Influenza intestinale (o gastroenterite virale): cos’è, sintomi, perché viene, quanto dura, rimedi e cura, virus diarrea e vomito
Influenza intestinale (o gastroenterite virale). E’ un processo infiammatorio di origine virale che colpisce stomaco e intestino tenue. Questo disturbo provoca sintomi come nausea, vomito e diarrea.
E’ una patologia molto comune in alcuni periodi dell’anno (nei mesi estivi come giugno, luglio, agosto, settembre, ma soprattutto in inverno), e colpisce tutte le classi di età (in modo particolare i bambini). In genere, l’evoluzione dell’infezione è benigna sia negli adulti che nei bambini, ma questi ultimi sono più soggetti alle complicanze (come la disidratazione).
I virus che generano l’influenza intestinale sono diffusi in tutto il mondo: nei Paesi in via di sviluppo rappresentano una delle principali cause di morte infantile, mentre in Occidente possono richiedere il ricovero ospedaliero.
Influenza intestinale (gastroenterite virale): cos’è
Cos’è l’influenza intestinale (gastroenterite virale): è una infezione causata da virus, batteri, protozoi (organismi unicellulari, vermi intestinali diffusi soprattutto nei paesi in via di sviluppo) e elminti (parassiti intestinali che attaccano l’apparato gastrointestinale, il fegato e altri organi). Quelle più frequenti sono, però, generate dalla trasmissione di virus intestinali che colpiscono sia in estate che in inverno.
Secondo le linee guida del Ministero della salute, i virus più frequenti che causano questa patologia sono:
- Rotavirus e Shigella: in Italia colpiscono circa 300.000 persone all’anno, soprattutto bambini sotto i 5 anni;
- Norovirus: colpisce indistintamente bambini e adulti;
- Clostridium: comune nelle persone che hanno subito un abbassamento delle difese immunitarie dell’organismo in seguito al trattamento con lunghe terapie antibiotiche che hanno contribuito alla distruzione della flora batterica intestinale e favorito la proliferazione di batteri.
Influenza intestinale (gastroenterite virale): cause
Quali sono le cause dell’Influenza intestinale (gastroenterite virale):
- Salmonella;
- Escherichia coli;
- Clostridium difficile e perfringes;
- Vibrio cholera;
- Enteroemorragico;
- Colera.
Quali sono i virus che causano l’Influenza intestinale (gastroenterite virale):
- Rotavirus (il più diffuso in assoluto, colpisce tutte le fascie di età ed è quello responsabile delle manifestazioni più forti);
- Norovirus;
- Sapovirus;
- Astrovirus;
- Adenovirus.
Quali sono i fattori di rischio che provocano l’Influenza intestinale (gastroenterite virale):
- Età: bambini e anziani sono più soggetti al contagio;
- Famigliarità: soggetti predisposti a contrarre l’influenza intestinale;
- Utilizzo di antibiotici;
- Contatto con bambini (per motivi famigliari, professionali, ecc);
- Sistema immunitario indebolito (HIV, chemioterapia, tumori, terapie immunosoppressive, ecc.).
Influenza intestinale (gastroenterite virale): sintomi
Quali sono i sintomi dell’influenza intestinale (gastroenterite virale):
- Diarrea (minimo 3 scariche al giorno);
- Nausea e vomito (con rischio disidratazione);
- Spossatezza;
- Malessere generale;
- Mancanza di appetito;
- Mal di testa.
Influenza intestinale (gastroenterite virale): durata
Quanto dura l’influenza intestinale (gastroenterite virale): il periodo di incubazione (il tempo che intercorre tra il contagio e la comparsa dei sintomi) varia a seconda del virus, ed è compreso tra 12 ore e 3 giorni. I primi episodi di mal di pancia, crampi addominali e diarrea si hanno dopo 2-3 giorni dal contagio e durano da 2 a 4 giorni. L’eliminazione del virus attraverso le feci può durare diverse settimane dopo la guarigione (soprattutto nei bambini).
In base alla durata dell’infezione si distinguono 3 tipi di influenze intestinali:
- Gastroenterite acuta (se si risolve in pochi giorni);
- Gastroenterite persistente (se supera le 2 settimane);
- Gastroenterite cronica (se i sintomi permangono per oltre 1 mese).
