Singhiozzo: cos’è e perché viene, cause sintomi del disturbo, rimedi su come farlo passare
Cos’è il Singhiozzo. Il singhiozzo è un fenomeno dovuto a contrazioni ripetute e involontarie del diaframma (il muscolo che si contrae durante l’inspirazione e si distende durante l’espirazione). La causa scatenante è l’irritazione del nervo frenico (ha il compito di controllare le contrazioni del diaframma). Se il nervo frenico viene irritato in un punto qualsiasi, può scatenarsi il singhiozzo.
Il tipico suono del singhiozzo (“hic“) è dovuto al fatto che ogni contrazione del diaframma si conclude con una brusca chiusura della glottide (la valvola che separa l’apparato respiratorio da quello digerente). Inoltre, il singhiozzo coinvolge anche alcune parti del sistema nervoso, tra cui i centri che controllano la respirazione e l’ipotalamo (una parte del cervello non controllabile dalla volontà). Questo è il motivo per cui il singhiozzo si manifesta all’improvviso.
Perché viene il singhiozzo?
Non si conosce la causa dell’irritazione del nervo frenico, quindi il motivo che provoca il singhiozzo è ancora sconosciuto. Si è, però, scoperto che ci sono alcune situazioni tipiche della vita quotidiana che possono provocare il singhiozzo.
Sono:
- Dilatazione dello stomaco: determinata dalla rapida o eccessiva ingestione di cibo e bevande;
- Bruschi sbalzi di temperatura: come passare dal caldo al freddo o bere una bevanda bollente o gelata;
- Eccessiva ingestione di alcolici: possono danneggiare la mucosa gastrica (il tessuto di rivestimento dello stomaco), provocandone l’infiammazione e irritare il diaframma;
- Episodi di emotività: quando ci si trova in forte disagio, si ingoia una quantità di aria superiore al normale. Ciò può provocare l’irritazione del diaframma e la comparsa del singhiozzo.
Quanto può durare il singhiozzo?
Dipende dal tipo di singhiozzo:
- Singhiozzo occasionale: ha una durata che varia da pochi secondi a qualche minuto;
- Singhiozzo persistente: legato a malattie e può durare ore;
- Singhiozzo intrattabile: nei casi più gravi può può durare giorni. Ad esempio, l’agricoltore americano Charles Osborne ha sofferto di singhiozzo intrattabile per quasi 70 anni.
Il singhiozzo può essere collegato a una malattia?
Possono verificarsi delle situazioni in cui il singhiozzo è particolarmente persistente.
In questi casi il singhiozzo può essere determinato da:
- Problemi agli organi interni: pericardite, l’infiammazione del pericardio (la guaina che avvolge il cuore);
- Disturbi dell’apparato digerente: reflusso gastro-esofageo (un problema per cui il contenuto dello stomaco tende a risalire verso l’alto) o gastrite (infiammazione della mucosa gastrica che riveste le pareti interne dello stomaco);
- Alterazioni dei centri nervosi che controllano il singhiozzo: l’occlusione di un vaso sanguigno che nutre questi centri può scatenare il disturbo.
Come prevenire il singhiozzo?
- Evitare una rapida ingestione di cibo e liquidi;
- Masticare bene il cibo prima di deglutirlo;
- Limitare l’assunzione di alcolici;
- Evitare l’ingestione di alimenti troppo caldi o troppo freddi.
Come far passare il singhiozzo?
- Aspirare profondamente, trattenere il fiato e restare in apnea per 10-25 secondi, fa rilassare il diaframma;
- Ingerire velocemente acqua a piccoli sorsi;
- Favorire uno starnuto;
- Inghiottire rapidamente un cucchiaio di zucchero;
- Assumere un cucchiaino d’aceto o di succo di limone puro;
- Comprimere con le unghie degli indici un punto di agopuntura situato all’interno dei padiglioni auricolari.
Se il singhiozzo non passa?
Possono verificarsi casi in cui il singhiozzo è persistente e non tende a passare. In queste situazioni si consiglia di consultare il proprio medico curante e recarsi al Pronto Soccorso per sottoporsi a esami di accertamento (radiografia del torace, ecografia, ecocardiografia, risonanza magnetica).
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