Cos’è lo Ius Soli?

Ius Soli è l’acquisizione della cittadinanza come conseguenza di essere nati sul territorio, indipendentemente dalla cittadinanza dei genitori

Cos'è lo Ius Soli?
Cos’è lo Ius Soli. Come si diventa italiani? Per molti è una domanda banale: basta nascere. Questo, però, vale solo per chi nasce da famiglie che sono sempre state italiane e che in Italia hanno sempre vissuto. Per altri, invece, diventare cittadini italiani non è così automatico. Infatti, secondo la legge in vigore, i figli di genitori stranieri possono diventare cittadini solo al compimento dei 18 anni d’età (se lo desiderano e se hanno sempre avuto residenza in Italia).

Cos’è lo Ius Soli?

Questa espressione giuridica deriva dal latino e significa “diritto di suolo” o “legge del suolo“. Indica l’acquisizione della cittadinanza di un paese come conseguenza del fatto giuridico di essere nati sul suo territorio, indipendentemente dalla cittadinanza dei genitori.

Lo “Ius Soli” si contrappone allo “Ius Sanguinis” (che in italiano significa “diritto di sangue”), che indica la trasmissione ai figli della cittadinanza del genitore (quindi non in base al luogo di nascita).

Esistono diversi tipi di “Ius soli”:
  • Ius Soli temperato: Chi è nato in Italia da genitori stranieri, di cui almeno uno sia in possesso di un permesso di soggiorno lungo e risiede nel nostro Paese legalmente e in via continuativa da almeno 5 anni, diventa automaticamente cittadino italiano.
  • Ius culturae: Ius culturae tradotto dal latino all’italiano significa “Legge della cultura“. In questo caso potrà acquisire la cittadinanza il bambino nato da genitori stranieri (o arrivato in Italia prima del compimento dei 12 anni) a condizione che abbia frequentato un percorso formativo per almeno 5 anni.
Cosa dice la legge italiana?

Secondo la “legge 91 del 1992“, chi è nato in Italia da genitori stranieri può diventare cittadino italiano al compimento dei 18 anni, a condizione che abbia mantenuto costantemente la residenza in Italia dalla nascita.

Quali sono gli altri modi per ottenere la cittadinanza italiana?
  • Iure Communicatio: trasmissione all’interno della famiglia da un componente all’altro (matrimonio, riconoscimento o dichiarazione giudiziale di filiazione, adozione);
  • Beneficio di legge: in presenza di determinati presupposti, la concessione avviene in modo automatico, senza necessità di specifica richiesta;
  • Naturalizzazione: comporta una valutazione discrezionale da parte degli organi e degli uffici statali competenti.
Con la cittadinanza italiana si acquisiscono diritti e doveri
  • Diritti civili: la libertà di pensiero, libertà personale, di riunione, di religione e libertà economica;
  • Diritti politici: libertà di associazione in partiti (quindi, diritti elettorali);
  • Diritti sociali: diritto al lavoro, all’assistenza, allo studio, tutela della salute.
  • Dovere del lavoro: il cittadino deve contribuire, con il proprio lavoro, allo sviluppo materiale o spirituale della propria società, svolgendo un’attività o una funzione che sia conforme alle proprie possibilità;
  • Dovere di votare: il voto è un dovere civico del cittadino, in quanto investito della responsabilità di scegliere i propri rappresentanti politici, a livello nazionale, regionale e locale;
  • Dovere di difendere la patria: il cittadino deve intervenire in difesa della Patria laddove questa venga attaccata dall’esterno;
  • Dovere di concorrere alla spesa pubblica: il cittadino deve pagare le imposte in proporzione alle proprie capacità economiche, al fine di garantire un contributo perché tutti possano godere dei servizi offerti dalle pubbliche amministrazioni.
Quando si applica in Italia lo Ius Soli?
  • Se il soggetto è nato sul territorio italiano da genitori ignoti, apolidi (persona emigrata all’estero, che non ha alcuna cittadinanza, perché priva di quella di origine e non in possesso di un’altra) o impossibilitati a trasmettere al soggetto la propria cittadinanza secondo la legge dello Stato di provenienza;
  • Se il soggetto è figlio di ignoti ed è stato trovato nel territorio italiano.
Come funziona lo Ius Soli negli altri paesi?

