Cos’è Alternative für Deutschland?

Alternative für Deutschland, abbreviato AfD, è un partito politico tedesco di estrema destra fondato nel febbraio 2013

Cos'è Alternative für Deutschland?

Cos’è Alternative für Deutschland? Alternative für Deutschland, abbreviato AfD, è un partito politico tedesco di estrema destra. Fondato nel febbraio 2013, il partito ha inizialmente cercato di posizionarsi come un movimento euroscettico moderato e conservatore di centro-destra. Tuttavia, con il tempo, le sue posizioni si sono evolute verso l’estrema destra, con una crescente opposizione all’immigrazione, all’Islam e all’Unione Europea.

Nel 2013, l’AfD non è riuscito a superare la soglia di sbarramento del 5% necessaria per ottenere seggi nel Bundestag durante le elezioni federali. Alle elezioni europee del 2014, il partito ha ottenuto sette seggi al Parlamento Europeo, affiliandosi al Gruppo dei Conservatori e dei Riformisti Europei. Nell’ottobre 2017, l’AfD ha ottenuto rappresentanza in 14 dei 16 parlamenti statali tedeschi e, alle elezioni federali dello stesso anno, è diventato il terzo partito più grande in Germania, conquistando 94 seggi nel Bundestag e ottenendo per la prima volta una rappresentanza al parlamento federale.

Il partito è attualmente guidato da Jörg Meuthen e Tino Chrupalla. I principali candidati dell’AfD alle elezioni del 2017 erano Alexander Gauland, co-vicepresidente del partito, e Alice Weidel, che oggi è il leader del gruppo del partito nel Bundestag.

Nel corso degli anni, alcune fazioni interne dell’AfD hanno mostrato tendenze razziste, islamofobe, antisemite, xenofobe e identitarie, e il partito è stato accusato di avere legami con il neonazismo. Nonostante queste accuse, i leader del partito hanno sempre negato di essere razzisti.

Nel marzo 2020, l’Ufficio federale per la protezione della Costituzione (BfV) ha classificato la fazione “Der Flügel“, interna all’AfD, come un’organizzazione estremista di destra, contraria ai principi democratici liberali e non compatibile con la legge fondamentale della Repubblica Federale di Germania. Pertanto, “Der Flügel” è stata posta sotto sorveglianza da parte dell’intelligence.

Storia di AfD

L’Alternative für Deutschland (AfD) è stato fondato nel febbraio 2013 da Bernd Lucke, Alexander Gauland e altri ex membri dell’Unione Cristiano-Democratica di Germania (CDU). Il partito nacque con l’intento di opporsi alle politiche della zona euro.

Nelle elezioni federali del 2013, l’AfD ottenne 2.056.985 voti, che corrispondono al 4,70% del totale. Questo risultato non fu sufficiente per superare la soglia di sbarramento del 5% e ottenere seggi nel Bundestag. La stessa sorte toccò al partito nelle elezioni regionali in Assia, dove ottenne solo il 4%.

Nel 2014, alle elezioni europee, l’AfD ottenne il 7,1% dei voti e riuscì a ottenere sette seggi al Parlamento Europeo, dove i suoi eurodeputati aderirono al Gruppo dei Conservatori e dei Riformisti Europei. Nello stesso anno, il partito ottenne risultati significativi anche nelle elezioni regionali in Germania: il 9,7% in Sassonia, il 10,6% in Turingia e il 12,2% nel Brandeburgo.

Il 4 luglio 2015, al congresso di Essen, Frauke Petry fu eletta leader del partito con una maggioranza assoluta. Tuttavia, l’8 luglio, il fondatore Bernd Lucke lasciò il partito, in disaccordo con la direzione populista e le affinità con il movimento antislamista Pegida. Lucke fondò il partito Alternativa per il Progresso e Rinnovamento insieme a cinque europarlamentari dell’AfD. In seguito a questa scissione, un deputato, Markus Pretzell, si unì al gruppo europarlamentare Europa delle Nazioni e della Libertà, guidato dal Front National di Marine Le Pen, mentre un altro deputato, Beatrix von Storch, aderì al gruppo Europa della Libertà e della Democrazia Diretta.

Nel 2015, l’AfD ottenne il 6,1% dei voti ad Amburgo e il 5,5% a Brema. Nelle elezioni regionali del 2016, il partito raggiunse risultati significativi: il 15,1% nel Baden-Württemberg, il 12,6% nella Renania-Palatinato e il 24,2% nella Sassonia-Anhalt. Buoni risultati furono ottenuti anche in Meclemburgo-Pomerania Anteriore, con il 20,8%, e a Berlino, con il 14,1%.

