Le arti marziali miste (MMA) sono uno sport da combattimento a contatto pieno, basato su colpi, prese e combattimento a terra, che incorpora tecniche sportive delle arti marziali e degli sport da combattimento in generale
Cosa sono le arti marziali miste (MMA). Le arti marziali miste, conosciute anche con l’acronimo MMA, sono uno sport da combattimento a contatto pieno. Questo sport si basa su una combinazione di colpi, prese e combattimento a terra, incorporando tecniche da diverse arti marziali come karate, muay thai, jiu jitsu brasiliano, taekwondo, judo, sambo, e da sport da combattimento in generale come lotta libera, grappling, pugilato, kickboxing, wrestling e lotta greco-romana.
Il termine “arti marziali miste” fu utilizzato per la prima volta in una recensione di UFC 1 da parte del critico televisivo Howard Rosenberg nel 1993. A volte vengono erroneamente chiamate “free fight” o “no holds barred” e confuse con il “vale tudo“, anche se in realtà ne derivano.
Cosa sono le arti marziali miste (MMA)
La definizione di arti marziali miste deriva dal fatto che queste competizioni sono nate come un confronto diretto tra discipline diverse. Nel corso degli anni, i praticanti hanno adattato e combinato le tecniche più efficaci di ciascuna arte marziale, creando uno stile unico che integra elementi di vari sport da combattimento. Oggi, le arti marziali miste si sono evolute in una disciplina a sé stante.
Gli incontri di MMA iniziano sempre con il combattimento in piedi, ma possono proseguire a terra se necessario. Gli atleti possono vincere in vari modi, tra cui ai punti, per knock-out o per sottomissione. Quest’ultima avviene quando un combattente costringe l’avversario a cedere, utilizzando leve o strangolamenti.
Durante il combattimento, esistono diverse fasi e tecniche specifiche. Una di queste è il clinch, che si verifica quando i due combattenti si afferrano in piedi per immobilizzarsi. Questa fase serve a impedire all’avversario di colpire efficacemente e può portare a una transizione verso la lotta a terra. Un tipo di clinch comune, utilizzato soprattutto dai lottatori di muay thai, è il “collar tie“, in cui si afferra l’avversario dalla nuca.
Un’altra tecnica fondamentale delle arti marziali miste è il “ground and pound“. Questa tecnica prevede che un combattente ottenga una posizione dominante sull’avversario a terra e lo colpisca ripetutamente con pugni, gomitate e ginocchiate. È una strategia tipica di lottatori ben addestrati nelle proiezioni e capaci di difendersi dalle tecniche di sottomissione, come i wrestler e i judoka.
Il “sprawl and brawl” è una tecnica utilizzata principalmente dagli striker, che consiste nel colpire l’avversario mentre si cerca di evitare la lotta a terra. Al contrario, il takedown è una tecnica che prevede la proiezione dell’avversario a terra, generalmente mirata alle gambe o al busto, differente dalle proiezioni tipiche del judo.
Un lottatore specializzato nelle tecniche di percussione, come karate, kickboxing o muay thai, è definito striker. D’altra parte, un grappler è un lottatore esperto nel grappling e nella lotta a terra, solitamente addestrato in discipline come il jiu jitsu brasiliano o il sambo. Un wrestler, invece, è un lottatore esperto di lotta libera, judo o lotta greco-romana, che utilizza proiezioni a terra e il controllo dall’alto come principali strategie.
Il termine “tap out” si riferisce all’azione di un lottatore che batte ripetutamente una mano a terra o sull’avversario per dichiarare la propria resa, solitamente a causa di una presa di sottomissione o di un infortunio. Questa azione può essere effettuata anche con i piedi o le gambe se le braccia dell’atleta sono immobilizzate.
