Robinia: specifiche e proprietà

La Robinia è una pianta ornamentale diffusa in Italia per la sua eleganza, le fioriture vistose e la somiglianza con l’acacia

Robinia: specifiche e proprietà

Robinia: specifiche e proprietà. La Robinia, conosciuta anche come gaggia o falsa acacia, è una pianta ornamentale ampiamente diffusa nelle città italiane per la sua eleganza, le fioriture vistose e la somiglianza con l’acacia. Solitamente si trova ad adornare viali, aiuole e parchi, diffondendo il suo profumo intenso e piacevole.

Originaria dell’America Settentrionale, la Robinia pseudoacacia è stata introdotta nelle regioni mediterranee. Il suo nome fu dedicato da Carlo Linneo a Jean Robin, giardiniere francese, fondatore dell’Orto Botanico di Parigi nel 1590. Questa pianta ha trovato terreno fertile nelle città italiane grazie alla sua eleganza e alla sua capacità di resistere all’inquinamento atmosferico e agli scarichi industriali.

La Robinia cresce bene lungo strade, viali e ferrovie, dove viene spesso utilizzata per scopi ornamentali e di stabilizzazione del terreno. In passato, le sue foglie rappresentavano un alimento importante per i conigli e altri animali da allevamento. Oggi è diventata una specie autoctona in Italia e viene impiegata per consolidare terreni anche poco fertili, come scarpate e pendici franose.

Inoltre, foglie, fiori e radici della Robinia trovano impiego in fitoterapia e omeopatia grazie alle loro proprietà emollienti e protettive sulla mucosa gastrica.

A cosa serve la Robinia

La Robinia si utilizza soprattutto per il legname, ma anche per i fiori commestibili e per la produzione di miele.

Il fiore della Robinia

La Robinia è un arbusto notevole per la sua fioritura. I suoi grandi fiori bianchi crescono in grappoli, emettendo un profumo dolce e invitante. Non solo sono esteticamente piacevoli, ma possono anche essere consumati, specialmente quando vengono pastellati e fritti.

La pianta si distingue per la sua fioritura abbondante, che si verifica tra l’inizio e la fine di maggio. I fiori sono raggruppati in lunghi grappoli pendenti, talvolta raggiungendo lunghezze di 20-30 cm. Hanno una forma a campana con cinque petali bianchi, occasionalmente sfumati di rosa o giallo.

Oltre alla sua bellezza, la Robinia è importante per l’apicoltura, poiché produce uno dei mieli monoflora più rinomati, il miele di robinia. Il suo profumo dolce attrae api, farfalle e altri insetti impollinatori. Una macchia gialla sul petalo superiore, chiamata standard, riflette i raggi UV, attirando gli insetti. Quando si posano sulla corolla per raccogliere il nettare, involontariamente trasportano il polline sotto il loro addome, contribuendo così alla fecondazione incrociata.

Dopo la fioritura, la Robinia produce lunghi baccelli marrone scuro contenenti semi.

Il legno di Robinia

Fino alla fine del XIX secolo, il legno di Robinia era molto apprezzato per la sua eccezionale resistenza. Tuttavia, con l’avvento dell’era industriale, il suo interesse diminuì gradualmente, poiché fu soppiantato dall’uso diffuso di acciaio e ferro.

Nonostante ciò, ancora oggi la Robinia è la terza specie di legno duro più coltivata al mondo, dopo il pioppo e l’eucalipto, occupando una superficie di circa 3,2 milioni di ettari.

Il legno di Robinia è rinomato per la sua resistenza alle muffe, la sua eccezionale durata naturale e la mancanza di resina, che lo rendono ideale per utilizzi senza necessità di trattamenti aggiuntivi. Tuttavia, è anche noto per la sua durezza e resistenza, tanto da essere impiegato per strutture particolarmente esigenti come i puntelli nelle gallerie minerarie. È difficile da lavorare e tende a deformarsi, rendendo complicato l’inserimento dei chiodi.

Attualmente, il legno di Robinia viene principalmente utilizzato per la produzione di mobili da giardino e per strutture esterne come recinzioni, pannelli per anatre, ponti per piscine, nonché arredi stradali e da giardino.

