Oltre 20 milioni di bambini che vivono nei 39 Paesi dell’OOCSE e dell’Unione Europea hanno livelli elevati di piombo nel loro sangue
I bambini con elevati livelli di piombo nel sangue sono milioni. Oltre 20 milioni di bambini che vivono nei 39 Paesi dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) e dell’Unione Europea hanno livelli elevati di piombo nel loro sangue. È quanto emerge dall’ultimo Report pubblicato dal Centro di Ricerca UNICEF Innocenti.
Nello specifico, il rapporto presenta indicatori come:
- L’esposizione a inquinanti nocivi (tra cui aria tossica, pesticidi, umidità e piombo);
- L’accesso alla luce, agli spazi verdi e a strade sicure;
- Il contributo dei Paesi alla crisi climatica, al consumo di risorse e allo smaltimento dei rifiuti elettronici.
L’inquinamento da pesticidi è stato collegato al cancro (compresa la leucemia infantile) e può danneggiare i sistemi nervoso, cardiovascolare, digestivo, riproduttivo, endocrino, sanguigno e immunitario. Per questo Unicef ha chiesto ai governi a livello nazionale, regionale e locale di migliorare l’ambiente in cui vivono i bambini, riducendo i rifiuti, l’inquinamento dell’aria e dell’acqua e garantendo abitazioni e quartieri di alta qualità.
I bambini delle famiglie povere tendono ad essere maggiormente esposti ai danni ambientali rispetto ai bambini delle famiglie più ricche.
Quindi, bisognerebbe:
- Garantire che le politiche ambientali siano a misura di bambino;
- Coinvolgere i bambini (i principali soggetti interessati del futuro);
- Che governi e imprese intraprendessero subito azioni efficaci per onorare gli impegni presi per ridurre le emissioni di gas serra entro il 2050.
Invece, la maggior parte dei Paesi ricchi sta creando condizioni malsane, pericolose e nocive per i bambini di tutto il mondo.
Gunilla Olsson, Direttore del Centro di Ricerca UNICEF Innocenti, ha detto: “La maggior parte dei Paesi ricchi non solo non riesce a fornire ambienti sani ai bambini all’interno dei propri confini, ma contribuisce anche alla distruzione degli ambienti in cui vivono i bambini in altre parti del mondo. […] In alcuni casi, vediamo che i Paesi che forniscono ambienti relativamente sani per i bambini nel proprio paese sono tra i maggiori responsabili dell’inquinamento che distrugge gli ambienti dei bambini all’estero“.
Se tutti i cittadini del mondo consumassero le risorse al ritmo dei paesi dell’OCSE e dell’UE, sarebbe necessario l’equivalente di 3,3 pianeti Terra per mantenere i livelli di consumo. Se tutti consumassero le risorse al ritmo di Canada, Lussemburgo e Stati Uniti, sarebbero necessari almeno 5 pianeti Terra.
I dati dell’Italia
L’Italia si colloca al 6° posto su 39 paesi nella classifica generale delle condizioni ambientali che influenzano il benessere dei bambini nei paesi industrializzati.
In particolare, l’Italia risulta in una posizione buona (7°) per quanto riguarda “inquinamento dell’aria e dell’acqua e avvelenamento da piombo” e in posizioni medie (16° e 14°) per “sovraffollamento, spazi verdi urbani e sicurezza stradale” e “‘numero di pianeti Terra consumati’, produzione di rifiuti elettronici ed emissioni di CO2 basate sui consumi“.
Le maggiori criticità sono legate alla situazione abitativa:
- la percentuale di famiglie con bambini che hanno difficoltà a riscaldare la propria abitazione (10%);
- le famiglie che vivono in un’abitazione sovraffollata (18,9%);
- la percentuale di bambini sotto i 6 anni che vivono in condizioni di disagio abitativo grave (5,9%);
- le condizioni di sovraffollamento nel 20% delle famiglie con il più basso reddito (24,3%).
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