Cosa prevede il decreto Siccità

In cosa consiste il cosiddetto decreto Siccità, il decreto legge per la prevenzione della siccità e il potenziamento delle infrastrutture idriche

Cosa prevede il decreto Siccità
Cosa prevede il decreto Siccità. Il Consiglio dei ministri ha recentemente approvato un decreto legge, su proposta della premier Giorgia Meloni e di altri ministri, che introduce disposizioni urgenti per prevenire e contrastare la siccità e potenziare le infrastrutture idriche in Italia.

Misure per aumentare la resilienza dei sistemi idrici

L’obiettivo principale del decreto è aumentare la resilienza dei sistemi idrici ai cambiamenti climatici e ridurre le dispersioni di risorse idriche, attraverso una serie di misure specifiche. Tra queste, troviamo un regime semplificato per le procedure di progettazione e realizzazione delle infrastrutture idriche, l’aumento dei volumi utili degli invasi e la possibilità di realizzare vasche di raccolta di acque meteoriche per uso agricolo.

Inoltre, il decreto prevede il riutilizzo delle acque reflue depurate per uso irriguo e semplificazioni nella realizzazione degli impianti di desalinizzazione. Tutte queste misure saranno implementate grazie ad un sistema di governance ben delineato, che prevede l’istituzione della cabina di regia e la nomina di un Commissario straordinario nazionale per la scarsità idrica.

Sistema di governance per l’attuazione delle misure

La Cabina di regia sarà responsabile di effettuare una ricognizione delle opere e degli interventi di urgente realizzazione per far fronte alla crisi idrica nel breve termine e nominare singoli Commissari ad acta in caso di ritardi o criticità nella realizzazione degli interventi infrastrutturali del settore idrico.

Nomina del Commissario straordinario nazionale per la scarsità idrica

Il Commissario straordinario nazionale per la scarsità idrica, che resterà in carica fino al 31 dicembre 2023 e potrà essere prorogato fino al 31 dicembre 2024, avrà il compito di realizzare, in via d’urgenza, gli interventi indicati dalla Cabina di regia. Inoltre, dovrà coordinare la regolazione dei volumi e delle portate degli invasi, verificare e coordinare l’adozione delle misure previste per razionalizzare i consumi ed eliminare gli sprechi e monitorare gli iter autorizzativi dei progetti di gestione degli invasi.

Compiti del Commissario straordinario nazionale

Il Commissario straordinario nazionale dovrà anche individuare le dighe per le quali risulta necessaria e urgente l’adozione di interventi per la rimozione dei sedimenti accumulati nei serbatoi e ricognire gli invasi fuori esercizio temporaneo da finanziare nell’ambito delle risorse del “Fondo per il miglioramento della sicurezza e la gestione degli invasi”. In caso di perdurante inerzia nella realizzazione degli interventi e delle misure elencate da parte dei soggetti responsabili, il Commissario potrà essere indicato dal Presidente del Consiglio dei ministri per adottare, in via sostitutiva, gli atti o i provvedimenti necessari o eseguire i progetti e gli interventi.

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