E’ giusto o sbagliato il ddl Zan?

I giornali progressisti ne lodano i contenuti. Invece, il giornali conservatori lo trovano pericoloso per la libertà

E' giusto o sbagliato il ddl Zan?
Perché non abbiamo parlato del ddl Zan? Perché pensavamo fosse inutile scrivere un articolo. Chi è a favore leggerà solo gli articoli che lo promuovono e chi non lo vuole leggerà gli articoli che lo smontano.

Abbiamo letto tanti articoli che ne parlano. Ovviamente, i giornali progressisti ne lodano i contenuti. Invece, il giornali conservatori lo trovano pericoloso per la libertà.

Si parla, inoltre, di partiti additati come omofobi per il semplice fatto di essere contrari. In realtà, non è così. Persone di tutte le ideologie sono favorevoli o contrarie. Non a caso, le femministe (tutte sono meno che di destra) sono contrarie. Chi sta scrivendo questo articolo è di sinistra ed è contrario. Insomma, non è così netta la situazione.

Innanzitutto, è probabile che molti (sia quelli che lo lodano, sia quelli che lo denigrano) non hanno letto il ddl Zan. Noi sì, quindi proviamo ad esprimere la nostra opinione.

Per noi la legge Zan equivale a una sorta di leggi razziali alla rovescia. E’ esagerato? E’ offensivo? Per noi no.

Le leggi razziali erano una serie di norme contro gli ebrei italiani. Riassumendo, con queste norme, gli ebrei, che venivano considerati una razza inferiore e accusati delle peggiori nefandezze, non potevano fare nulla (sposarsi con altri italiani, lavorare, mandare i figli a scuola, ecc.). C’era, inoltre, quell’assurdità della superiorità ariana. Ora, col ddl, sì fa lo stesso. Si innalza un determinato orientamento sessuale, dando maggiori tutele, a discapito di tutti gli altri. In sostanza, l’insulto “uomo di merda” sarà meno grave di “gay di merda“. Cioè, non impariamo mai dagli errori del passato.

Il ddl Zan da per assodato l’ideologia gender e di conseguenza cambia completamente le carte in tavola su tutta una serie di cose. Chi afferma il contrario viene attaccato, offeso, calunniato e anche minacciato di morte. Se ne avessero la possibilità fucilerebbero sul posto la gente. Una sorta di nazismo alla rovescia.

Infatti, noi, questo articolo non lo condivideremo sui social perché con molta probabilità subiremmo attacchi e minacce. Un fatto del genere dovrebbe essere ritenuto scandaloso in un paese democratico che dovrebbe prevedere la libertà di opinione e la tolleranza, e invece…

Ritornando all’ideologia gender, sei rimasto al sesso biologico uomo e donna? Allora devi sapere che oltre al sesso biologico esiste l’orientamento sessuale (cioè, le tue preferenze sessuali) e l’identità di genere (cioè, indipendentemente dal sesso biologico e dalle tue preferenze sessuali, come ti percepisci, se uomo, donna o nessuno dei due). Questo, almeno, secondo l’ideologia gender.

Esistono studi che affermano questo? Sì. Esistono studi che affermano il contrario? Sì.

La scienza non è una religione, quindi non va idolatrata. La scienza non è qualcosa di definitivo ed esatto. La scienza analizza sulla base degli strumenti che ha a disposizione al momento.
Esistono studi che affermano delle cose e studi che affermano l’esatto contrario.

Questi studi possono venire innalzati o meno dalla politica e da chi ha il potere di rendere uno studio scientifico una verità incontrovertibile, anche se in realtà la scienza non è questo.

Cosa c’è di sbagliato nella legge Zan

Il ddl Zan è innanzitutto scritto male perché lascia dei dubbi. Qualsiasi persona che si senta discriminata potrebbe denunciare e un qualsiasi giudice di parte (purtroppo in Italia ce ne sono) potrebbe condannarti per aver semplicemente espresso un’opinione.

