Quanto costa rifarsi il seno?

I costi della mastoplastica additiva in Italia variano a seconda del tipo di intervento e del risultato da raggiungere

Quanto costa rifarsi il seno?

Quanto costa rifarsi il seno? La mastoplastica additiva, uno degli interventi di chirurgia estetica più richiesti, ha un impatto significativo sul benessere fisico e psicologico di una donna. Non si tratta solo di una scelta personale; spesso l’intervento è necessario per motivi di salute, al fine di rimodulare forma e dimensione del seno, migliorando così il benessere complessivo.

Il costo dell’intervento rappresenta uno dei principali ostacoli per chi desidera sottoporsi a questa procedura. I prezzi variano in base a diversi fattori, tra cui il tipo di operazione e i risultati desiderati. Cerchiamo di capire meglio quali sono le spese complessive e come è possibile risparmiare.

In Italia, il costo della mastoplastica additiva può oscillare notevolmente. I prezzi dipendono da vari elementi, come la tecnica utilizzata, il tipo di protesi scelta, la complessità dell’intervento e la clinica o il chirurgo a cui ci si rivolge. Inoltre, alcune cliniche potrebbero offrire pacchetti che includono visite pre e post-operatorie, esami clinici e il follow-up.

Per chi cerca di risparmiare, è importante considerare diverse opzioni. Valutare più preventivi, scegliere strutture con ottime recensioni ma con costi competitivi, e informarsi su eventuali agevolazioni o finanziamenti offerti dalle cliniche possono essere strategie utili.

Mastoplastica additiva e riduttiva: cos’è e come funziona

La maggior parte delle donne che decidono di sottoporsi a un’operazione di chirurgia plastica desidera ottenere un décolleté naturale e armonioso. Esistono due principali tipologie di interventi: la mastoplastica additiva e la mastoplastica riduttiva.

La mastoplastica riduttiva è volta a ridurre le dimensioni di un seno particolarmente voluminoso o a correggere un’asimmetria dovuta a cause cliniche o naturali. Questo intervento prevede la rimozione di parte dei tessuti mammari per ottenere il risultato desiderato.

La mastoplastica additiva, invece, è un’operazione chirurgica che aumenta il volume del seno mediante l’innesto di protesi mammarie, generalmente in silicone. In alternativa, si può optare per il lipofilling al seno, che utilizza il grasso prelevato da un’altra parte del corpo della paziente e lo innesta nel seno.

Sempre più donne scelgono la mastoplastica sospensiva, conosciuta anche come lifting al seno o mastopessi. Questo intervento solleva il seno cadente, donando un aspetto rimodellato e pieno. Durante l’operazione, il chirurgo plastico effettua incisioni in diverse aree del seno e lavora per modificarne forma e dimensione.

Quanto costa rifarsi il seno?

Determinare esattamente quanto costa rifarsi il seno dipende da diversi fattori, tra cui il tipo di intervento, la località e le caratteristiche individuali della paziente.

In generale, i costi di una mastoplastica variano dai 4.000 ai 10.000 euro. Ecco un’indicazione approssimativa per le diverse operazioni:

  • Mastoplastica additiva: da 6.500 a 10.000 euro.
  • Mastoplastica riduttiva: da 7.500 a 10.000 euro.
  • Mastoplastica sospensiva o lifting al seno: da 8.500 a 10.000 euro.
  • Lipofilling del seno: da 5.000 a 7.500 euro.

Per ottenere una stima precisa dei costi, è consigliabile consultare un chirurgo plastico specializzato che valuterà il caso specifico della paziente.

Costi accessori

Prima di decidere di sottoporsi a un intervento al seno, è importante considerare anche i costi accessori che possono aggiungersi al costo principale dell’operazione.

Tra questi è possibile includere:

  • Visita preliminare: solitamente la prima visita è gratuita, ma alcuni medici possono addebitare tariffe che vanno dai 150 ai 300 euro.
  • Analisi e test: prima dell’intervento sono necessari test come analisi del sangue, mammografia ed elettrocardiogramma, il cui costo varia tra i 100 e i 200 euro.
  • Visite di controllo e medicazioni post-intervento: queste visite possono essere comprese nel costo totale dell’intervento o comportare un costo aggiuntivo, che va da 50 a 150 euro ciascuna.

In alcune città, come Roma e Milano, i costi potrebbero essere superiori rispetto ad altre zone. Inoltre, la situazione medica specifica della paziente può influenzare l’andamento dell’operazione e di conseguenza il budget complessivo.

Come risparmiare per rifarsi il seno?

Il Sistema Sanitario Nazionale (SSN) generalmente non copre gli interventi di mastoplastica per motivi estetici, ma esistono alcune eccezioni in cui è possibile ottenere un intervento gratuito o un rimborso parziale. In particolare, non sono finanziabili le operazioni estetiche per migliorare l’aspetto del seno, ma è possibile ricevere un contributo per interventi che ripristinano la funzionalità del seno.

Ad esempio, la mastoplastica additiva può essere finanziata dopo una mastectomia per malattia. Le donne con un seno eccessivamente grande, che causa problemi posturali, alterazioni respiratorie o dolori intensi, possono avere diritto a un contributo per la mastoplastica riduttiva.

Se non si qualifica per alcun contributo e il costo dell’intervento è troppo elevato, è consigliabile considerare cliniche che offrono piani di pagamento rateizzati. Molte donne anche valutano la possibilità di recarsi all’estero per la mastoplastica, dove i costi possono essere più competitivi rispetto all’Italia.

Tra i Paesi più popolari per questo tipo di interventi ci sono la Svizzera e la Germania, con costi medi di circa 6.000 euro in Germania e fino a 11.000 euro in Svizzera. Paesi come Albania, Croazia e Turchia offrono tariffe più basse, tra i 3.000 e i 4.000 euro in media, come già visto nel caso dei trapianti di capelli.

Anche all’estero è possibile trovare cliniche con elevati standard di cura e reputazione internazionale. È fondamentale, comunque, effettuare una ricerca approfondita sulla struttura, sul chirurgo e sulle tecniche utilizzate prima di sottoporsi a un intervento di mastoplastica. La riuscita dell’operazione dipende significativamente dalle competenze e dalla professionalità del chirurgo, quindi il costo non dovrebbe essere l’unico criterio decisionale.

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