Come brucia la legna di Robinia

Grazie alla sua durezza e resistenza, il legno di Robinia è attualmente utilizzato come legna da ardere. La sua elevata densità lo rende un ottimo combustibile, particolarmente adatto per l’uso in camini chiusi. Inoltre, si secca relativamente rapidamente, offrendo un ulteriore vantaggio in termini di praticità.

Quanto è l’altezza della Robinia

Questo arbusto, simile all’acacia, può raggiungere dimensioni notevoli, con una altezza massima di circa 30 metri.

Robinia senza spine

Esiste una varietà di Robinia, la ‘Robinia pseudoacacia umbraculifera’, che non presenta spine e non produce fiori. Si tratta di una pianta ornamentale caratterizzata da una chioma densa che rimane folta fino alla fine dell’autunno, assumendo una forma sferica.

Caratteristiche della Robinia

La Robinia è un albero a foglia caduca che può raggiungere un’altezza compresa tra i 16 e i 25 metri, con una chioma variabile, aperta e globosa. Il suo tronco, leggermente irregolare ma generalmente dritto, è spesso biforcato e presenta una corteccia spessa e nodosa, soprattutto negli esemplari più vecchi, dal colore ocra-aranciato.

I rami della Robinia sono caratterizzati da numerose spine lunghe e robuste, specialmente su quelli più giovani, anche se alcune varietà ornamentali possono mancare di spine. Le radici sono piuttosto larghe, forti e poco profonde, il che rende difficile l’insediamento di altre piante intorno all’albero.

I fiori della Robinia sono riuniti in grappoli pendenti di 10-20 cm di lunghezza, principalmente di colore bianco ma talvolta anche rosa, e emanano un intenso profumo dolciastro.

Questo albero è estremamente adattabile a diverse condizioni e tipi di terreno e può crescere spontaneamente fino a un’altitudine di 1400 metri. Quando coltivato in giardino, non richiede cure particolari, poiché riceve la giusta quantità di acqua dalle piogge e non ha bisogno di essere annaffiato. Tuttavia, il terreno dovrebbe essere ben drenato e profondo per favorire lo sviluppo delle radici.

Negli Stati Uniti e in tutto il Nord America, la Robinia cresce spontaneamente come pianta infestante, mentre in Europa la sua diffusione è principalmente dovuta alla coltivazione in tutta l’area sub-mediterranea, facilitata dalla rapida propagazione tramite stoloni. Si trova comunemente naturalizzata in boscaglie, scarpate, massicciate, sponde fluviali e rive dei fossi.

Proprietà della Robinia

La Robinia pseudoacacia è ricca di sostanze nutrienti, tra cui vitamine (A, B1, B2, B3) e minerali come calcio, fosforo, ferro, magnesio, sodio, potassio, zinco e oli essenziali. È anche una fonte significativa di fibre, carboidrati, proteine e glucosidi.

Gli estratti dall’infiorescenza e dalla corteccia della Robinia hanno dimostrato di avere proprietà emollienti e protettive sulle mucose gastriche e intestinali. In particolare, sono utili nel contrastare l’eccessiva acidità e nel trattamento di pirosi gastrica ed esofagite.

In erboristeria, la Robinia è disponibile sotto forma di tintura madre per il trattamento di raucedine e faringiti. Le tisane preparate con i fiori essiccati sono conosciute per le loro proprietà rilassanti e sedative.

In passato, gli estratti dalla corteccia essiccata della Robinia venivano impiegati come lassativi e tonici naturali. Il decotto ottenuto dalle foglie era utilizzato per stimolare il vomito e sostenere la funzionalità del fegato. Inoltre, i fiori cotti erano considerati un rimedio efficace per ridurre le infiammazioni oculari.

Il miele monoflore della Robinia è noto per le sue proprietà energizzanti, il suo colore ambrato e il suo delicato sapore, molto apprezzato anche dai bambini. Similmente all’acacia, in fitoterapia viene utilizzato per le sue proprietà antinfiammatorie, astringenti ed emollienti, contribuendo al trattamento di mal di gola, tosse, enterite, diarrea, esofagite e pirosi gastrica.

Differenza tra Acacia e Robinia

La Robinia e l’Acacia sono due specie simili che possono facilmente essere confuse. La Robinia è talvolta chiamata “falsa acacia”, il cui nome botanico, Robinia pseudoacacia, ne chiarisce l’associazione con l’acacia.