Un altro termine utilizzato è “lay and pray“, che ha una connotazione negativa e descrive il comportamento di un lottatore, abile nella lotta, che cerca di vincere ai punti controllando l’avversario a terra senza portare colpi o tentare sottomissioni. Il termine “gatekeeper” si riferisce a un lottatore rispettato per le sue abilità, ma che non è più considerato un contendente al titolo a causa di limiti personali o di precedenti sconfitte nei match decisivi. Infine, il “gas tank” indica la resistenza muscolare e cardiovascolare di un combattente, che viene definito “gassed out” quando si trova in uno stato di estrema stanchezza e affaticamento.
Aspetti fisiologici delle arti marziali miste (MMA)
Sebbene nel professionismo non sia necessario fare distinzioni sulle abilità che determinano la vittoria di un campione di arti marziali miste, nel mondo amatoriale e soprattutto in quello giovanile è importante sottolineare alcuni aspetti fisiologici. Per costruire un buon combattente di MMA, è necessario attenersi a regole imposte dalla natura stessa.
Le discriminanti nell’approccio alle MMA sono ciò che gli studiosi definiscono “intelligenza cinestetica” e capacità propriocettiva. L’intelligenza cinestetica consiste nella capacità di un individuo di gestire e controllare il proprio corpo, manipolare oggetti e riprodurre situazioni. È un’intelligenza che permette l’apprendimento attraverso il movimento. La propriocezione, invece, è la capacità di percepire e riconoscere la posizione del proprio corpo nello spazio e lo stato di contrazione dei muscoli, anche senza il supporto della vista. Questa capacità assume un’importanza fondamentale nel controllo del movimento.
La natura impone tempi di apprendimento di queste abilità, che rientrano nei processi fondamentali dell’età evolutiva e risultano più difficili da acquisire nell’età adulta. Inoltre, la natura ci impone la metodica di apprendimento che in tutti i mammiferi è la lotta, l’attività principale dei cuccioli per lo sviluppo psico-motorio.
È sulla base di queste considerazioni che nelle scuole professionistiche di MMA si dedica molto spazio all’apprendimento delle tecniche lottatorie, soprattutto nell’ambito giovanile e infantile. Come dichiarato da Alessio Sakara, “consiglio ai giovani” di dedicarsi a questa pratica.
La lotta olimpica risulta essere la disciplina più utile per apprendere in sicurezza queste abilità, fondamentali nella pratica delle arti marziali miste. Questo non significa sostenere che la corrente wrestler sia più efficace, ma solo che i fondamentali inerenti a questa specialità sono più complessi e quindi da apprendere prematuramente. L’importanza della lotta come disciplina di base è andata crescendo con la diffusione globale delle regole unificate dettate dalla commissione atletica del Nevada, mentre nel periodo di maggior successo delle MMA giapponesi tale disciplina aveva un rilievo minore.
Regolamento delle arti marziali miste (MMA)
Regole Unificate
Le Unified Rules of Mixed Martial Arts, tradotte in italiano come Regole Unificate delle Arti Marziali Miste, rappresentano attualmente il set di regole più diffuso a livello mondiale per le MMA. Queste regole sono state sviluppate negli Stati Uniti e sono state redatte dalla commissione atletica della California. Sono state codificate dalla commissione atletica del New Jersey nel 2000 e adottate dalla commissione atletica del Nevada nel 2001.
Secondo queste regole, ogni round ha una durata di cinque minuti, con un minuto di pausa tra i round. I combattimenti si svolgono generalmente su tre round, mentre nei match per il titolo la durata è di cinque round. Gli atleti devono indossare pantaloncini approvati dalla commissione, e non sono consentiti scarpe, magliette, gi o pantaloni lunghi. Durante ogni incontro, tre giudici valutano le prestazioni dei combattenti. Il vincitore di ogni round riceve dieci punti, mentre il perdente ne ottiene nove o meno. Se il round è considerato pari, entrambi gli atleti ricevono dieci punti. Nella categoria dei pesi massimi, il limite massimo di peso è fissato a 265 libbre, equivalenti a circa 120 kg. Le gomitate sono permesse, a condizione che non vengano inflitte con un movimento discendente di 12-6. Tuttavia, sono vietati calci e ginocchiate alla testa di un avversario che si trova a terra.
