogging, nato dal Nord Europa e amplificato dai social media, si è rapidamente diffuso in tutto il mondo. In diverse nazioni, gruppi e associazioni si riuniscono nelle città per praticare sport e pulire strade, parchi e aree fluviali.

In Francia, ad esempio, la Trail Runner Foundation promuove la raccolta dei rifiuti durante le corse podistiche.

Anche in Italia, il plogging sta crescendo notevolmente. A Bolzano, dopo che il cittadino Papa Dame Diop ha iniziato da solo, il Comune e una società di servizi lo hanno supportato fornendo sacchi, guanti, magliette e attrezzature.

A Bologna, durante la StraBologna 2018, sono state avviate iniziative di corsa e raccolta dei rifiuti come la StraPlogging. Manifestazioni simili si sono svolte anche a Firenze e a Bari.

Nel nostro Paese si sono svolti i primi Campionati del Mondo di Plogging dal 1 al 3 ottobre 2021, organizzati dall’Associazione Internazionale per la Comunicazione Ambientale e dalla società cooperativa Erica, nelle Alpi torinesi della Val Pellice. Parteciparono sia runner amatoriali che professionisti.

I partecipanti hanno raccolto quasi 800 kg di rifiuti lungo un percorso di oltre 1780 km di sentieri. I campioni mondiali di Plogging sono stati gli italiani Elena Canuto e Pietro Olocco. I loro punteggi sono stati calcolati in base alla distanza, al dislivello del terreno e alla qualità e quantità dei rifiuti raccolti, convertiti nell’equivalente CO2 non emessa in atmosfera.

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