Nel 2017, l’AfD ottenne il 6,2% alle elezioni regionali nel Saarland (3 seggi), il 5,9% nello Schleswig-Holstein (5 seggi), il 7,4% nel Nordreno-Vestfalia (16 seggi) e il 6% in Bassa Sassonia (9 seggi). Durante la conferenza nazionale di aprile, l’assemblea bocciò la proposta di una svolta centrista della leader Frauke Petry, che, incinta del quinto figlio, annunciò la sua indisponibilità a guidare il partito nelle elezioni federali di settembre. L’AfD scelse allora Alice Weidel come candidata cancelliere, eletta leader con il 67,7% dei voti, insieme ad Alexander Gauland, che divenne vicepresidente.

Nelle elezioni federali del 2017, l’AfD si classificò al terzo posto con il 12,64% dei voti e ottenne 94 seggi, entrando per la prima volta nel Bundestag. In quell’occasione, Frauke Petry annunciò che non avrebbe partecipato al gruppo parlamentare a causa dei contrasti con l’ala estremista rappresentata da Alice Weidel e Alexander Gauland. Pochi giorni dopo, il 29 settembre, Petry lasciò il partito per fondare il nuovo Die Blaue Partei, che fu poi sciolto il 31 dicembre 2019.

Nel 2018, l’AfD ottenne il 10,2% alle elezioni regionali in Baviera e il 13,1% in Assia. Durante l’Assemblea di partito di gennaio 2019, l’AfD adottò una linea più moderata per le elezioni europee imminenti, rinunciando all’idea iniziale di uscire dall’Unione Europea e optando per un dialogo volto a “cambiarla”. Questo portò alla scissione dell’ala più estrema del partito, guidata da André Poggenburg, che fondò il gruppo Aufbruch deutscher Patrioten.

Alle elezioni europee del 2019, l’AfD ottenne l’11% dei voti e conquistò 11 seggi al Parlamento Europeo, aderendo al nuovo gruppo parlamentare Identità e Democrazia. Nello stesso anno, il partito ottenne risultati notevoli anche nelle elezioni regionali: il 6,1% a Brema, il 23,5% nel Brandeburgo, il 27,5% in Sassonia e il 23,4% in Turingia, con significativi aumenti di consensi rispetto alle elezioni precedenti.

Nel maggio 2020, l’AfD contava 34.023 iscritti. Alle elezioni regionali del 2020, il partito ottenne il 5,3% ad Amburgo. Alle elezioni federali del 2021, l’AfD perse 11 seggi, ottenendone 83 e diventando il penultimo partito per numero di seggi nel Bundestag.

Dopo un periodo senza affiliazioni a partiti politici europei, dal 13 settembre 2023, l’AfD aderì al partito Identità e Democrazia. Tuttavia, il 23 maggio 2024, il partito tedesco fu espulso dal gruppo Identità e Democrazia a causa di divergenze persistenti e recenti scandali che coinvolgevano direttamente il partito.

Ideologia di AfD

L’Alternative für Deutschland (AfD) è stato fondato con l’intento di rispondere al crescente sentimento euroscettico tra gli elettori tedeschi in vista delle elezioni federali del 2013. Il partito proponeva l’indizione di referendum popolari per ripristinare la sovranità degli stati membri dell’Unione Europea, la fuoriuscita della Germania dall’euro e la creazione di unioni monetarie alternative e parallele.

Sul fronte etico, l’AfD adotta una posizione nettamente conservatrice. Il partito è contrario al matrimonio tra persone dello stesso sesso e alle adozioni da parte di coppie omosessuali, nonostante la leader Alice Weidel sia lesbica e abbia due figli adottivi. L’AfD si oppone anche all’aborto, alle politiche di gender mainstreaming, come le quote rosa e l’equiparazione tra i sessi, e si schiera contro le cattedre universitarie che trattano studi di genere.

A partire dal maggio 2015, con l’acuirsi della crisi migratoria in Europa, l’AfD si è diviso in due fazioni principali. Una fazione, guidata da Frauke Petry, era favorevole a una revisione restrittiva della legislazione sul diritto d’asilo. L’altra fazione, guidata da Bernd Lucke e focalizzata su tematiche economiche, lasciò il partito e fondò il nuovo movimento “Allianz für Fortschritt und Aufbruch” (Alleanza per il Progresso e il Rinnovamento). L’AfD è contrario alla politica dei confini aperti promossa dal governo Merkel III.

In materia ambientale, il partito nega l’esistenza del cambiamento climatico e del riscaldamento globale. Per quanto riguarda la politica estera, l’AfD sostiene la NATO e gli Stati Uniti, e appoggia apertamente lo Stato d’Israele. Tuttavia, il partito sostiene anche l’importanza di mantenere buoni rapporti con la Russia e si è opposto alle sanzioni imposte alla Russia dall’Unione Europea.

Il partito è stato accusato di antisemitismo e razzismo, e di minimizzare le responsabilità della Germania nazista, negando l’Olocausto.

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