Regole Pride FC
La promozione giapponese Pride FC, attiva dal 1997 al 2007, utilizzava un set di regole completamente diverso. Dopo la chiusura della promozione nel 2007, alcune organizzazioni come la russa M-1 Global hanno continuato a utilizzare queste regole, sebbene in seguito abbiano abbandonato il regolamento di Pride. Altre promozioni, come la croata FFC, hanno adottato una forma modificata di queste regole. Nel regolamento di Pride, il primo round durava dieci minuti, mentre i successivi due round duravano cinque minuti, con due minuti di pausa tra i round. Nei tornei ad eliminazione diretta, i match erano composti da soli due round. Gli atleti potevano indossare scarpe da lotta, gi o pantaloni lunghi. A differenza delle Unified Rules, i giudici valutavano l’incontro in base all’intera durata, senza assegnare punteggio per ogni round. Nella categoria dei pesi massimi, non c’era un limite massimo di peso, raggruppando tutti i lottatori sopra i 93 kg. Erano vietate le gomitate dirette al volto e alla testa dell’avversario, mentre erano consentiti calci, pestoni e ginocchiate alla testa di un avversario a terra.
Regole Globali
Le Global Fight Rules rappresentano un altro set di regole che combina elementi delle Unified Rules con quelli del regolamento di Pride. Queste regole sono in vigore in alcune promozioni europee e asiatiche, tra cui la nota ONE FC, e godono del supporto dell’ISKA. Secondo le Global Fight Rules, ogni round ha una durata di cinque minuti con un minuto di pausa tra i round. I match si svolgono su tre round, e nei match per il titolo la durata è di cinque round. Anche in questo caso, tre giudici valutano l’incontro senza assegnare punteggio per ogni round. Le gomitate al volto e alla testa sono permesse, e la testa dell’avversario a terra può essere colpita con calci e ginocchiate, ma non con pestoni discendenti.
Sicurezza nelle arti marziali miste (MMA)
La sicurezza degli atleti nelle arti marziali miste è un aspetto fondamentale e le statistiche mostrano che la frequenza di knock-out nelle competizioni di MMA è inferiore rispetto a quella delle competizioni di pugilato. Secondo studi condotti dall’Università Johns Hopkins, il rischio di lesioni traumatiche al cervello nelle competizioni di MMA è minore rispetto ad altri sport da combattimento che prevedono colpi alla testa.
Oggi, le competizioni di MMA si svolgono in condizioni di maggiore sicurezza rispetto al passato. In origine, le regole erano molto poche e quasi ogni tipo di colpo o tecnica era consentito, con l’eccezione dei colpi considerati “sleali“, come quelli ai genitali o le dita negli occhi. In alcune situazioni, gli atleti combattevano senza nemmeno indossare guanti. Attualmente, prima di ogni incontro, un team di medici specializzati applica una pomata sul viso dei combattenti per chiudere i tagli che possono verificarsi durante il match. Inoltre, durante l’intervallo tra i round, i medici controllano le condizioni fisiche dei lottatori e possono fermare l’incontro se ritengono che uno di loro non sia in grado di continuare.
Per quanto riguarda le protezioni, è obbligatorio l’uso di un paradenti, bendaggi sotto guanto e sospensorio. Alcuni colpi sono vietati, il che modifica il concetto di combattimento reale. A seconda del set di regole adottato, potrebbe essere vietato colpire un avversario a terra con una ginocchiata al volto, mentre non è permesso colpire alla schiena o dietro la testa. Questo porta alcuni lottatori a non preoccuparsi eccessivamente di esporre queste aree vulnerabili, cosa che in un combattimento reale potrebbe risultare fatale. Il termine tecnico utilizzato per indicare l’incontro tra due lottatori è “match“, anche se spesso i telecronisti usano il termine “fight” per entusiasmare il pubblico.
