Genziana: specifiche e proprietà

La Genziana è una pianta con splendidi fiori blu-viola a forma di campana, ma esiste anche una varietà con fiori gialli

Genziana: specifiche e proprietà
Genziana: specifiche e proprietà. La Genziana è una pianta con splendidi fiori blu-viola a forma di campana, ma esiste anche una varietà con fiori gialli. Questa pianta è ampiamente utilizzata in erboristeria per fare infusi o liquori digestivi. Il termine “Genziana” è il nome comune che indica diverse specie appartenenti alla famiglia delle Gentianaceae. Vediamo le specie principali e come viene impiegata.

La storia della Genziana ha radici antichissime e risale all’epoca classica. Il termine deriva dal nome del re dell’Iliria, Gentius, il quale, secondo la tradizione, fu il primo a scoprirne le virtù nel II secolo a.C. C’è anche una leggenda ungherese che racconta come questa pianta salvò il popolo da una grave carestia. Altre storie parlano di cavalieri che rimasero incantati dalla bellezza dei fiori e dal fascino mistico della pianta, finendo vittime di incantesimi d’amore.

Propagazione della Genziana

La Genziana può essere propagata attraverso semi o dividendo i rizomi. La propagazione tramite semi richiede un periodo di freddo per migliorare la germinazione. I semi possono essere piantati in piccole buche nel terreno in primavera o in autunno. La moltiplicazione avviene dividendo i rizomi, preferibilmente in autunno o primavera, usando parti sane e vigorose della pianta madre.

Per piantarla correttamente, si consiglia di farlo in primavera o autunno, a una profondità di 2-3 cm, mantenendo una distanza tra le piante per favorire la crescita e lo sviluppo. È importante irrigare regolarmente senza far ristagnare l’acqua e fornire una leggera concimazione durante la stagione di crescita.

La Genziana contiene vari principi attivi che le conferiscono le sue caratteristiche proprietà. Tra questi ci sono i composti amari come la gentiopicroside e la swertiamarina, responsabili del sapore amaro e ritenuti stimolanti dell’appetito e digestivi. I xantoni, come gentisinina e isogentisinina, sono oggetto di studi per possibili proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. Inoltre, flavonoidi e acidi fenolici presenti possono avere proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, contribuendo agli effetti benefici.

La Genziana ha una storia antica: prima dell’introduzione della chinino in Europa, era l’erba febbrifuga più comune. Le radici di genziana gialla hanno proprietà digestive, diuretiche, tonificanti, antibiotiche e carminative grazie alla presenza di mucillagini, oli essenziali e alcaloidi. È usata in fitoterapia per contrastare stati febbrili, rafforzare il sistema immunitario, favorire l’eliminazione dell’acido urico, curare tosse e raffreddore.

La Genziana contiene anche sostanze come glucosi che stimolano le secrezioni gastriche e salivari, risultando utile come digestivo e stimolante. È usata per stimolare l’appetito, facilitare la digestione, favorire l’eliminazione dell’acido urico e trattare disturbi digestivi come dolori di stomaco, gonfiore e flatulenza.

Le sue proprietà trovano applicazione nell’industria farmaceutica, cosmetica, nella produzione di aromi ed estratti, e rientra anche nei fiori di Bach per le sue proprietà benefiche.

Come coltivare la Genziana

La Genziana è una pianta comune nelle zone alpine, preferisce terreni calcarei e prati in alta quota, crescendo spontaneamente in zone montuose con terreni acidi. Si adatta a climi freschi e umidi, preferendo terreni ben drenati e ricchi di sostanza organica, con un pH compreso tra 5 e 7.

La raccolta della Genziana avviene quando la pianta è completamente sviluppata e in piena fioritura, di solito in autunno dopo almeno 4-5 anni di crescita per la varietà coltivata. È importante sottolineare che la pianta selvatica non può essere raccolta a causa di severe sanzioni. Si fa riferimento solo alla genziana coltivata.

La Genziana dai fiori gialli, utilizzata in fitoterapia, è originaria dell’Europa centrale e meridionale. Cresce fino a un metro di altezza e fiorisce principalmente in estate. Le radici vengono usate, tagliate in autunno tra il secondo e il quinto anno di vita della pianta, e successivamente essiccate al sole.

