E’ vero che gli attacchi hacker provengono dalla Russia?

In un attacco hacker sono stati violati i sistemi di posta elettronica presso i dipartimenti del Tesoro e del Commercio USA

E' vero che gli attacchi hacker provengono dalla Russia?
Ogni volta che c’è un attacco hacker (cracker per l’esattezza) si pensa subito che dietro ci siano Russia e Cina. Come se fosse un mistero che i cracker utilizzino dei sistemi per non essere tracciati, camuffando l’Ip.

Anche un utente comune, utilizzando un sistema come Tor, può nascondere l’Ip di provenienza e scegliere un Ip di un’altra nazione o continente. Se questo sistema può essere utilizzato da utenti comuni, figuriamoci cosa sono capaci di fare gli esperti.

Quindi, affermare, o anche solo sospettare, che gli attacchi provengano dalla Russia vuol dire o essere completamente incompetenti in campo informatico o essere in malafede. Più in malafede se i sospetti nascono da giornali notoriamente contro Russia e Cina.

Differenza tra Hacker e Cracker

Bisogna, poi, fare una precisazione. Non si chiamano hacker quelli che compiono gli attacchi informatici, ma cracker.

Gli hacker trovano e segnalano falle nei sistemi informatici, per poi migliorare le prestazioni di quei sistemi. Infatti, le aziende assumono gli hacker per testare i loro sistemi di sicurezza in modo da bloccare eventuali attacchi informatici. I cracker, invece, eludono i blocchi di qualsiasi sistema informatico per trarne un guadagno.


Devi sapere che...

Seguiamo molte testate giornalistiche e siti di informazione per avere molteplici punti di vista, comprendere meglio la situazione che ci circonda e riuscire a spiegare bene le cose a voi che leggete. Studiamo lo stile nella comunicazione, studiamo i contenuti, cerchiamo di capire quali sono le notizie più importanti, quali interessano di più e quali di meno.

Non vogliamo, però, diventare l'ennesimo sito di parte, ma vogliamo raccontare le notizie per quelle che sono: senza ideologie o opinioni personali che alterano la notizia. E vogliamo farlo utilizzando un linguaggio semplice.

Se, però, abbiamo qualcosa da dire lo facciamo, come in questo caso, in un articolo in cui è ben evidenziato che si tratta di un'opinione.

Altri siti, invece, prendono una notizia da un'agenzia di stampa o da una testata giornalistica di oltreoceano e la infarciscono di opinioni e ideologie. Tanti siti di informazione sono di parte, sia quando affrontano la tematica politica sia quando si tratta di tematiche sociali. Non c'è nulla di male ad essere di parte. E' male quando fai credere di non esserlo.

Molte volte i lettori di questi siti sono convinti che le notizie che stanno leggendo non sono di parte, ma in realtà è il contrario. I temi che affrontano e il modo in cui comunicano alcuni siti sono di parte. Basterebbe fare un sondaggio e chiedere ai loro abbonati che tendenze politiche hanno per scoprire facilmente se un sito è di parte oppure no.

Potrebbero interessarti anche questi articoli:

L'informazione è di parte! Ci sono giornali progressisti e giornali conservatori. La stessa notizia ti viene raccontata in modo diverso. Se cerchi un sito che ti spieghi le cose con semplicità, e soprattutto con imparzialità, allora questo è il posto giusto per te. Cerchiamo notizie e fatti social del momento e li rimettiamo in circolo, senza giri di parole e senza influenzarti con le nostre opinioni.

FONTEUFFICIALE.it riassume le notizie pubblicate dalle agenzie di stampa e da altri media autorevoli (come Ansa, Agi, AdnKronos, Corriere della Sera, ecc..), quindi non è direttamente responsabile di inesattezze. Se, però, ritieni che un nostro articolo debba essere modificato o eliminato puoi farne richiesta [ scrivendo qui ].

Per ricevere i nostri aggiornamenti e restare informato ti invitiamo a seguirci sul nostro profilo ufficiale di Google News.