Nonostante queste limitazioni, le MMA godono di un grande successo. Eventi come quelli dell’UFC o i passati eventi di Pride attirano migliaia di spettatori, e i prezzi dei biglietti possono essere elevati. I lottatori, pur essendo vincolati da regole, sono atleti di altissimo livello e si sottopongono a sessioni di allenamento molto intense prima di ogni incontro.
Un’altra regola importante è che i lottatori devono appartenere alla stessa categoria di peso, o quasi. Esistono diverse categorie di peso che variano da federazione a federazione, ma generalmente includono pesi atomo, pesi paglia, pesi mosca, pesi gallo, pesi piuma, pesi leggeri, pesi welter, pesi medi, pesi mediomassimi, pesi massimi e pesi supermassimi. Nelle federazioni femminili, categorie come i pesi paglia e i pesi atomo sono molto diffuse. Gli incontri di catchweight, dove due combattenti di categorie di peso diverse si accordano su un peso limite, sono comuni. In alcune federazioni, la divisione dei pesi massimi include tutti i lottatori sopra i 93 kg senza limite massimo, mentre in passato erano frequenti gli incontri openweight, dove i lottatori potevano sfidarsi senza limiti di peso.
Il concetto di arti marziali miste si può riassumere nel pensiero di Bruce Lee, che affermava: “Il miglior combattente non è un pugile, un karateka o un judoka. Il miglior combattente è qualcuno che si può adattare a qualsiasi stile di combattimento.” Un atleta di MMA si allena quasi sempre in più di una disciplina per essere pronto a fronteggiare la varietà di stili di lotta utilizzati dai diversi avversari. Generalmente, ci si allena in almeno una disciplina di “striking“, come pugilato, kickboxing, muay thai o taekwondo, e in una di “grappling“, come lotta libera, grappling o jiu jitsu brasiliano senza gi.
Legalizzazione delle MMA professionistiche nel mondo
In alcuni stati dell’Australia, come Victoria e Australia Occidentale, l’uso della gabbia è vietato nelle competizioni di arti marziali miste. In Canada, inizialmente, le MMA erano proibite, ma nel tempo è stato lasciato il potere decisionale alle commissioni atletiche delle singole province. Alcune di queste province hanno legalizzato lo sport, e dal 2013 le MMA sono considerate legali in tutto il paese.
In Cina, le MMA professionistiche sono praticate regolarmente e ci sono diverse organizzazioni che promuovono questo sport. Tuttavia, l’UFC ha scelto di organizzare eventi ufficiali a Macao piuttosto che in Cina a causa del divieto cinese sul gioco d’azzardo.
In Francia, ci sono stati tentativi da parte dell’UFC di organizzare eventi, ma diversi editori internazionali hanno riportato erroneamente che le MMA sono vietate. In realtà, le MMA professionistiche sono legali e regolate in Francia dal 2008. Promozioni come 100% Fight organizzano eventi regolarmente, ma il regolamento vieta i colpi diretti a un avversario a terra, rendendo quindi impossibili tecniche come il ground and pound. In Francia, lo sport è spesso chiamato pancrazio e viene considerato un’attività a sé stante, anche se i risultati dei circuiti francesi di Pancrace sono ufficialmente registrati come risultati di MMA.
Il secondo evento dell’UFC in Germania, UFC 122: Marquardt vs. Okami, si è svolto nel novembre 2010 e ha ricevuto critiche dalla stampa locale per il suo contenuto violento, tanto che non è stato trasmesso sui canali tedeschi. Nonostante ciò, l’UFC è tornata in Germania nel 2014.
Negli Stati Uniti, ci sono alcuni stati in cui le MMA professionistiche non sono regolamentate e sono generalmente vietate. Tra questi, spicca New York, dove le competizioni di MMA sono ancora proibite.