Sarebbe fattibile, perché già è avvenuto in altri paesi. Ad esempio, in Spagna, nel 2013, l’arcivescovo di Valencia Cañizares era stato indagato per omofobia dopo un’omelia contro l'”impero gay“. Poi nel 2016 (3 anni dopo) la denuncia è stata archiviata. Questo dimostra che se esprimo un’opinione e qualcuno pensa che sia altro, può farmi causa.

Il ddl Zan, secondo noi, non ha il semplice scopo di punire la discriminazione fine a se stessa, ma di introdurre una nuova ideologia, quella gender.

Se una mattina ti svegli e dici di sentirti donna, potresti andare nel bagno delle donne, chiedere di andare in pensione alla stessa età delle donne, partecipare a gare sportive competendo con le donne, chiedere di andare in un carcere femminile, ecc.. Tutto questo senza una cosiddetta transizione fisica da un sesso all’altro.

Ti sembrano cose fantascientifiche? Sbagliato. Sarebbero tutte cose fattibili, perché alcuni di questi fatti sono già avvenuti in paesi dove leggi simili sono state regolamentate.

Ci sarebbe, poi, l’aspetto dell’utero in affitto. In sostanza, una donna porta in grembo un bambino (tramite fecondazione artificiale) di due uomini e dopo il parto il bambino viene venduto alla coppia. Questo è, secondo noi, disumano. Ed è anche superfluo spiegare perché. Se poi uno è ottuso o in malafede questo è un altro discorso. Se venisse approvato il ddl, probabilmente non potremmo esprimere questa opinione perché il disegno di legge, nonostante chi lo promuove dica che non lede la libertà di opinione, è così ambiguo da permettere a qualsiasi persona o organizzazione di denunciare.

Ci sarebbe, poi, da parlare anche di cosa si vorrebbe imporre nelle scuole.

Secondo noi, infine, è anche anticostituzionale, perché si danno maggiori tutele ad alcune persone piuttosto che ad altre. Facciamo un esempio. Una persona viene derisa per il suo aspetto (ad esempio, perché è in sovrappeso). Una persona viene derisa per il suo orientamento sessuale. Perché chi offende una persona per il suo aspetto dovrebbe avere una punizione minore rispetto a chi offende una persona per l’orientamento sessuale? Come si fa a quantificare il dolore che prova una persona discriminata?

Non vogliamo convincere nessuno perché su questo tema ognuno ha già le idee chiare. C’è chi è a favore e chi è contrario a prescindere da tutto e tutti.

Un aspetto interessante riguarda il fatto che questo ddl è riuscito a mettere d’accordo la Chiesa e il femminismo. Entrambi per il no.

Un altro aspetto interessante riguarda il fatto che nonostante in Italia 15 regioni su 20 siano governate da partiti o coalizioni di centro destra (quindi con idee conservatrici) il governo è a trazione progressista.

L’ultimo aspetto riguarda il fatto che nel mondo i partiti di sinistra stanno subendo delle clamorose sconfitte.

Questo significa che come al solito la politica è cieca e non capisce le reali esigenze della gente. Infatti, in Italia, nel bel mezzo di una pandemia e di una crisi economica abbiamo cambiato 2 volte il governo e ci siamo messi a parlare di una legge che interessa una minoranza, fatta male, e che non risolve i problemi che ora hanno bisogno di essere risolti e cioè di far portare un pasto a tavola a tanta gente.

Come se in Italia, su quasi 60 milioni di abitanti, la metà fosse omossessuale e l’altra metà abitata dagli eteromostri pronti ad aggredire i gay. In realtà, ogni anno, i reati di questo tipo si contano sulle dita di un paio di mani e gli insulti che si leggono sui social da parte di coloro i quali sono favore del ddl sono la dimostrazione che non hanno nessun bisogno di essere tutelati.


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