Influenza intestinale (gastroenterite virale): contagio
Come avviene il contagio da influenza intestinale (gastroenterite virale): la trasmissione è prevalentemente “oro-fecale“. La contagiosità è maggiore durante la fase acuta della malattia. Si può essere contagiosi prima di manifestarne i sintomi e si rimane contagiosi anche qualche giorno dopo la scomparsa dei sintomi. Possono, inoltre, essere contagiose anche persone che non sviluppano la malattia (asintomatici).
Come avviene la trasmissione della gastroenterite:
- Col contatto diretto tra persona e persona (mani-bocca con soggetti che hanno contratto l’infezione o che ne sono portatori);
- Col contatto tra animali (anche domestici) e persone (per via diretta se l’animale risulta malato o se ha bevuto o mangiato qualcosa già contaminato dal virus);
- Tramite mani-bocca a contatto con superfici e oggetti;
- Ingerendo alimenti e cibi contaminati da salmonella (solitamente dovuta al consumo di uova, prodotti a base di uova crude, carni di pollo e maiale non cotte bene, pollame e latte non pastorizzato).
Influenza intestinale (gastroenterite virale): complicazioni
Le complicazioni dell’influenza intestinale (gastroenterite virale): la complicazione principale della gastroenterite virale è la disidratazione (una grave perdita di acqua e sali e minerali). Nel caso di neonati e soggetti a rischio come gli anziani potrebbe essere necessario un breve ricovero in ospedale per garantire una corretta reidratazione attraverso la flebo.
Le altre complicazioni e i rischi della gastroenterite sono:
- Sindrome emolitico-uremica;
- Sindrome di Guillain-Barré.
Influenza intestinale (gastroenterite virale): rimedi e cura
Quali sono rimedi e cura per l’influenza intestinale (gastroenterite virale):
- Assumere microrganismi chiamati probiotici contenuti in alimenti come yogurt o kefir (una bevanda a base di latte arricchita con probiotici, in grado di riportare in equilibrio la flora batterica);
- Farmaci in grado di bloccare la diarrea e gli altri sintomi (non devono essere assunti in presenza di dolori addominali o sangue nelle feci);
- Assunzione di molti liquidi (acqua, minestra, brodo e evitare i succhi di frutta) per evitare il problema della disidratazione (sintomi come diarrea, vomito, nausea e inappetenza possono provocare uno squlibrio lipidico nel corpo tale da rendere necessario il ricovero in ospedale).
Influenza intestinale (gastroenterite virale): cosa mangiare
Cosa mangiare quando si ha l’influenza intestinale (gastroenterite virale): è bene mangiare leggero e suddividere i pasti in 6 piccoli spuntini.
I cibi indicati per la dieta sono:
- Patate lesse;
- Riso bollito;
- Banane;
- Pollo;
- Crackers
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Influenza intestinale (gastroenterite virale): prevenzione
Come prevenire l’influenza intestinale (gastroenterite virale):
- Lavare spesso le mani (sempre dopo essere andati al bagno, prima di mangiare o cucinare);
- Pulire e disinfettare le superfici del bagno (soprattutto se in casa c’è una persona con episodi di vomito e diarrea);
- Conservare il cibo in maniera corretta (evitare di mangiare carne, insalata o salse che sono state a temperatura ambiente per più di 2 ore);
- Mantenere la temperatura del frigorifero tra 1° e 4° gradi;
- Mangiare la carne ben cotta (soprattutto se di dubbia provenienza);
- Non mangiare uova crude (anche dolci e salse fatti con uova non cotte);
- Non scambiarsi bicchieri, tovaglioli, posate o spazzolini;
- In viaggio verso paesi con condizioni igieniche scarse, bere acqua in bottiglia e evitare di mangiare frutta e verdure crude.
Influenza intestinale (gastroenterite virale): quando chiamare il medico
Quando chiamare il medico se si ha l’influenza intestinale (gastroenterite virale)?
Gli adulti:
- Incapacità di consumare e tenere liquidi per più di 24 ore;
- Vomito persistente da più di 2 giorni;
- Vomito con sangue;
- Sete eccessiva;
- Bocca secca;
- Urine di colore giallo intenso o molto scarse;
- Grave debolezza;
- Vertigini e capogiri;
- Sangue nelle feci;
- Febbre oltre i 40 °C.
I bambini:
- Febbre superiore ai 39 °C;
- Sonno eccessivo (letargia);
- Irritabilità;
- Dolore severo;
- Diarrea con sangue (dissenteria);
- Pannolino asciutto;
- Pianto senza lacrime;
- Fontanella scavata.
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