In Svezia, le MMA hanno conosciuto un notevole sviluppo a partire dai primi anni 2010, grazie anche a talenti locali che si sono messi in luce a livello internazionale. Diverse promozioni estere hanno iniziato a organizzare eventi in Svezia. Le MMA sono regolate dalla federazione SMMAF, che ha dimostrato rigore nel valutare gli incontri, annullando eventi che non rispettavano determinati criteri di equilibrio tra gli atleti. Questo è accaduto, ad esempio, per un evento dell’organizzazione britannica Cage Warriors e per un incontro dell’UFC durante l’evento UFC Fight Night: Nelson vs. Story. Tra il 2012 e il 2013, le autorità sportive thailandesi hanno vietato le competizioni di MMA, ma successivamente le hanno legalizzate nuovamente.
Principali organizzazioni ed enti delle arti marziali miste (MMA)
Esistono diverse organizzazioni di MMA professionistiche nel mondo, ma la più famosa e prestigiosa è la Ultimate Fighting Championship (UFC), creata nel 1993. L’UFC riconosce e supporta finanziariamente l’International Mixed Martial Arts Federation (IMMAF), che promuove le MMA dilettantistiche. In Italia, la IMMAF riconosce la Federazione Italiana Grappling Mixed Martial Arts (FIGMMA), a cui la FIJLKAM, la federazione delle arti marziali riconosciuta dal CONI, ha delegato la gestione delle MMA.
Sebbene la IMMAF-WMMA abbiano presentato da tempo domanda per l’ammissione alla GAISF, l’organo supervisore delle federazioni sportive nazionali, questa richiesta non è ancora stata approvata. Il GAISF e le due federazioni MMA continuano a collaborare per trovare un accordo e risolvere le riserve legate all’eventuale presenza di ground-and-pound durante le manifestazioni olimpiche e alla creazione di un sistema federativo mondiale per le MMA, che ne determinerebbe regolamenti, controlli anti-doping e programmi di training.
Oltre all’UFC, altre organizzazioni internazionali di arti marziali miste includono Shooto, Pancrase e RINGS in Giappone, M-1 Global in Russia, Cage Warriors nel Regno Unito, Jungle Fight in Brasile, KSW in Polonia, Bellator negli Stati Uniti, ONE FC a Singapore, PFL (precedentemente World Series of Fighting) negli Stati Uniti, Invicta FC negli Stati Uniti, SFL in India, Rizin Fighting Federation in Giappone, Venator FC in Italia e LUX Fight League in Messico.
Alcune organizzazioni, come Pride, WEC, Strikeforce e International Vale Tudo Championship, hanno cessato di esistere nel corso degli anni.
Le arti marziali miste (MMA) in Italia
MMA dilettantistiche
In Italia, le arti marziali miste dilettantistiche sono governate dal 2022 dalla FEDERKOMBAT, che è la Federazione degli sport di combattimento riconosciuta dal CONI. A livello internazionale, la FEDERKOMBAT è affiliata all’IMMAF, l’International Mixed Martial Arts Federation. Prima di questo cambiamento, la gestione delle MMA in Italia era affidata alla FIGMMA, la Federazione Italiana Grappling Mixed Martial Arts, fondata nel 2009 da Saverio Longo e Vito Paolillo. Nel 2021, la FIGMMA è confluita nella FEDERKOMBAT, ma è stata la prima federazione a gestire e sviluppare lo sport delle MMA nel paese.
Le MMA dilettantistiche in Italia prevedono il contatto pieno e la possibilità di vincere per knock-out, ma le regole sono più restrittive rispetto a quelle delle competizioni professionistiche. Tra le principali regole, è obbligatorio l’uso di equipaggiamento protettivo, che include paratibie e guanti a dita scoperte, leggermente più imbottiti rispetto a quelli utilizzati nei combattimenti professionali. Inoltre, è vietato colpire con ginocchiate alla testa e con gomitate.