Tra le varietà ornamentali più conosciute per i loro splendidi fiori color pervinca ci sono la genzianella (Gentiana acaulis), la G. di Koch (Gentiana kochiana), la G. di Clusio (Gentiana clusii), e la Gentiana ciliata.

La Genziana a fiori gialli (Gentiana lutea) è utilizzata in fitoterapia e cresce in Europa e nei Balcani lungo l’arco alpino italiano, solitamente tra gli 800 e i 1500 metri di altitudine. È una pianta erbacea perenne che può raggiungere i 2 metri di altezza, riconoscibile per i suoi fiori gialli e foglie opposte e venate. La fioritura avviene da giugno ad agosto e produce semi avvolti da una capsula ovoidale circa dieci anni dopo l’impianto.

Le sue radici, spesse e lunghe anche più di un metro, insieme ai rizomi, sono le uniche parti utilizzate in medicina erboristica. È importante distinguerla dalla Vetraria, simile ma con fiori bianchi e foglie alternate.

Utilizzi e proprietà della radice di Genziana

Le proprietà della radice di genziana sono state riconosciute sin dall’antichità, tanto che nel Medioevo era considerata un rimedio universale. Vediamo nel dettaglio come viene impiegata.

La parte utilizzata in erboristeria è principalmente la radice e il rizoma della pianta. Per uso interno, la genziana viene consumata sotto forma di decotto o infuso alcolico per trattare diversi disturbi gastrointestinali come gastrite, coliche, flatulenza, diarrea, vomito, nausea, digestione difficile, atonia intestinale, oltre all’eliminazione di parassiti e vermi intestinali. È anche impiegata per problemi epatici, per decongestionare il fegato, stimolare la cistifellea e curare l’ittero. Inoltre, viene usata come tonico, per la purificazione del corpo, trattando l’astenia e contrastando l’ossidazione cellulare.

Per uso esterno, la tintura madre può essere applicata sulla pelle per trattare cicatrici, dermatosi infiammatorie, decongestionare la cute e curare ferite infette. Questi effetti sono dovuti ai principi attivi come secoiridoidi (amarogentina, stevioside), alcaloidi (genzianina, genzianidina), glucosidi (gentiopicroside) e flavonoidi.

Il dosaggio raccomandato per malattie del tratto digestivo e del fegato prevede l’assunzione di un infuso preparato con 2 grammi di radice essiccata in una tazza di acqua bollente per qualche minuto. Si consiglia di bere da 4 a 5 tazze al giorno, preferibilmente mezz’ora prima dei pasti. Esistono anche infusi pronti in commercio, spesso combinati con estratti di altre piante medicinali.

Per trattare patologie cutanee come cicatrici, dermatosi infiammatorie e ferite infette, si suggerisce di applicare più volte al giorno alcune gocce di tintura madre direttamente sulle lesioni. È possibile preparare la tintura madre anche da soli, facendo macerare 15-20 grammi di radice in un litro di alcool a 50°.

Controindicazioni della Genziana

La Genziana può risultare tossica se le foglie fresche vengono ingerite, poiché sono estremamente velenose. Date le sue potenziali conseguenze, è opportuno consumarne estratti solo sotto supervisione medica.

Inoltre, l’assunzione di genziana non è consigliata per chi soffre di ulcere allo stomaco, duodenali, esofagee o di cancro allo stomaco, così come per chi ha problemi di pressione alta. Le donne incinte o in fase di allattamento non dovrebbero assumere farmaci a base di genziana, poiché può interferire con la produzione di latte materno. Inoltre, non è adatta ai bambini, come indicato dall’Agenzia europea per i farmaci.

Normalmente, seguendo le dosi consigliate, non si manifestano reazioni avverse. Tuttavia, ci sono stati casi di mal di testa, nausea, improvvisa diarrea e aumento della frequenza cardiaca. In dosi elevate, possono verificarsi disturbi come emicrania, sensazione di ubriachezza e spasmi, quindi è cruciale rispettare le dosi consigliate per evitare complicazioni.

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