L’erba medica, scientificamente nota come Medicago sativa, è una pianta con origini nell’Asia sud-occidentale
Erba medica: specifiche e proprietà. L’erba medica, scientificamente nota come “Medicago sativa“, è una pianta con origini nell’Asia sud-occidentale. È anche chiamata alfalfa, un termine che proviene dall’arabo e significa “padre di tutti gli alimenti” o, in modo più esteso, “foraggio“, poiché i suoi semi sono impiegati come cibo per animali. Quando coltivata come germoglio, può essere aggiunta a zuppe e insalate, ma ha anche proprietà benefiche nel contrastare diverse patologie.
Proprietà dell’Erba medica
I germogli di erba medica sono estremamente ricchi dal punto di vista nutrizionale. Essi contengono una varietà di vitamine e amminoacidi essenziali, insieme a ben 8 enzimi digestivi e costituiscono una fonte notevole di proteine, rappresentando addirittura il 36% del loro contenuto.
In particolare, l’erba medica offre quantità significative di vitamina A, paragonabili a quelle presenti nelle carote. Oltre a questa, contiene vitamine del complesso B (inclusa la preziosa B12), vitamine C, D, E e K. Ma non solo, è anche particolarmente ricca di importanti sali minerali come calcio, fosforo, magnesio, potassio, ferro, selenio e zinco. Questa varietà di nutrienti la rende un alimento molto completo e benefico per l’organismo.
Utilizzi dell’erba medica
In fitoterapia è considerata una sorta di “spazzino” delle arterie ed è utile specialmente in caso di alti livelli di colesterolo nel sangue (ipercolesterolemia). È anche un cardiotonico naturale e aiuta a rinforzare il cuore e l’organismo in generale.
È particolarmente indicata per coloro che soffrono di artrite e dolori alle articolazioni, grazie alle sue proprietà antinfiammatorie.
L’alto contenuto di manganese rende l’erba medica un alimento perfetto per i diabetici.
Nella medicina ayurvedica, i germogli di alfalfa sono utili nel trattamento della ritenzione idrica, dei disturbi gastrointestinali e in caso di insufficienza renale nei cani e nei gatti.
Grazie alla sua ricchezza di clorofilla, è ideale per affrontare problemi come gastriti, ulcere, alito cattivo e anemia. Inoltre, sembra avere la capacità di contrastare l’invecchiamento dei tessuti.
Per quanto riguarda il consumo, i germogli di erba medica possono essere aggiunti crudi alle insalate, alle zuppe e utilizzati come contorno o ingrediente nelle torte salate. Possono anche essere trasformati in vellutate, miscelati nei succhi o cucinati. Le molteplici modalità di preparazione offrono flessibilità nell’integrare questo alimento nella dieta quotidiana.
Dove si trova l’erba medica
L’erba medica può essere acquistata presso negozi biologici e specializzati. Una volta aperta la confezione, è consigliabile trasferirla in un contenitore di vetro con coperchio e conservarla in frigorifero.
Per chi desidera far germogliare i semi direttamente a casa, è possibile acquistarli nei negozi di giardinaggio e utilizzare un semplice metodo fai-da-te. Si tratta di mettere i semi a bagno per una notte. Al mattino successivo, vanno disposti in un germinatore (esposto a luce indiretta del sole) e bisogna annaffiarli almeno due volte al giorno.
Il tempo necessario per la germinazione e la crescita varia da 3 a 6 giorni. Una volta che avranno raggiunto un’altezza di 2,5-5 cm, saranno pronti per la raccolta. Se sono ancora leggermente gialli, avranno meno clorofilla ma un sapore più dolce. Questi passaggi consentono di ottenere germogli di erba medica freschi direttamente a casa propria.
Controindicazioni dell’erba medica
L’erba medica presenta alcune controindicazioni da tenere in considerazione.
Non è consigliata per chi soffre di gotta o lupus eritematoso sistemico, in quanto potrebbe peggiorare la situazione.
La presenza di fibre nell’erba medica può causare il malassorbimento di alcuni farmaci assunti per via orale, come antidiabetici, ciclosporina e prednisone.
Lo stesso vale per anticoagulanti e tamoxifene, che potrebbero non essere assorbiti correttamente in presenza di erba medica.
L’erba medica ha un’attività estrogenica che raggiunge il massimo tra aprile e maggio, il che potrebbe interagire con terapie ormonali. Pertanto, è importante fare attenzione se si seguono trattamenti ormonali.
È sconsigliata anche a chi ha dimostrato di essere ipersensibile alle sue componenti.
Queste controindicazioni vanno prese in seria considerazione prima di consumare erba medica, specialmente per persone che presentano condizioni o assumono farmaci specifici. In caso di dubbi o condizioni particolari, è sempre consigliabile consultare un medico o un professionista della salute.
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