MMA professionistiche
Le arti marziali miste (MMA) in Italia, pur essendo una disciplina sportiva di nicchia, sono presenti sin dagli anni novanta, quando erano comunemente conosciute come Free Fight. Tra gli eventi significativi che si sono svolti nel paese, spicca il Golden Dragon, il primo torneo Oktagon del 1996, che prevedeva l’uso di guantoni da pugilato e un regolamento simile a quello di organizzazioni giapponesi come Pancrase e Rings, con una conta fino a dieci in caso di knockdown.
Dalla fine degli anni 2000, le MMA professionistiche hanno iniziato a svilupparsi in Italia, sia nelle categorie maschili che femminili. In quel periodo sono emerse diverse organizzazioni e promotori che si occupano di realizzare eventi di MMA. Una delle prime organizzazioni a occuparsi del matchmaking di incontri professionistici è stata MMA ITALY, che ha collaborato con sponsor e ha iniziato a organizzare eventi esclusivamente dedicati alle MMA. Tra gli eventi importanti ci sono stati Mix Fighting Fever, la Golden League, Fighter of The Ring, Destroyer: MMA on cage, Power Nation Fighting Championship, Hip Hop In the Cage e Strong & Unbreakable, oltre al circuito Bj Tournament, che collabora con Heroes Fighting Championship.
Nel 2012, la FIGMMA ha aperto il Settore Professionisti per uniformare le regole dei combattimenti e garantire la sicurezza degli atleti. Questo accordo con l’IMMAF ha portato anche alla formazione di arbitri internazionali, tra cui i primi arbitri italiani come Vito Paolillo e Lorenzo Spoto. La FIGMMA ha anche organizzato corsi per cutman, con Angelo Tarantini come primo abilitato a livello internazionale. Negli anni successivi, si sono visti alcuni risultati significativi a livello internazionale, con atleti italiani come Alessio Sakara e Annalisa Bucci che hanno raggiunto posizioni di rilievo nelle classifiche mondiali.
Dal 2012, la Kombat League ha dato un grande impulso alla disciplina, promuovendo eventi in tutto il territorio nazionale e consentendo agli atleti di competere in vari paesi esteri. La Kombat League ha anche lanciato la Promotion Magnum FC, in collaborazione con Michele Verginelli, il primo italiano a praticare le MMA sin dal 1998. Nel 2014, l’evento Slam FC 6: Malebolge ha raggiunto quasi il limite di capienza del Teatro Obihall di Firenze.
Tra il 2015 e il 2017, la qualità degli eventi è aumentata, con la Venator Fighting Championship che ha alzato gli standard e presentato eventi con atleti ex UFC. Nel 2017, la promotion The Golden Cage ha coinvolto noti rapper italiani in un evento che ha attirato oltre 2300 spettatori. Anche la Power Nation Fighting Championship ha organizzato eventi di successo, come il Fight Gala Rock, che ha visto le MMA accompagnate da famosi DJ.
Nel 2018, è nato l’Italian Fightin Championship, che ha realizzato diversi eventi a Milano. La Power Nation Fighting Championship ha promosso la Padova Fight Night, raggiungendo quasi 1400 presenze. Durante lo stesso anno, la quarta edizione di Venator Fighting Championship ha visto la partecipazione di fighter brasiliani del team Nogueira. Un momento di grande crescita per le MMA italiane è stato l’ingresso di Carlo Pedersoli Jr. nella UFC.
Nel 2019 e nel 2020, si è assistito a una crescita dei fighter italiani, con Marvin Vettori che ha ottenuto importanti vittorie in UFC, consolidando la sua posizione nel panorama delle MMA. Nel 2021, un’importante novità è stata l’accordo tra UFC e la promotion The Golden Cage, che ha permesso di trasmettere eventi sulla piattaforma PPV della UFC. Questo accordo ha portato a una maggiore visibilità per le MMA italiane, con eventi programmati e patrocinati dall’IMMAF. Il primo di questi eventi si terrà a Roma.
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