Stati Uniti, Canada e quasi tutta l’America meridionale applicano lo Ius Soli in modo automatico e senza condizioni. Negli Stati Uniti lo Ius soli è sancito dal XIV emendamento della Costituzione (chiunque nasce sul suolo statunitense ne è automaticamente cittadino).

Lo Ius Soli è riconosciuto anche da Francia, Germania, Gran Bretagna e altri paesi europei.

  • In Francia, il nato su territorio francese da genitori stranieri può ottenere la cittadinanza facendone richiesta purché sia vissuto stabilmente sul territorio dello Stato per almeno 5 anni. Inoltre, la cittadinanza è automatica se i 2 genitori alla nascita del richiedente disponevano di un permesso di soggiorno.
  • In Germania, vale lo Ius Sanguinis, ma chi nasce sul territorio da genitori extracomunitari può diventare cittadino tedesco se 1 dei 2 genitori ha il permesso di soggiorno da almeno 3 anni e vive in Germania da almeno 8.
  • In Gran Bretagna, l’unica condizione richiesta per riconoscere la cittadinanza ai figli degli stranieri è che almeno 1 dei 2 genitori abbia un permesso di soggiorno a tempo indeterminato.
  • In Portogallo, il riconoscimento della cittadinanza dalla nascita di coloro che hanno entrambe i genitori stranieri avviene previo rilascio di una semplice dichiarazione in cui i genitori affermano di volere essere cittadini portoghesi, oppure a condizione che 1 dei 2 genitori risieda in territorio portoghese da almeno 2 anni.
  • In Irlanda, la cittadinanza viene riconosciuta se almeno 1 dei 2 genitori, al momento del parto, risulta aver risieduto nel paese per minimo 3 dei 4 anni precedenti.
  • In Spagna, ai nati sul territorio nazionale da genitori stranieri è riconosciuta la cittadinanza su richiesta, dopo 1 anno di residenza nel paese.
  • In Olanda, la cittadinanza ai bambini da genitori stranieri è riconosciuta solo al compimento della maggiore età. Il riconoscimento può essere anticipato ai 12 anni se i genitori sono residenti da almeno 4 anni.
  • In Belgio è simile all’Olanda con la differenza che il riconoscimento può essere anticipato ai 12 anni se i genitori sono residenti da almeno 10 anni.
Quali sono i pro e i contro dello Ius soli?

Lo Ius soli comporta la possibilità che la cittadinanza sia attribuita per il sol fatto di nascere su di un dato territorio senza condizione alcuna.

Se l’Italia adottasse lo Ius soli nella maniera pura spalancherebbe la porta d’ingresso a una ondata migratoria che poco ha di umanitario.

D’altra parte, però, la sua completa esclusione porta al verificarsi di condizioni discriminatorie, perché benché nati e cresciuti in Italia, i figli di immigrati sono considerati stranieri, e quindi ad essi è preclusa la possibilità di accedere ad attività essenziali per un corretto sviluppo dell’individuo e della sua personalità.

Tra cui:
  • I ragazzi nati in Italia da genitori stranieri (o arrivati in Italia da piccolissimi), dipendono fino alla maggiore età dal permesso di soggiorno dei genitori: se il permesso scade (o e se i genitori perdono il lavoro), loro diventano irregolari.
  • Fino al non raggiungono della maggiore età, i ragazzi non possono iscriversi a campionati sportivi in cui esistono limitazioni per i giocatori stranieri. Non posso, inoltre, essere inseriti nelle selezioni nazionali, per le quali è necessario avere la cittadinanza italiana.
  • Tutti i loro viaggi all’estero devono essere preceduti dalla verifica della necessità di avere o meno il passaporto italiano o un visto.
  • Se volessero andare all’estero con una borsa di studio per un’esperienza formativa più lunga di 12 mesi, perderebbero automaticamente la carta di soggiorno e dovrebbero intraprendere la trafila per richiederla.
  • Questi ragazzi non possono votare, candidarsi, e partecipare a numerosi concorsi pubblici o visite culturali.

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