Cos’è il Capitalismo?

Il capitalismo si può riferire come una serie di attività il cui scopo è la creazione di un profitto, chiamato appunto “capitale”

Cos'è il Capitalismo?
Cos’è il Capitalismo? Il capitalismo è un sistema economico basato sull’uso del “capitale“, costituito da denaro e beni materiali, allo scopo di produrre beni e ottenere un profitto. I capitalisti sono i possessori del capitale.

Lo “sviluppo capitalistico” avviene quando i capitalisti, dopo aver acquistato macchine e materie prime, pagato gli operai e gli impiegati, venduto le merci prodotte e realizzato un guadagno personale, ottengono un profitto che viene utilizzato per allargare e migliorare il ciclo produttivo. L’obiettivo principale dei capitalisti è battere la concorrenza.

Origine del Capitalismo

Le origini del capitalismo sono oggetto di diverse teorie, alcune delle quali risalgono alla “Mezzaluna Fertile“, altre alla “rivoluzione industriale dell’Ottocento“, altre ancora alla “riforma protestante del XVI secolo“. Secondo quest’ultima teoria, il protestantesimo avrebbe conferito un valore etico e morale alla crescita economica e commerciale, poiché il guadagno terreno avrebbe permesso di ottenere la benevolenza divina.

Tipologie di Capitalismo
  • Capitalismo industriale: si riferisce alla produzione in fabbriche con macchine azionate da vapore ed elettricità.
  • Capitalismo commerciale: si riferisce all’organizzazione della produzione da parte dei capitalisti-mercanti in piccole e medie imprese.
  • Capitalismo finanziario: si è sviluppato dalla seconda metà dell’Ottocento, quando le banche di affari hanno cominciato a impiegare i risparmi dei loro clienti per finanziare imprese industriali e acquistare quote di proprietà di industrie a fini di profitto.
  • Capitalismo di Stato: si riferisce a un sistema produttivo in cui il potere statale limita la libera iniziativa e costituisce un settore economico a proprietà pubblica. Il termine “capitalismo” è diventato comune nel 19° secolo.
Capitalismo e globalizzazione

Il capitalismo nel XX secolo ha subito diverse evoluzioni, tra cui l’intervento dello Stato per regolare le grandi imprese private e costituire un vasto settore di proprietà pubblica per diffondere il benessere.

Tuttavia, con l’avvento dell’automazione e dell’informatica alle tecniche produttive, il peso delle grandi fabbriche e della classe operaia è diminuito a favore dell’iniziativa dei privati.

Questo ha portato all’ondata di privatizzazioni delle imprese statali e al neoliberismo, spinto anche dal crollo del sistema comunista. La globalizzazione ha poi dato inizio alla diffusione del sistema capitalistico occidentale in tutto il mondo, con gli Stati Uniti al centro.

Definizione di Capitalismo
Il termine “capitalismo” si riferisce a 3 possibili definizioni:
  • un insieme di teorie che spiegano il funzionamento dei mercati e la regolamentazione governativa di proprietà e mercati;
  • un sistema economico in cui la concentrazione della ricchezza in forma trasformabile (denaro) e reinvestibile viene sfruttata come mezzo produttivo;
  • un regime economico e di produzione che si sviluppa nelle società avanzate grazie a pratiche di monopolio, speculazione e potere.

Il termine può, inoltre, essere usato con significati diversi a seconda degli autori, dei periodi storici e del giudizio di valore dell’autore sull’organizzazione sociale vigente.

Va, infine, distinta la nozione di “capitalismo” come “fenomeno” da quella come “ideologia” (che difende la superiorità del sistema basato sulla competizione tra detentori di capitali privati).

Ideologie politiche sul Capitalismo
Ci sono molte ideologie politiche ed economiche differenti, a volte opposte, che giudicano i sistemi economici:
  • Minarchismo: sostiene una forma “pura” di economia di mercato con interventi statali minimi.
  • Conservatorismo liberale: le posizioni specifiche variano a seconda dei paesi, sostiene il capitalismo, anche se ci sono alcune critiche alla globalizzazione.
  • Mercantilismo: diffuso soprattutto tra i populisti di destra, sostiene l’intervento dello stato a protezione delle industrie e del commercio interno contro la concorrenza estera (vedi protezionismo).
  • Liberismo: considerato da molti come l’applicazione in campo economico delle idee liberali.
  • Neoliberismo: dottrina economica non ben definita che ha avuto grande impulso a partire dagli anni ’80 del secolo scorso.
  • Neoilluminismo: l’idea che nel mondo non ci sia mai stato un vero stato e quindi tutte le teorie economiche siano falsate. Si propone il raggiungimento del “vero stato”, con l’instaurazione dell’eunomia.
  • Distributismo: creato per applicare quei principi di dottrina economico-sociale della Chiesa cattolica che affondano le radici nel pauperismo medievale (ora et labora) ed espressi modernamente nella dottrina di Papa Leone XIII dell’enciclica Rerum novarum.
  • Anarcocapitalismo: ideologia politica che propone l’abolizione dello stato (come definito dai suoi teorici) a favore di una forma estrema di capitalismo laissez-faire.
  • Capitalismo finanziario: capitalismo basato sui soli strumenti finanziari, slegato dall’economia reale.
  • Capitalismo per procura: capitalismo attuato dal ristretto gruppo di direttori e manager che hanno in gestione le rilevanti dotazioni finanziarie degli investitori istituzionali.
Molte ideologie diverse, spesso politicamente contrapposte, si oppongono al capitalismo a favore di diverse forme di economia pianificata (talvolta indicate come collettivismo), tra cui:
  • Socialismo: in alcune delle sue espressioni, promuove un esteso controllo statale dell’economia, anche se con aree piccole e tollerate di capitalismo.
  • Laburismo: forma di socialismo fondata sul lavoro e sull’anticapitalismo.
  • Liberal-laburismo: forma di socialismo libertario fondata sul lavoro e sulla meritocrazia.
  • Socialismo libertario: sostiene il controllo collettivo dell’economia senza bisogno di uno stato.
Altre ideologie politiche propongono forme diverse di economie capitalistiche controllate, unendo diversi aspetti del socialismo e delle teorie liberiste (dette anche economie miste):
  • Social-democrazia: promuove una estesa regolamentazione statale e un parziale intervento in un contesto capitalistico (vedi stato sociale, liberalismo politico, liberaldemocrazia, nuovo liberalismo).
  • Capitalismo naturale: sottolinea il ruolo dell’impresa privata nel promuovere l’effici.

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