L’Acacia è un arbusto della famiglia delle Mimose, originario delle regioni tropicali dell’Africa, dell’Australia e del Sudamerica. Generalmente cresce come arbusto, ma raramente anche come albero. Le sue foglie sono appaiate e pennate, con piccole spine chiamate stipole alla base della foglia. La corteccia può essere liscia o screpolata a seconda della varietà, e i suoi fiori sono raccolti in capolini globosi o spighe, spesso di colore giallo.

La Robinia, invece, è originaria dell’Europa orientale e appartiene alla famiglia delle Fabacee. Cresce principalmente come albero, sebbene possa presentarsi anche come arbusto. Le sue foglie sono imparipennate, lunghe fino a 30 cm, e i rami possono avere spine bruno-rossastre alla base delle foglie. La corteccia varia dal grigio-marrone al marrone scuro, con solchi profondi e fessure allungate. I fiori della Robinia sono raggruppati in lunghi grappoli, con un calice bianco a 5 petali.

Come utilizzare la Robinia in cucina

Le infiorescenze della Robinia, raccolte tra aprile e maggio, sono utilizzate in cucina, in particolare i fiori, che diventano deliziosi se preparati con una pastella e fritti.

Ricetta per i fiori di Robinia fritti:

Ingredienti:

  • Infiorescenze appena dischiuse di Robinia
  • 5 uova
  • 2 cucchiai di farina bianca
  • 1/2 litro di latte
  • Olio di arachidi
  • Miele
  • 1 cucchiaio di scorza d’arancia

Preparazione:

  • Preparare la pastella mescolando la farina bianca nel latte. Aggiungere i rossi d’uovo, un pizzico di sale e la scorza d’arancia. Lasciare riposare per un’ora.
  • Montare a neve gli albumi d’uovo e unirli alla pastella.
  • Passare i fiori nella pastella e friggerli in olio bollente.
  • Eliminare i peduncoli, scolare i fiori su carta assorbente e servirli caldi con miele.
Come liberarsi della Robinia

La Robinia, pianta originaria del Nord America, è stata introdotta in numerose regioni per il suo legname, ma può diventare invasiva, minacciando la sopravvivenza delle specie autoctone. Questo perché è estremamente resistente e si diffonde rapidamente grazie al suo robusto sistema radicale e alla capacità di produrre polloni.

Anche se in alcune situazioni la Robinia viene impiegata per rinverdire terreni inquinate come argini o discariche, in molte aree è considerata una specie da eradicare.

I polloni della Robinia, germogli spinosi che crescono direttamente dalle radici, sono particolarmente numerosi e possono svilupparsi sia in prossimità dell’albero madre che a distanza, fino a 20 metri. Questi polloni hanno la tendenza a trasformarsi rapidamente in piante indipendenti, formando cespugli densi e contribuendo alla sua invasività.

Per gestire la Robinia e limitare la crescita dei suoi polloni, è consigliato:

  • Estirpare i polloni quando sono giovani e più facilmente rimovibili, per distruggere la gemma che li ha generati, anziché limitarsi a tagliarli con le cesoie.
  • Seguire le radici che si estendono attraverso i polloni e tagliarle nettamente con una vanga conficcata direttamente nel terreno.
  • Rimuovere i polloni in autunno, poiché possono sottrarre risorse all’albero inutilmente, compromettendone la resistenza invernale.
  • Inoltre, è possibile ridurre la formazione di polloni piantando altri alberi che ombreggino la Robinia, rallentando così la sua crescita e facilitando il controllo dei germogli.
Controindicazioni della Robinia

La presenza di tannino in tutte le parti della Robinia può causare eventuali effetti collaterali e interazioni farmacologiche.

Le persone allergiche al polline devono fare attenzione alla Robinia, poiché i suoi fiori sono altamente allergenici. È consigliabile evitare il fai-da-te e consultare sempre il proprio medico o erborista di fiducia.

La Robinia è tossica: sebbene i fiori siano comunemente consumati, il legno e i semi possono essere nocivi per l’uomo e gli animali, soprattutto per i cavalli che possono mordicchiarne la corteccia. Pertanto, è importante essere consapevoli di questa tossicità e fare attenzione all’uso delle diverse parti della pianta.

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