Quanto guadagna un parlamentare?

L’indennità parlamentare è prevista dall’articolo 69 della Costituzione. Un deputato guadagna 10.435 euro lordi al mese, a cui vengono sottratte le ritenute previdenziali, assistenziali e fiscali

Quanto guadagna un parlamentare?
Quanto guadagna un parlamentare? La questione degli stipendi dei parlamentari è tornata al centro del dibattito dopo le affermazioni di Piero Fassino, deputato del Pd. Il 2 agosto, Fassino ha mostrato alla Camera la sua busta paga, sostenendo che i 4.718 euro che percepisce mensilmente sono una “buona indennità“, ma “non sono degli stipendi d’oro“.

Sulla vicenda di Fassino, la segretaria del Pd, Elly Schlein, ha chiarito che ha parlato a titolo personale. Fassino ha specificato che la sua indennità è destinata a sostenere l’attività politica e parlamentare, utilizzando una parte per compensare i suoi collaboratori parlamentari e donando una parte alla PD nazionale e veneta per sostenere le attività politiche.

Il compenso di un parlamentare in Italia, noto come “indennità parlamentare“, è stabilito dall’articolo 69 della Costituzione e regolamentato dalla legge. L’obiettivo è garantire l’autonomia dei parlamentari nell’esercizio delle loro funzioni elettive. Tuttavia, nel corso degli anni, l’Ufficio di Presidenza delle Camere ha adottato diverse misure per contenere le spese e ridurre il trattamento economico dei deputati.

Attualmente, un deputato guadagna 10.435 euro lordi al mese, a cui vengono sottratte le ritenute previdenziali, assistenziali e fiscali. Quindi, l’importo netto è di 4.718 euro, come indicato da Fassino. Per i deputati che svolgono un’altra attività lavorativa, l’importo netto dell’indennità è di circa 4.750 euro, ovvero 9.975 euro lordi. Oltre all’indennità da deputato, ci sono altre voci che compongono il compenso. Ad esempio, viene corrisposta una diaria di 3.503,11 euro, il rimborso delle spese per l’esercizio del mandato di 3.690 euro, 1.200 euro annui di rimborsi telefonici e fino a 3.995,10 euro per i trasporti ogni tre mesi.

Per i senatori, l’importo lordo dell’indennità è di 10.385,31 euro mensili, che si riducono a 10.064,77 euro per i senatori che svolgono un’altra attività lavorativa. L’importo netto mensile per i senatori, al netto delle ritenute fiscali e dei contributi previdenziali, è di 5.304,89 euro. Anche i senatori hanno diritto a vari rimborsi spese, come ad esempio tessere personali per la libera circolazione su mezzi pubblici, rimborso spese per l’esercizio del mandato di 4.180 euro al mese, rimborso forfetario mensile di 1.650 euro e una diaria di 3.500 euro.

Per ridurre le spese, l’Ufficio di Presidenza della Camera ha adottato diverse misure nel corso degli anni. Ad esempio, nel 2006 l’importo dell’indennità parlamentare è stato ridotto del 10%, e dal 2007 ci sono stati 5 anni di sospensione degli adeguamenti retributivi, poi prorogati fino al 2013.

Quanto guadagna un parlamentare?
Indennità Parlamentare:
  • L’indennità parlamentare è prevista dall’articolo 69 della Costituzione e viene stabilita dagli Uffici di Presidenza delle Camere.
  • L’importo netto dell’indennità per i deputati, a partire dal 1° gennaio 2012, è di circa 5.000 euro al mese.
  • vL’indennità viene calcolata sottraendo le addizionali regionali e comunali dall’importo lordo di 10.435,00 euro.

    vPer i deputati che svolgono un’altra attività lavorativa, l’importo netto dell’indennità è di circa 4.750 euro al mese.

Riduzioni dell’Indennità Parlamentare:
  • Nel corso degli anni, sono state adottate diverse misure volte a ridurre il trattamento economico dei deputati.
  • Nel 2006, l’importo dell’indennità è stato ridotto del 10%.
  • Dal 2007 al 2013, è stata sospesa l’adeguamento retributivo.
  • Nel triennio 2011-2013, l’indennità è stata ulteriormente ridotta del 10% per la parte eccedente i 90.000 euro e del 20% per la parte eccedente i 150.000 euro lordi annui.
  • Questa riduzione è stata raddoppiata per i parlamentari con un reddito uguale o superiore al 15% dell’indennità parlamentare.
  • Ulteriori riduzioni sono state deliberate dall’Ufficio di Presidenza, con proroghe fino al 2020.
Diaria:
  • La diaria è un rimborso spese per il soggiorno a Roma e viene stabilita dagli Uffici di Presidenza delle Camere.
  • Attualmente, la misura mensile della diaria è di 3.503,11 euro.
  • La diaria viene decurtata per ogni giorno di assenza del deputato dalle sedute dell’Assemblea in cui si svolgono votazioni elettroniche.
  • Per essere considerato presente, un deputato deve partecipare almeno al 30% delle votazioni durante la giornata.
Rimborso Spese per l’Esercizio del Mandato:
  • Il rimborso sostituisce il contributo per le spese tra eletti ed elettori ed è di 3.690 euro al mese.
  • Viene corrisposto direttamente a ciascun deputato per specifiche categorie di spese attestabili e in modo forfetario.
Spese di Trasporto e Viaggio:
  • I deputati usufruiscono di tessere per la libera circolazione per autostrade, ferrovie, mare e aerei sul territorio nazionale.
  • È previsto un rimborso trimestrale per i trasferimenti dal luogo di residenza all’aeroporto e tra l’aeroporto di Roma-Fiumicino e Montecitorio.
Spese Telefoniche:
  • Il rimborso forfetario per le spese telefoniche è stato ridotto da 3.098,74 a 1.200 euro annui a partire dal 1° aprile 2014.
Assistenza Sanitaria:
  • Il deputato versa mensilmente una quota della propria indennità lorda, pari a 526,66 euro, destinata all’assistenza sanitaria integrativa.
Assegno di Fine Mandato:
  • Il deputato versa mensilmente una quota della propria indennità lorda, pari a 784,14 euro.
  • Al termine del mandato parlamentare, il deputato riceve l’assegno di fine mandato, pari all’80% dell’importo mensile lordo dell’indennità, per ogni anno di mandato effettivo.
Pensione:
  • A partire dal 1° gennaio 2012, è stato introdotto un sistema pensionistico basato sul calcolo contributivo, simile a quello dei pubblici dipendenti.
  • La pensione si applica in modo pro rata per i deputati in carica e quelli già cessati dal mandato e successivamente rieletti.
  • I deputati cessati dal mandato possono ottenere la pensione al compimento dei 65 anni di età e dopo aver esercitato il mandato parlamentare per almeno 5 anni effettivi.
  • Per ogni anno di mandato ulteriore, l’età richiesta per ottenere la pensione diminuisce di un anno, con il limite di 60 anni.
  • I deputati sono assoggettati al versamento di un contributo pari all’8,80% dell’indennità parlamentare lorda.
  • L’erogazione della pensione può essere sospesa in diverse situazioni di incompatibilità o in caso di condanne per reati gravi.

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